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Gestione dei rifiuti: il sindaco Chieffo chiede maggiori chiarimenti a Irpiniambiente

18.10.2011, La lettera del Comune di Bagnoli Irpino

Con nota del 28/09 u.s., prot. n. 10537 – nostro protocollo n. 9177 del 30/09/2011- codesta Società informa che a far data dal 1/10 p.v. , Irpiniambiente s.p.a. “subentrerà nell’attività di gestione dei rifiuti attualmente svolta da codesto Comune /o in affidamento a ditte terze”. La missiva, inoltre, propone una metodologia di raccolta dei rifiuti a regime, per quanto non specifichi la decorrenza della stessa. Vengono inoltre comunicate, nell’ambito dell’applicazione del Piano industriale, ed in attuazione delle modalità di esplicazione del servizio, i parametri di definizione del corrispettivo per l’anno 2011. L’importo complessivo viene, quindi, indicato nella cifra di € 423.463 oltre IVA.

Con riguardo a quest’ultimo dato, si domanda, previamente, quali criteri siano stati seguiti nella quantificazione dei costi e le voci che essi includono. In particolare, si chiede con quali modalità i costi del servizio siano stati “spalmati” sull’intero territorio gestito da Ipriniambiente s.p.a. e se, pertanto, sono stati tenuti nella dovuta considerazione, con conseguente differenziazione tra i vari comuni:

  1. le caratteristiche dei relativi territori;
  2. le criticità proprie di alcuni territori, per insediamenti industriali e/o commerciali e/o quant’altro, con conseguente ricarico solo a quelli interessati;
  3. le modalità di organizzazione del servizio, che differiscono da comune a comune;
  4. i minori costi che conseguono alla realizzazione di un centro di raccolta intercomunale per i rifiuti ingombranti.

Quanto innanzi si domanda non essendo intercorso alcun confronto concreto sulle dette problematiche con il comune di Bagnoli Irpino, e pertanto, si presume, neppure con gli altri comuni.

Al contrario, l’analisi del contesto, da farsi in loco e con gli attori locali, non può che essere il presupposto per una corretta organizzazione del servizio, per gravare ciascun territorio dei costi funzionali al servizio stesso, piuttosto che spalmarli in modo indifferenziato su tutto l’ambito di riferimento.

Si coglie altresì l’occasione per rammentare che questo comune, con missiva prot. n. 2086 del 4.03.2011, già richiese una pluralità di informazioni finalizzate a comprendere e a spiegare ai propri cittadini “cosa” essi pagavano nel momento in cui versavano la TARSU. Se è vero, infatti, che per effetto di una norma di legge l’organizzazione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti viene effettuato da Irpiniambiente, è pur vero che detta Società opera in regime di diritto pubblico e a favore di soggetti pubblici, i quali sostengono le spese relative non solo ai servizi offerti, ma a tutto l’apparato societario e agli investimenti che ci si appresta ad effettuare. Si aggiunga che la quantificazione dei detti costi si innesta sul potere impositivo dell’ente locale, che è costretto a far pagare ai cittadini somme che non è in grado di spiegare. Come già evidenziato nella nota innanzi citata , risponde sicuramente a regole di trasparenza, correttezza, chiarezza contabile, partecipazione democratica, condivisione delle problematiche, che i Comuni interessati siano messi nelle condizioni di conoscere i dati riferiti a:

–          risorse umane trasferite e relativi costi;

–          progressioni di carriera ed economiche intercorse in occasione ed in funzione del passaggio di titolarità del servizio e relative ragioni;

–          risorse strumentali trasferite;

–          costi correlati agli organi societari;

–          automezzi ed ulteriore attrezzatura da sostituire rispetto a quella acquisita per subentro,

dati tutti che concorrono a determinare il costo complessivo del servizio.

I dati innanzi riportati si richiedono nuovamente a codesta Società, non avendo avuto riscontro la missiva citata. Va infatti di certo rappresentato che, pur in presenza di una scelta normativa di provincializzare l’organizzazione del servizio di riferimento, non può rimanere irrilevante l’elemento del costo dello stesso. Questo Comune, per il servizio di raccolta porta a porta della frazione umida dei rifiuti, già in passato ha acquisito preventivi di spesa recanti costi ben più contenuti rispetto a quello comunicati da codesta Società. Un ulteriore incremento dei costi ben può indurre, pertanto, a valutare iniziative finalizzate ad una diversa organizzazione del servizio, iniziative che, peraltro, altri comuni hanno già intrapreso.

In sostanza, nel caso di specie è evidente che viene a realizzarsi uno sdoppiamento della funzione: il servizio è reso da Irpiniambiente ma è pagato dal Comune e più specificamente dai propri cittadini. Prescindendo dai profili di incostituzionalità che pure sottendono a detta soluzione, sta di fatto che la commistione che si realizza, fa sorgere il diritto, prima della cittadinanza e poi delle Istituzioni ad avere le informazioni richieste. E proprio perché questa commistione non può durare in eterno, sorprende che il Piano industriale di codesta Società non affronti minimamente il problema della riscossione della tassa rifiuti, adempimento che oggi è assolto completamente sui comuni e che determina un costo considerevole che, in ultima istanza, grava anch’esso sui cittadini. Irpiniambiente, infatti, ottiene dal Comune il versamento dell’importo del ruolo della TARSU, rimanendo in tutto estranea ai problemi correlati all’incasso delle relative somme. Per dirla in altri termini, il Comune viene ridotto ad esattore di Irpiniambiente. Ovviamente codesta Società ha tutto l’interesse  a che questa situazione si mantenga nel tempo,  perché essa permette di   “sgravarsi”del momento più delicato dell’organizzazione del servizio: quello di riscuotere il corrispettivo dello stesso, accollandosi i rischi correlati all’evasione. E’ pertanto doveroso che codesta Società quantifichi anche detti costi e comunichi, o quanto meno programmi, il momento del passaggio anche della fase della riscossione. Non può infatti immaginarsi, perché non può essere nell’ordine naturale delle cose, senza voler insistere sui profili di legittimità accennati, che l’attuale sdoppiamento di funzioni si perpetui nel tempo.

Tanto si domanda a codesta Società e si auspica che la presente abbia riscontro allo scopo di fornire ai cittadini informazioni che ad essi spettano in quanto è sui cittadini che grava il costo non solo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in senso stretto, ma dell’intero apparato di Irpiniambiente s.p.a.

Distinti saluti

IL SINDACO
(Avv. Aniello CHIEFFO)
Comune di Bagnoli Irpino – Raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani:richiesta informazioni a Irpiniambiente

                                                                                                       

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