“Castagneti in pericolo”: la Cia propone un piano per tutelarli
28.04.2011, Irpinianews
La Confederazione Italiana Agricoltori lancia l’allarme castagneti. “I castagneti sono in pericolo e con essi l’economia dei territori, basata sulla produzione e commercializzazione di questo prezioso frutto a guscio” – sostengono i rappresentanti provinicali dell’associazione. Per questo, venerdì 29 aprile, a partire dalle ore 16, presso Villa De Marco a Montella, la sede Cia di Montella, assistita dalla Cia provinciale di Avellino, ha promosso un incontro pubblico per discutere di un piano di tutela della produzione castanicola, attaccata da una fitopatologia distruttiva e non sufficientemente protetta in sede europea per far fronte alla concorrenza asiatica.
L’introduzione sarà curata da Salvatore Malerba, imprenditore agricolo del settore e presidente della Cia di Montella. Interverranno Paolo Russo, presidente della commissione agricoltura della Camera dei deputati, Fulvio Bonavitacola, deputato, Rosetta D’Amelio, commissione agricoltura della Regione Campania, Francesco Massaro, coordinatore dell’area generale di coordinamento dell’assessorato regionale all’agricoltura, Raffaele Coppola, assessore provinciale all’agricoltura, Pino Cornacchia, responsabile del dipartimento agro-alimentare di Cia nazionale, Alfonso Tartaglia, dirigente Stapa-Cepica di Avellino.
In programma anche gli interventi specialistici di Giuseppe Rotundo, docente di entomologia agraria dell’Università del Molise, e di Raffaele Griffo, responsabile servizio fitosanitario della Regione Campania. I saluti della comunità locale saranno portati dal sindaco di Montella, Ferruccio Capone, e dal presidente della Comunità montana Mario Marino.
I castagneti da frutto sono una risorsa produttiva e paesaggistica di grande valore nazionale. Essi assicurano un reddito, spesso esclusivo, alle aziende ubicate nei territori collinari e montani, svolgendo altresì un importante ruolo di protezione ambientale. La Campania rappresenta oggi la principale regione castanicola italiana, detenendo circa il 60 per cento del prodotto nazionale.
La castagna di Montella è stata fregiata nel 1992 del marchio Igp. Turbolenze di mercato, l’azione di nuove fitopatologie e la mancanza di un sostegno europeo per questa grande risorsa della collina e della montagna italiana ed irpina ne stanno compromettendo lo sviluppo e, in alcuni casi, l’esistenza.