12.05.2013, L’atto vandalico (di Mimmo Nigro)

Nella notte scorsa si è verificato a Bagnoli un atto vandalico, di mero teppismo, compiuto da ignoti ai danni dell’autovettura di proprietà dell’avvocato Domenico Di Giovanni. Le “rigature” hanno interessato tutta la carrozzeria, nessuna parte esclusa. La macchina era parcheggiata in Largo San Domenico, dove per consuetudine Di Giovanni la sistemava durante le ore notturne.

Di questi episodi, purtroppo, tanti (troppi!) concittadini ne sono testimoni e vittime. Ma verificatisi in contesti temporali diversi hanno dato adito ad interpretazioni le più disparate, mai però riconducibili a ragioni strettamente politiche.

Invece il “blitz”  di questa notte,  visto il fervente attivismo degli ultimi giorni dell’avvocato Di Giovanni, è stato etichettato dalla «piazza» subito come un atto di intimidazione dal movente politico.  Può essere!!! E’ una delle interpretazioni al vaglio anche dell’autorità giudiziaria. Non l’unica però.

Ciò premesso, si è dell’idea che l’episodio, per quanto grave e deprecabile (e per la “vittima” anche gravoso dal punto di vista economico), debba essere ricondotto da tutti, e soprattutto dai protagonisti di questa campagna elettorale,  nell’alveo dell’atto vandalico tout court. A meno di non aver elementi certi di prova da consegnare con immediatezza all’autorità competente.

Esprimere solidarietà personale (come tanti hanno fatto questa mattina in piazza) all’avvocato Di Giovanni è normale, anzi doveroso da parte di chiunque abbia un minimo di senso civico e di rispetto per il prossimo. Lo stesso avvocato ha cercato di sdrammatizzare l’episodio scherzandoci sopra.

Dare solidarietà attraverso la pagina facebook ufficiale di una delle due liste in campo, “Insieme per il Futuro”, è sembrata –  per chi scrive –  inopportuna, speculativa e, se ci è consentito, anche un po’ PERICOLOSA, in quanto essendo la fonte di questa solidarietà  di “matrice politica”, dà implicitamente per certo il “mandante politico” dell’ insano gesto.

Così facendo, però, si rischia di innescare un pericoloso clima di sospetti e  odio, di reciproca diffidenza, una escalation di esternazioni, perversi teoremi, assolutamente non auspicabile e dagli esiti imprevedibili.

I vandali, GLI UNNI del ventunesimo secolo, presenti costantemente anche a Bagnoli, vanno isolati e basta!  Non hanno un colore politico, una etichetta partitica, anche se probabilmente CITTADINI-ELETTORI (se maggiorenni) in questa tornata elettorale amministrativa.