08.04.2011, Ottopagine.it

L’intervento di Chieffo

La stampa più recente ha riportato la notizia del conferimento, da parte del Comune di Bagnoli Irpino, di n. 63 incarichi di consulenza, in base alle risultanze dell’Anagrafe delle prestazioni, numero che è apparso immediatamente esorbitante ed esagerato ove si considerino le caratteristiche e le dimensioni dell’Ente. A riguardo è pertanto doveroso precisare quanto di seguito.

Come per gli esercizi decorsi, anche quest’anno il Comune di Bagnoli Irpino ha provveduto agli adempimenti prescritti dall’art. 53 commi 11 e ss. del D.Lvo 30/03/2001 n. 165 e successive modifiche ed integrazioni,appunto riferito all’inserimento dei dati nel software ministeriale dell’Anagrafe delle prestazioni. Va però segnalato che, nell’inserimento dei dati di riferimento, con riguardo a quanto prescritto dal comma 14 della detta norma ( elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono affidati incarichi di consulenza con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi) si è provveduto a riportare le indicazioni di tutti gli incarichi affidati a soggetti esterni all’ente, oltre alle liquidazioni intercorse per incarichi conferiti negli esercizi precedenti. I dati in questione, pertanto, non sono relativi ai soli consulenti e collaboratori, ma sono per lo più riferiti ad incarichi di natura tecnica (di progettazione, direzione lavori, coordinatore sicurezza…) conferiti ai sensi e per gli effetti dell’art. 90 del D.Lvo 163/2006. Più specificamente, dei n. 63 contributi che si rinvengono nell’Anagrafe delle prestazioni:

n. 21 sono riferiti ad incarichi tecnici conferiti come innanzi;
n. 11 sono incarichi conferiti a legali per la difesa in giudizio delle ragioni dell’ente;
n.27 sono relativi a liquidazioni riferite ad incarichi conferiti negli esercizi precedenti, incarichi quasi tutti di natura tecnica (compensi per progettazione, direzione lavori, coordinatore sicurezza e ulteriori);
n. 4 sono gli incarichi riferiti a consulenti e collaboratori (solo questi).

In esito alle errate notizie riportate sulla stampa, si è provveduto a contattare il competente Ministero, fornendo allo stesso spiegazioni sull’accaduto (nota prot. n. 2420 del 16/03/2011).

In riscontro alla richiesta, questo comune è stato contattato telefonicamente per ben due volte, ottenendo chiarimenti in termini di correttezza della procedura seguita pur in presenza di un dettato normativo indicante soltanto una tipologia di incarichi a fronte di tutti quelli segnalati. E’ stato infatti sottolineato come i dati così forniti assolvevano all’esigenza di controllo sulla spesa complessiva sostenuta per gli incarichi esterni.

Si segnala inoltre che i 4 incarichi di consulenza/collaborazione conferiti e comunicati sono relativi a:

n. 2 incarichi per accertamento residui legge 219/81 – edilizia pubblica e privata, rendicontazione, assistenza competente commissione e adempimenti consequenziali, conferiti con determinazioni del responsabile del servizio n. 205 e 206 del 26/05/2010, per una spesa complessiva impegnata pari a € 9.740,00 (spesa lorda per entrambi);
n. 1 incarico di componente concorso pubblico, conferito con determinazione del responsabile di servizio n. 37 del 13/03/2010 per una spesa complessiva impegnata per tutti i componenti e spese riferite al concorso stesso di € 1.500,00 (spesa lorda); n. 1 incarico per inserimento dati sistema rilevazione Sistri, pratiche edilizie sistema Agenzia delle entrate, censimento beni patrimoniali comunali, conferito con determinazione del responsabile del sevizio n.250 del 1/07/2010 per una spesa complessiva impegnata di € 4.870,00 (spesa lorda).

Non è peraltro poco importante sottolineare che quanto innanzi descritto avviene in un comune di 3200 abitanti che, per la totalità dei compiti da assolvere può avvalersi di un organico costituito soltanto da n. 16 dipendenti, tale numero è stato raggiunto solo da ultimo.

Tanto si ritiene di evidenziare nell’intesa di eliminare ogni dubbio in ordine ad un ricorso eccessivo a collaboratori e consulenti, con correlato spreco di risorse pubbliche.

Il sindaco di Bagnoli Irpino
avv. Aniello Chieffo