12.10.2010, di Michele Gatta

Articolo di approfondimento meteo

Siamo arrivati al mese di ottobre e la gente inizia a chiedersi con insistenza come si svilupperà meteorologicamente il prossimo inverno. Qui a Bagnoli ci si interroga anche su come si presenterà il clima durante la sagra del tartufo e della castagna,   programmata per i giorni 29-30-31 ottobre. E su questo importante appuntamento non deluderemo le aspettative di quanti assiduamente ci seguono attraverso il sito: è previsto un costante monitoraggio del periodo, con continui bollettini di aggiornamento meteo.

Tornando al prossimo inverno, noi ci limiteremo a proporvi una tendenza previsionale che chiameremo “sperimentale o stagionale”. Non è certo di nostra emissione, bensì l’ipotesi probabilistica ci viene proposta da un grosso centro di analisi che sistematicamente ogni anno emette tali previsioni. Il centro che prendiamo in considerazione è quello della NASA. Nell’ultimo run del mese di ottobre, ancor più rispetto a quello di settembre, sono chiaramente evidenti le ipotesi che ci portano verso un inverno particolarmente rigido per l’Europa.

La combinazione di alcuni fattori, come la QBO negativa (sfavorevole alle correnti occidentali intense), la presenza di una intensa Nina (vista con il suo massimo proprio a Gennaio 2011), e soprattutto un minimo solare persistente, già facevano presagire una stagione invernale al di sopra delle righe.

Ma adesso anche i modelli di previsione stagionale sembrano andare in questa direzione. In particolare, proprio il modello della NASA, mostra la persistenza di blocchi anticiclonici in Atlantico e sulle Isole Britanniche. Questa situazione, unita ad una depressione quasi permanente sul Basso Mediterraneo e sulle nostre regioni meridionali, favorirebbe correnti orientali gelide sulla nostra Penisola, ma anche su tutto il Continente Europeo.

Le regioni meridionali italiane ed il versante adriatico della nostra Penisola, sarebbero favorite per le precipitazioni piovose e nevose. Il modello, non prevedendo particolari ananomalie di precipitazioni per il Nord-Italia, sulle suddette zone non dovrebbero mancare episodi nevosi anche in zone di pianure, soprattutto quelle orientali. C’è da rimarcare anche lo sviluppo di un intenso anticiclone sulle Isole Aleautine, cosa che favorirebbe un Inverno rigidissimo anche in Alaska e sul Canada, mentre sugli Stati Uniti potrebbe realizzarsi un Inverno abbastanza mite, in particolare sugli Stati Centrali(come spesso capita in caso di Nina).

Ci sarebbero anche alcuni indici teleconnetivi che fanno intendere che la direzione scelta dai modelli del centro NASA possa essere realisticamente quella giusta. In conclusione dell’editoriale, riteniamo di aspettare l’uscita di qualche altro dato fisico-meteorologico, che possa completare una previsione, al momento, obiettivamente difficile.

Nello stesso tempo non va dimenticato, mai, che le previsioni stagionali restano pur sempre tendenze che solo il futuro potrà renderle affidabili. Vi rimandiamo ad un nuovo editoriale, all’interno del quale tratteremo, più specificamente, i dettagli più importanti che dovrebbero realizzarsi in Italia.