Accogliete gli emigranti
01.03.2017, La testimonianza a favore dell’accoglienza (di Angelo Arciuolo)
Voglio rivolgermi al Presidente De Mita e a tutti quelli che sono contrari agli emigranti. lo sono arrivato in Germania quando avevo 15 anni, grazie a persone come Konrad Adenauer, che fu Presidente della Democrazia Cristiana, quella tedesca però. Oggi ne ho 60 e vivo ancora in Germania, dove ho trovato casa, lavoro e moglie. Venni qua con mio padre e mia madre e altri due fratelli, ma noi non scappavamo da una guerra o dalla fame. Semplicemente volevamo lavorare, perché a Bagnoli il lavoro mancava e quel poco che c’era lo davano sempre agli stessi, che spesso erano ricattati per il voto alla Democrazia Cristiana, quella italiana.
In Germania ho portato la mia voglia di lavorare e, anche se mi sento sempre un italiano, ormai mi sono abituato al modo di vivere dei tedeschi. Ho due figlie. La prima ha sposato un turco nato qui. Hanno due figli meravigliosi, Dilara e Deniz, che hanno il sangue di tre popoli e forse proprio per questo sono intelligentissimi. La seconda ha sposato un tedesco e anche i suoi figli hanno il sangue misto e di essere anche un poco italiani sono contentissimi.
Quello che voglio dire è che qui, in Germania, l’accoglienza degli emigranti è avvenuta già più di cinquanta anni fa e ancora oggi continua, visto che hanno fatto entrare anche un milione di siriani. E se la Germania è riuscita a diventare grande anche dopo la guerra persa, è stato anche grazie agli emigranti.
Non c’è da avere paura. lo non ho rubato il lavoro a nessuno. Il mio lavoro si è aggiunto a quello dei tedeschi e ha aiutato anche la Germania a crescere.
Accogliete gli emigranti.
ARCIUOLO ANGELO, Wallerstein, Germania
Commento su fb di Gianluca Cella:
Inutile parlare con quelli come il signor Angelo. Visto che non hanno compreso ancora la differenza tra un emigrato e un clandestino. Poiché a tutti gli effetti gli immigrati che dal 2008 sono entrati in italia sono clandestini, entrati illegalmente in italia. Codeste persone sono prive di documenti di riconoscimento e quei pochi che ce l’hanno, detengono un documento falso. Tu a 15 anni quando sei andato in germania, ci sei andato con tutte le carte in regola, utilizzando un documento di identità originale. Ci sei andato per cercare lavoro. Ti sei rimboccato le maniche per un tozzo di pane. La Germania non ti ha dato vitto e alloggio gratuito. Hai lavorato e pagato l’affitto con il sudore della tua fronte. Ti spostavi con mezzi pubblici e il servizio lo dovevi pagare. Sei rimasto in Germania perché hai contribuito alla sua economia pagando le tasse. Questa gente che tanto siete desiderosi di accogliere, si spaccia per profugo di guerra (La guerra è in Siria e Libia, mentre loro sono Nigeriani o congolesi), pretende vitto e alloggio, non ci pensano nemmeno a lavorare. Viaggiano gratis in tutta Italia. Vogliono che ogni traccia delle nostre religioni gli venga tolta dalla vista. Nei casi peggiori uccidono, stuprano e rubano. In Germania vengono espulsi se si comportano in tal modo. Mi dispiace signor Angelo. Se non è in grado di riconoscere la differenza tra un emigrante regolare e un clandestino, eviti di fare il paragone con la sua onesta condizione di emigrato in Germania.
Email di Angelo Arciuolo:
Voglio domandare a Gianluca Cella (vedasi commento all’articolo “Accogliete gli emigranti”, ndr) se è mai stato emigrante o se è mai scappato dalla fame o dalla guerra, se ha mai dormito sotto le stelle, al freddo e senza cappotto. lo non ti conosco, non so che lavoro fai,ma sono sicuro da come ragioni che la risposta è no.
Perché il mio invito ad accogliere gli emigranti? Per due motivi che ti spiego subito.Il primo è che mio padre e mia madre mi hanno insegnato di dare ospitalità e cibo a chi ha fame, anche prima di sapere se è buono o cattivo.Il secondo è che, per ogni emigrante che riesco a far accogliere in Italia, la Cancelliera Merkel mi fa un bonifico di 10.000 euro! Da buon italiano io non faccio niente per niente.
Qualche tempo fa mi trovai in Nord Italia per ritirare una macchina usata. Il proprietario mi fece entrare in un capannone industriale, dove preparavano detersivi. Gli operai erano africani e il padrone mi disse che senza questi emigranti doveva chiudere la fabbrica, perché gli italiani non volevano fare più quel lavoro.
Come era successo in Germania negli anni 70, quando i tedeschi non volevano fare gli spazzini e la
Germania prese a lavorare i turchi, anche senza documenti.
Accogliete gli emigranti.