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Tragedia a Bagnoli, Grazia Cione muore folgorata nella vasca da bagno

30.01.2011, Il Corriere

Centinaia di persone, non solo gli amici di sempre, i giovani dell’associazione che aveva costruito dopo la scomparsa del suo amico, la trentenne era una delle fondatrici del «Gruppo Giovani Vincenzo Nigro», giovane scomparso prematuramente qualche anno fa, ma tanti altri, dai paesi vicini . I suoi docenti dell’Itis, gli istruttori di sci del Laceno, che l’avevano conosciuta a lavoro. Tantissimi, quelli che hanno voluto tributare l’ultimo saluto alla giovane scomparsa tragicamente.

Un paese listato a lutto. Quello che si è completamente racccolto all’interno della chiesa madre di Bagnoli, quella di Piazza Umberto, gremita all’inverosimile. Tantissima gente, giovani in particolare hanno accompagnato Grazia Cione nell’ultimo viaggio. Un corteo che dalla Chiesa giungeva fino al campo sportivo. Sulla bara bianca della ragazza c’era un cuscino di orchidee, bianche con la scritta mamma e papà. I genitori, distrutti dal dolore. Significative le parole espresse dal parroco di Bagnoli, Don Stefano Dell’Angelo, che ha ricordato la ragazza, la sua vitalità, la gioia che sapeva imprimere. Striscioni degli amici e negozi con le serrande abbassate.

Già ieri mattina prima dei funerali, il paese era a lutto, come il giorno prima. Applausi e lacrime quando la bara della trentenne è uscita dalla chiesa . In paese era voluta bene da tutti, così come a Lioni dove ultimamente lavorava in un bar che gestiva insieme al fratello e ad un cugino. Per qualche anno aveva gestito anche una struttura ricettiva al Laceno ed anche lì aveva lasciato il segno, come testimoniano la presenza di tanti avventori della località sciistica altirpina. Il dolore della mamma Olga Chieffo, del papà Aniello Cione e dei due fratelli Rocco e Alessio. Dal giorno della disgrazia la casa dove abitano i genitori è stato un continuo via vai di gente. Ma anche quello dei suoi amici. «Sapeva sempre imprimere gioia a tutti. Era un vero punto di riferimento quando qualcuno si sentiva scoraggiato». il ritratto della gioia di vivere, così come continua a ripetere la gente che, ancora incredula, le ha portato l’ultimo saluto. Oggi l’addio a Grazia. In migliaia in Chiesa per i funerali. Tutto il paese ha voluto accompagnare la 30enne nel suo ultimo viaggio. Sul feretro orchidee, una sua fotografia ed un cappellino.

Mentre su Facebook continuano i messaggi. L’ultimo recita: “A sorridere ho imparato da te e non lo dimenticherò mai”.

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29.01.2011, Ottopagine.it

Orchidee e una foto sul feretro per l’ultimo saluto.

Il paese oggi si è fermato per dare l’ultimo saluto a Grazia. Saracinesche abbassate, attività ferme, negozi chiusi. Un’atmosfera surreale. Le strade erano vuote, a regnare il silenzio. Nell’aria tristezza e dolore. Impossibile a Bagnoli non conoscere Grazia Cione. La sua vitalità e la sua allegria non passavano inosservate; la sua gentilezza e il suo sorriso erano una calamita per la gente.

In paese era voluta bene da tutti, così come a Lioni dove ultimamente lavorava in un bar che gestiva insieme al fratello e ad un cugino. Per qualche anno aveva gestito anche una struttura ricettiva al Laceno ed anche lì aveva lasciato il segno, come testimoniano i messaggi giunti su Facebook dalle persone che nel tempo avevano avuto modo di apprezzarla anche per la sua serietà ed efficienza sul lavoro, oltre che per la sua simpatia e cordialità.
Il vuoto che ha lasciato Grazia è incolmabile. Il dolore nei volti di chi la conosceva si tocca con mano. Straziante il dolore della mamma Olga Chieffo, del papà Aniello Cione e dei due fratelli Rocco e Alessio. Dal giorno della disgrazia la casa dove abitano i genitori è stato un continuo via vai di gente. In ogni persona Grazia aveva tracciato un solco riuscendo ad entrare nei loro cuori. Lei era il ritratto della gioia di vivere, così come continua a ripetere la gente che, ancora incredula, le ha portato l’ultimo saluto. Oggi l’addio a Grazia.

