Seggiovie, sgombero tra 60 giorni. Nigro: volevo trattare
17.01.2018, Il Mattino ( di Gianni Colucci)
Il sindaco: ho dato spazio alla collaborazione, ho trovato un muro nei Giannoni.
Sgombero degli impianti del Laceno tra 60 giorni. Lo ordina il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro. Il quale però spiega: «Le abbiamo tentate tutte con i Giannoni, fino a due anni fa proponendo una gestione che consentisse di ottenere i fondi. Ma davanti al muro, l’unico modo per rinnovare gli impianti era avere un finanziamento pubblico, e rientrare in possesso delle aree».
In sostanza il sindaco fa balenare l’idea che un’intesa tra avvocati avrebbe consentito di avere una gestione ancora con Giannoni in sella, dato che è l’unico che conosce la materia, ha le competenze e ha sostanzialmente «inventato» il Laceno.
Ma Marzio Giannoni, figlio dell’ingegnere Franco che costruì gli impianti, non si è mai fidato e sostiene che il Comune non ha titolo a sgomberarlo. Si è opposto al Tar (ricorrendo al Consiglio di Stato) che ha dato ragione al Comune sullo sgombero. La pronuncia il 2 febbraio.
«Avesse ragione, ritireremo l’ordinanza», dice Nigro. «Un errore l’amministrazione l’ha fatto – ammette il sindaco – nel 2002 bisognava ordinare lo sgombero, senza attendere tanti anni». Ma intanto i magistrati amministrativi davano torto che dice di essere titolare di impianti e costruzioni nell’area demaniale concessa quasi mezzo secolo fa.
Sono oltre 23 i cespiti (chalet, ristoranti, scuola sci oltre ai piloni delle seggiovie) che il Comune vuole fare sgomberare e Giannoni dice che sono di sua proprietà.
La storia rischia di incepparsi. Anzi la stagione invernale è finita prima di iniziare. Nigro si gioca la poltrona di sindaco (non tutti a Bagnoli concordano con la sua scelta), Giannoni si gioca i frutti di una vita passata letteralmente a spalare neve sulle piste.
Il certo per l’incerto. Di certo c’era un impianto di risalita che richiedeva quasi più tempo per risalire ai 1675 metri del Rajamagra che per tornare a valle via Amatucci e Settevalli (le due storiche piste del Laceno). L’incerto sta la promessa di un finanziamento di 25 milioni del Progetto Pilota per rifare piste, impianti e accessi alle grotte del Caliendo(progetto da 3 milioni di euro firmato dall’architetto Nello Nicastro).
«Ma il Presidente De Mita ha messo d’accordo tutti i sindaci su questa prospettiva: il Laceno motore del turismo dell’Alta Irpinia», dice Nigro. Anche se non incerto, la strada per il finanziamento appare tuttavia così tortuosa che forse sarebbe stato meglio lasciare le cose al loro posto.
«Ma noi con Giannoni non potevamo trattare per un indennizzo, non avevamo 2-3 milioni e se li avessimo avuti mandavamo le casse comunali in default. E nemmeno potevamo tenere il privato in sella in attesa del finanziamento che avrebbe configurato un aiuto di Stato», aggiunge il sindaco.
In paese ricordano un finanziamento da 12 milioni che era stato rigettato a Giannoni proprio perché soggetto pubblico e in assenza di un accordo con il Comune. Ora arriva il Progetto Pilota e il sindaco romper gli indugi. Ma non chiude la strada del confronto con Giannoni. «Ma chi verrebbe a concorrere per l’assegnazione dei nuovi impianti (quando saranno realizzati)», si chiede il sindaco retoricamente. Lasciando intravedere la possibilità per il figlio del fondatore degli impianti la possibilità di rientrare eventualmente in gioco vincendo la gara europea per la prossima assegnazione.
E Giannoni? Ha recintato l’area in concessione e l’altro giorno ha litigato con un allevatore che voleva portare in escursione dei turisti a cavallo. Parole grosse, quasi una rissa, poi l’ingegnere junior ha quasi pianto sulla spalla dell’allevatore: «Cerca di capirmi».
14.01.2018, Il Quotidiano del Sud
Laceno, Nigro certifica lo sgombero dell’areale seggiovie
Il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro pone fine alla querelle comune e gestori delle seggiovie del Laceno, ordinando in maniera definitiva lo sgombero delle aree per attingere al finanziamento, per il rifacimento dell’impianto gestito dalla società Giannoni. Nell’ordinanza della giunta comunale viene specificato che lo sgombero dovrà essere complessivo delle aree che comprendono: il Rifugio Amatucci a Quota 1670 s.l.m., il Deposito sale Quota 1700 s.l.m., la Tavola calda Quota 1400 s.l.m., il Deposito sale Quota 1100 s.l.m., il Centro Ippico, la scuderia, Il Campo da Tennis, la Direzione Biglietteria, la Direzione Turistica, l’Infermeria, il Campeggio Roulottes, il Nolo sci, Biglietteria, Mercatino, Deposito, Ricovero battipista Quota 1100 s.l.m. Servizi campo scuola, Autorimessa Quota 1400 s.l.m., Ricovero battipista Quota 1400 s.l.m., Vasca con volume tecnici Quota 1400, Vasca interrata Quota 1100, Manovia Campo Scuola Quota 1100, Manovia Snow-tubing Quota 1100, Tappeto campo scuola Quota 1400, Baita solarium ristorante, Locale officina, Stazione arrivo seggiovia Settevalli, Stazione arrivo slittinovia, Stazione partenza seggiovia Raimagra Quota 1400, Stazione arrivo Lupi, Valletta principianti.
Soddisfatto il sindaco Nigro che commenta: “Lo dico da tempo. Nell’ambito del progetto pilota Aree Interne, la “Comunità dell’Alta Irpinia” ha individuato il Laceno quale polo turistico di riferimento di tutto il territorio. A Nusco c’è stata una riunione dei Sindaci, dopo la pausa Natalizia e dopo la firma dell’APQ. Sì è parlato in prevalenza di Agricoltura e di Sanità, ma il Presidente De Mita ha anche fatto esplicito riferimento alle iniziative di prossima realizzazione: l’Azienda Forestale e l’ammodernamento delle Seggiovie del Laceno. Coincidenza beneaugurante: stamattina è stata notificata all’ ex concessionario l’ordinanza di sgombero delle aree oggetto della convenzione 632 etc. e di tutte le strutture realizzate su tali aree etc. Ed il prossimo 1′ Febbraio c’è l’udienza, da noi sollecitata, per il pronunciamento del Consiglio di Stato in relazione al ricorso nei confronti della sentenza TAR del 2008.
Tutto ciò farà finalmente chiarezza e metterà la parola ” fine ” ad una vicenda che dura ormai da troppo tempo. Decisioni difficili ma coraggiose e lungimiranti, che consentiranno al Comune di poter accedere ad un finanziamento di vitale importanza per il futuro suo e dell’intero territorio. Un finanziamento che c’è, ormai lo dicono tutti…. Assieme alla valorizzazione delle grotte del Caliendo e dell’area del lago, il
Laceno avrà finalmente una sua compiuta collocazione nel panorama turistico Regionale. Una cosa da tutti auspicata, da troppo tempo aspettata e…mai realizzata”.