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Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

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Finalmente un pò di stabilità

14.02.2012 –  Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

L’aria gelida siberiana va in archivio. Resterà ancora un pò di freddo per qualche giorno, ma per il prossimo fine settimana possiamo aspettarci tempo stabile e gradevole. Ricorderemo per tanti anni il periodo che abbiamo trascorso dalla fine di gennaio alla metà del mese di febbraio. Un periodo che va considerato fra quelli più freddi e soprattutto più nevosi dal 1956!!!

In un apposito articolo che pubblicheremo fra qualche giorno, descriveremo ampiamente quello che è successo in Italia, e in particolare a Bagnoli Irpino. Il mese di febbraio s’incammina verso la sua seconda parte, e già ci chiediamo cosa aspettarci per il futuro. Le configurazioni bariche che si disporranno sullo scacchiere europeo fanno pensare ad una ripresa del trend che ha caratterizzato la prima parte dell’inverno. Una ripresa dell’anticiclone dell’Azzorre che intende riprendersi la scena. Un progetto che sulle prime sembra riuscire.

Qualcosa però non ci convince. Già all’inizio della prossima settimana un primo affondo meridiano potrebbe interessarci, con fenomenologie probabilmente non significative. Questo perchè l’anticiclone farà la voce grossa, e qualche risultato dovrebbe conseguire. Ma le prospettive successive ci fanno pensare ad ulteriori forzanti che dovrebbero vedere penalizzare il mediterraneo e quindi l’Italia. Di questo potrebbe approfittarne una saccatura artico-scandinava che potrebbe incontrare una resistenza più debole da parte del lobo canadese, che di fatto dovrebbe arretrare nei propri luoghi di appartenenza.

Quali risvolti per il nostro paese? Siamo ancora molto lontani, dal momento in cui dovrebbe verificarsi lo scenario proposto, e quindi i risvolti sono tutti da valutare. Noi abbiamo sempre pensato, e i fatti di hanno premiato, che l’inverno 2011-2012 aveva molto da esprimere, e la nostra sensazione è quella che anche il mese di marzo potrebbe regalarci risvolti invernali che fra l’altro, già in passato si sono realizzati. Questo comunque è un’altro capitolo, che affronteremo, eventualmente, nei prossimi editoriali.

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12.02.2012 –  Editoriale meteo delle  ore 12:00 (di Michele Gatta)

Situazione meteo ancora poco chiara

Nell’editoriale di ieri sera, accennammo ad un’eventuale ultim’ora che  avremmo pubblicato ove c’erano da apportare delle modifiche rispetto alle previsioni. Da un’attenta lettura delle ultime emissioni, si evince che i modelli previsionali, stanno andando un pò di. .. liscio. Indubbiamente l’aria siberiana arrivata nelle giornate scorse,  cosi inusuale per le nostre zone, metteno in difficoltà i modelli nell’elaborazioni delle previsioni, anche nel breve termine. Questo lo notiamo sia nella situazione prevista ai 500 hp che conseguentemente nelle precipitazioni. Si pensi che per questa mattina “vedevano” assenze di precipitazioni nell‘Irpinia (sta nevicando forte sull’altopiano del Laceno e discretamente anche  a Bagnoli).

Per le ragioni esposte, riteniamo che la fase conclusiva dell’irruzione siberiana, è prevedibile spostarla per la giornata di martedì. In questo momento, crediamo che ulteriori nevicate, anche importanti, per l’Irpinia, possono manifestarsi soprattutto dalla seconda parte di lunedì fino a parte della giornata di martedì. Situazione “sposata” soprattutto dal prestigioso modello inglese ECMWF di Reading. Una reteirazione delle nevicate, a questo punto, va preso quantomeno in considerazione. E’ confermato l’accentuazione del freddo, con le prime gelate anche al centro-sud. Visto la labilità dell’evoluzione, invitiamo i nostri visitatori a seguire i nostri aggiornamenti che vi proporremo costantemente.

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11.02.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Il gelo ci lascia, il freddo non abdica…

Ci avviamo verso la seconda parte del mese di febbraio e ci corre l’obbligo di fare un bilancio definitivo dell’ondata siberiana che si è abbattuta sull’Italia. Praticamente siamo alla vigilia della conclusione di questa ondata di gelo e di neve che ricorderemo per tanto tempo. Prossimamente pubblicheremo un apposito editoriale, che invito a non perdere, perchè cercheremo, con un’analisi obiettiva, di portare i dati reali di quello che realmente è accaduto in Italia.

