La chiesa del Lago – La vecchia Signora – Il tricolore italiano
05.05.2011, Versi di Anna Maria Manzi, Angela Memoli e Simone Patrone (Rubrica tratta da “Fuori dalla Rete”, n. 2 anno IV, Aprile 2011)
LA CHIESA DEL LAGO
di Anna Maria Manzi (giornalista-pubblicista, Mercato San Severino SA)
Non sai
se è un rifugio dell’anima
o una piccola chiesa
quella sagoma bianca
poggiata
a due angeli verdi
che svettano al cielo.
Adagiata nel bosco
nell’abbraccio immenso
degli abeti a schiera
nell’intenso verde
che emana
odore di resina
e insegue
la distesa della valle
fin dove il lago
addolcisce il pendio
e ristora le mandrie
sfinite dalla transumanza.
Raggi impietosi
colpiscono le esili mura
quando il sole
penetra il bosco
e poi languisce
in tramonti di fuoco.
Desolate solitudini
squarciate dal sibilo del vento
nelle gelide albe onvernali
nascondono
sotto coltri di neve
la piccola chiesa del lago.
LA VECCHIA SIGNORA
di Angela Memoli (alunna dell’Istituto Comprensivo “M. Lenzi”, Bagnoli Irpino)
Ha da poco compiuto i centocinquanta,
ma nonostante l ‘età di bellezza ne ha tanta;
è una vecchia signora bagnata dal mare,
che per scacciare i nemici ha dovuto lottare.
Non ha molte rughe ma porta gli occhiali,
ed è bella come una farfalla che ha appena messo le ali ;
come un uccello che ha appena imparato a volare,
insomma è un posto che fa sognare.
Le sue venti regioni sono tutte diverse,
ma nella stessa sorte immerse;
è una terra curiosa tutta da scoprire ,
che non è destinata a morire.
A nord il freddo vento e le alte montagne,
a sud la calda brezza e le verdi campagne.
Tanti anni fa,proprio nell’ ora più tarda della notte,
le acque si sono rotte;
Garibaldi, Mazzini, Cavour ed il re Vittorio Emanuele secondo,
dopo tante lotte l ‘hanno messa al mondo.
Come un bimbo pian piano negli anni crescendo,
cullata da cultura,arte e amore ,
si è vista spuntare il primo dentino,
poi il Veneto,il Lazio ed il Trentino.
Ha da tempo ormai perso i suoi denti da latte,
ma per la sua unità sempre si batte.
Ha una storia infinita di gioie e dolori,
e porta nel cuore tre soli colori:
il verde,il bianco ed il rosso,
la distinguono dal resto,
e chi ci viene intende tornarci presto.
La sua forma è buffa pare uno stivale,
ma in confronto alle altre non è niente male.
Chi viene in Italia piange due volte,
quando arriva e quando parte.
E’ già così grande , sembra nata ieri ,
noi dobbiamo proteggerla ed esserne fieri.
E’ come una fetta di crostata
a cui manca la marmellata,
l’ unico problema di questo dolce così buono,
è che gli italiani ancora non ci sono!
Il TRICOLORE ITALIANO
di Simone Patrone (alunno dell’Istituto Comprensivo “M. Lenzi”, Bagnoli Irpino)
La nostra bandiera ha tre colori,
con degli splendidi valori:
verde per le montagne,
bianco per la neve,
e rosso per il coraggio.
I suoi valori sono
speranza,
amore,
e fratellanza.
Questi colori ormai sono presenti
in ogni cuore e in ogni uomo
che vuol essere Italiano.
Questa è la ragione per cui
tutti fan festa al tricolore.