Cartoline da Bagnoli: Palazzo Pescatori
21.11.2015, La rubrica (da “Fuori dalla Rete” – Novembre 2015, Anno IX, n. 6)
Cartoline da Bagnoli
Apparteniamo a quella categoria di persone che girano per il paese, scattano foto e poi scrivono. Non abbiamo però la presunzione di essere uomini di cultura e tanto meno di essere storici locali, semplicemente amiamo il nostro paese e cerchiamo nel nostro piccolo di renderlo un pochino migliore. Per qualcuno sarà “Arte leggia”, gli stessi che fanno della prevaricazione e della gelosia le loro doti migliori. E la passione per quest’ “Arte leggia” che ci ha portato a ideare questa rubrica con l’obiettivo di segnalare le tante piccole problematiche che presenta il nostro paese e che risolte lo renderebbero più bello e funzionale alle esigenze dei cittadini. Il titolo ovviamente è provocatorio, Bagnoli è fotografato in ogni suo angolo, noi con le nostre fotografie intendiamo osservarlo da una prospettiva diversa.
Palazzo Pescatori
La cartolina che vi proponiamo in questo numero, riguarda Palazzo Pescatori. L’edificio situato nella centralissima via Garibaldi, fu costruito, su precedenti abitazioni, intorno alla metà del settecentesco, per volere del Capitolo della collegiata di Santa Maria Assunta, la quale per ingrandire il Duomo aveva abbattuto l’antico palazzo vescovile. Il nuovo edificio fu pertanto utilizzato per oltre un secolo, dai vari vescovi che si succedettero alla diocesi di Nusco, quale sede vescovile. Venduto in seguito alla famiglia Pescatori è passata da questi a nuovi proprietari.
Dichiarato inagibile con un ordinanza del 28-07-2014, nella quale si ordinava ad horas e in via cautelare lo sgombero di persone, animali e cose ivi residenti o presenti entro 30 giorni dalla ricezione dell’ordinanza stessa e la successiva messa in sicurezza dell’intero immobile al fine di evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità.
Nei giorni successivi all’emissione dell’ordinanza i proprietari dello stabile, provvedevano a delimitare l’area con delle transenne in attesa della messa in sicurezza. Dal luglio del 2014 ad oggi però tutto è rimasto com’era, con l’edificio transennato, a causa di problemi sorti fra i vari proprietari dell’immobile. Ad oltre un anno di distanza la domanda adesso sorge spontanea: quanto tempo ancora occorrerà prima che lo stabile venga finalmente liberato da quelle obbrobriose transenne che deturpano uno degli scorci più belli di Bagnoli?
Fiduciosi nelle istituzioni e nel buonsenso dei vari proprietari speriamo che la vicenda si risolva positivamente al più presto.
Giulio Tammaro