Previsioni: la giornata di domenica sarà ancora condizionata da freddo e neve. Innanzitutto inizieranno a diminuire gradualmente le temperature sul meridione d’Italia. E nei prossimi giorni il freddo tenderà a crescere soprattutto nelle zone estreme del sud. Al nord assisteremo ad una ripresa delle temperature massime, che arriveranno vicine alla norma. Sempre al nord, il raffreddamento notturno e la serenità del cielo, terrà le minime ancora  al di sotto delle norme. Le precipitazioni nevose cominceranno ad essere meno copiose e soprattutto più discontinue su tutta l’Italia. Ci attendiamo la neve nell’Irpinia con qualche accumulo moderato e questo perchè sembra che anche la giornata di lunedì possa riservarci qualche fenomeno, a tratti anche continuo, e quindi capace di aumentare la già grossa coltre nevosa presente. La neve interesserà anche le quote basse della provincia, questo per l’evidente diminuzione delle temperature, e per i venti che inizieranno a ruotare da nord-est. Non vi nascondiamo che la giornata di lunedì, al momento, non è vista alla stessa maniera dai modelli previsionali; quindi possiamo attenderci anche qualche variazione alla previsione fatta. Per questo non escludiamo un’ultimora qualora lo scenario è tale da proporre un aggiornamento.

In conclusione dell’editoriale odierno, ritengo doveroso ringraziare la direzione del sito, che, tutti i giorni, con puntualità ed efficacia,  ha portato a conoscenza di tutti i bagnolesi sparsi nel mondo, l’evoluzione del tempo di Bagnoli, anche con un servizio fotografico professionalmente impeccabile. Veramente un grazie da tutti noi …

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08.02.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Inverno ad oltranza?

Il nostro editoriale odierno oltre a trattare la situazione meteorologica del prossimo fine settimana, sarà orientato anche verso un’analisi meteo sul medio-lungo termine. Abbiamo sempre ritenuto importante la trattazione di eventi non vicini, perchè quelli prossimi alla realizzazione, sono ampiamente previsti da tutti i media e soprattutto presenti anche sui siti meteorologici.

Questa scelta editoriale, che portiamo avanti da anni, ci permette anche di anticipare nel tempo fenomeni estremi che l’informazione ufficiale si riserva di divulgare solo nell’imminenza dell’evento. Questa scelta ci ha premiato. Infatti proprio da queste pagine abbiamo trattato e anticipato l’evento eccezionale in corso. In due editoriali, datati 9 e 21 gennaio scorso, abbiamo insistito nel dire che l’inverno, nella sua seconda parte, avrebbe riservato alla nostra penisola tutta la propria energia venuta meno nella prima parte.

Probabilmente la realtà delle cose è andata anche oltre, ma questo perchè, trovandoci in presenza di aria gelida siberiana, l’irruenza nel mediterraneo ha difatto creato fasi di reiterazione che possono sfuggire anche ai più sofisticati modelli previsionali.

Cosa attenderci per questo fine settimana? Ormai i dubbi sono praticamente sciolti. Le giornate di venerdì e sabato metteranno in ginocchio mezza Italia. Noi non vogliamo lanciare allarmi particolari, ma quando prevediamo accumuli nevosi importanti nelle zone dove già  è presente tanta neve, non possiamo che preoccuparci per la tanta gente che abita proprio in quelle zone martoriate dalla neve. Quali regioni?: le Marche, l’Abruzzo e il Molise, il Lazio, l’Emilia Romagna, l’Umbria. Neve copiosa, sebbene in misura minore, le attendiamo in Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. Nella tarda serata di giovedi tormente nevose (veri blizzard) interesseranno varie zone del nord-Italia. Qui però il miglioramento avverrà già nella mattinata di venerdì.Più ai margini la Sicilia, dove la neve cadrà solo a quote più alte rispetto all’appennino meridionale. E la Campania? Dalle analisi in nostro possesso, riteniamo che nell’arco delle 24-48 ore prese in considerazione, prevediamo accumuli nevosi consistenti in Irpinia, nel Sannio e nel Cilento, soprattutto a partire dalle colline. La neve dovrebbe imbiancare anche zone vicino ai 300 metri. Le ultimissime elaborazioni sembrano escludere le zone di pianure o i litorali. Su questo potremo essere più precisi in qualche ultimora che sicuramente vi proporremo.

Ma cosa attenderci dopo questa ultima “bomba” siberiana? Riteniamo sempre più probabile un trend che dovrebbe portarci verso caratteristiche ancora invernali per l’Italia. Infatti c’è da mettere in preventivo un’elevazione verso nord dell’anticiclone delle Azzorre. Questa manovra sarà favorita da un rallentamento del getto, che favorirà un affondo meridiano del vortice canadese in Atlantico. Da qui s’incentiverà una risposta “calda” della quale ne approfitterà proprio l’alta Azzorriana. Non sono trascurabili, tutt’altro, i riscaldamenti previsti in troposfera, che potrebbero collassare il vortice polare. A questo punto, il suddetto vortice polare potrebbe dirigersi proprio verso le latitudini meridionali europee. Una siffatta configurazione ci porterebbe verso una fase di freddo artico-marittimo che porterebbe freddo verso l’Italia,magari meno incisivo rispetto all’attuale, ma sicuramente sufficiente per favorire fenomeni nevosi, che dapprima potrebbero interessare il nord, per poi, in una seconda fase, anche le regioni adriatiche e meridionali. Uno scenario, quello relativo alla seconda metà di febbraio, che ove si realizzasse,  farebbe classificare il mese più corto dell’anno come il mese più amaro e praticamente il più nevoso in assoluto …

                                                                                                       

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