Ma dove va Bersani
15.10.2011, Versi di Ferdinando prof. Rogata (dalla raccolta di poesie “Eroi del mio tempo”)
Ma dove va Bersani
Con la sua compagnia dei sette nani?
Pigola e riunisce la famiglia
e Silvio con un soffio la scompiglia!
Capo di un esercito tremante
quando vede il sole sopra un monte
non sa se sta sorgendo o se tramonta
e, come un generale ch’è allo sbando,
sparge tutto intorno i suoi lamenti.
Razza modesta, alle poltrone avvezza,
annunzia la vittoria e la salvezza:
ma l’umile gregario
non può fare la guerra al miliardario.
È nato per cianciar di cose dotte
non per duri conflitti e aspre lotte.
Ma dove va Bersani,
con la muta ringhiosa dei suoi cani,
verso quale conquista e quale terra
con i suoi carri zeppi di zavorra?
Marcia spavaldo tra clangori e suoni
ma sulle pulci sparano i cannoni.
Grigio generale illuso e pazzo
parte alla conquista del palazzo
e non sarà di certo vera gloria
salvar la pelle per cantar vittoria!
Ahi tristi tempi che vivemmo indegni,
coperti di miseria e di vergogna
da quando il salasarde tracotante
si mise a fare leggi col mercante.
Sparirono i conflitti
e tutto a un tratto
si parlò di cravatte e di scarpette
di ben cotte frittate e di soffritti
e a un età pensosa del futuro
sopravvenne la gara a chi l’ha duro.
O triste Enrico,
io piansi tanto quando tu moristi:
ero fra tanti e mi sentii smarrito.
Tu non sentisti
l’onta dell’oltraggio e la sconfitta,
né il dileggio di ruffiani in festa
e nel disastro,
l’alcova fatta scuola per ministri.