18.08.2011, Il Mattino (di Sabato Leo)

Un po’ come la storia di Davide contro Golia: un piccolo comune irpino (ma non è uno dei 18 che rischia di scomparire) che vince la battaglia contro il gigante, rappresentato dai Ministeri dell’Economia e dell’Interno. Il «davide» in questione è il Comune di Bagnoli. La caparbietà del sindaco Aniello Chieffo ha portato ad una prima vittoria davanti al Tar per recuperare alcuni fondi.

Il Tribunale amministrativo regionale (Sezione di Salerno), infatti, ha dato l’ultimatum ai dicasteri dell’Economia e dell’Interno, rimasti illegittimamente «muti» sulla richiesta di Chieffo di rimborso della somma di 45mila euro che sarebbe stata impropriamente decurtata dal contributo ordinario statale spettante al comune di Bagnoli per gli anni 2008, 2009 e 2010.

Secondo l’amministrazione comunale, firmataria del ricorso che il Tar ha giudicato fondato e lo ha accolto, i due Ministeri non avrebbero preso in considerazione i risparmi dalla stessa realizzati sui «costi della politica», imposti dalla Legge Finanziaria 2008.

Con la sentenza depositata nei giorni scorsi, il Tribunale ha intimato ai dicasteri di pronunciarsi, con provvedimento espresso, sull’istanza inoltrata dal comune a luglio dello scorso anno. Il termine assegnato ai ministeri dai giudici del Tar è di trenta giorni. Per gli inizi di settembre, dunque, devono rispondere. In base alla Finanziaria 2008, i comuni che avevano o avrebbero dato autonomamente attuazione alle imposte riduzioni dei «costi della politica» e che, quindi, potevano definirsi «virtuosi» avrebbero subito un taglio proporzionalmente inferiore rispetto ai Comuni che, invece, non avevano (o avevano, solo parzialmente) operato per una riduzione delle spese di apparato e di organizzazione.

Nel ricorso, redatto dall’avvocato Stefano Sorvino, il sindaco Chieffo aveva evidenziato di non fruire dell’indennità di funzione mentre nessun amministratore percepisce gettoni di presenza. Inoltre, nessun amministratore, compreso il sindaco fruisce del collocamento in aspettativa non retribuita; non vengono erogate indennità di trasferta mentre il Comune aderisce ad un’unica forma associativa tra quelle previste per la gestione di funzioni e servizi.