In migliaia in Chiesa per i funerali. Tutta Bagnoli ha voluto accompagnare la 30enne nel suo ultimo viaggio. Sul feretro orchidee, una sua fotografia ed un cappellino.

Mentre su Facebook continuano i messaggi. L’ultimo recita: “A sorridere ho imparato da te e non lo dimenticherò mai”.

 

Ultimo saluto a Grazia

(28.01.2011, ore 17,00)

Terminata l’autopsia presso l’Ospedale Criscuoli di S.Angelo dei Lombardi. La salma è attesa a Bagnoli intorno alle ore 19,00. Allestita la camera ardente nella Chiesa di San Giuseppe. I funerali si svolgeranno domani  29 gennaio,  ore 10.30, presso la Cattedrale dell’Assunta a Bagnoli. Proclamato anche il lutto cittadino.

Sui giornali locali: Grazia Cione muore folgorata nella vasca da bagno, 28.01.2011

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Il Mattino, 28.01.2011 (di Michele Vespasiano)

Fulminata dallo scaldino 34enne muore nella vasca da bagno

Un corpo ormai gelido, immerso nell’acqua. Ed accanto al cadavere di Grazia galleggiava l’elettrodomestico che, con un corto circuito, ne ha causato il decesso. Lo scaldino che doveva rendere piacevole il suo bagno s’è trasformato in uno strumento di morte. Una tragedia senza testimoni, in una casa del centro storico di Bagnoli. Qui ha trovato la morte questa ragazza che amava la vita, Grazia Cione, il sorriso sempre sul volto. La giovane donna aveva trentaquattro anni ed è morta folgorata in seguito ad un corto circuito causato dalla caduta accidentale, a quanto pare, nell’acqua della vasca da bagno.

A fare la terribile scoperta è stata la madre della giovane che da qualche anno viveva da sola nella vecchia casa dei nonni, nel cuore della cittadina del tartufo. Grazia non rispondeva al cellulare ormai da troppe ore, un fatto inconsueto, cosicché le amiche, preoccupate, hanno provato a chiedere sue notizie ad uno dei suoi fratelli.

Quando neppure questi è riuscito a mettersi in contatto con la sorella, è scesa in campo la madre che ha avuto un presentimento terribile e s’è catapultata a casa della figlia. Inutile provare a suonare il campanello al portoncino in via Carpine. L’ansia di capirci qualcosa e subito, la paura e la preoccupazione, giustificatissime, hanno suggerito alla donna di forzare l’ingresso dell’abitazione pur di entrare e salire d’un fiato e col cuore in gola, la scalinata interna che porta al piano superiore, ripetendo nel frattempo a voce alta il nome della ragazza.

Terribile, scioccante la visione apparsa agli occhi increduli della disperata genitrice: il corpo di Grazia era riverso esanime nella vasca da bagno, dove nell’acqua galleggiava un elettrodomestico, di quelli che si usano per riscaldare i piccoli ambienti. Una scena tragica, segnata anche dal forte odore di morte che riempiva l’aria, più forte delle essenze del bagnoschiuma e dei sali minerali che la ragazza aveva usato.

Un quadro generale quello della scena, che ha fatto ritenere ai soccorritori che la morte della ragazza fosse avvenuta da oltre ventiquattro ore. Inutile anche l’arrivo dei sanitari del 118 e del medico di famiglia Rolando Di Lucia che non hanno potuto che constatare il decesso, avvenuto per arresto cardiaco, causato dalla forte scossa elettrica che ha investito la vittima.

Con i sanitari, sul posto anche i carabinieri della locale stazione e quelli della Compagnia di Montella, che al termine del sopralluogo hanno classificato la morte come «incidente domestico», segnalando l’accaduto al Procuratore capo della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, Antonio Guerriero, che ha quindi disposto il trasferimento della salma alla tanatologia del «Criscuoli». Qui, in giornata, sarà eseguito l’esame autoptico dall’anatomopatologo Gabriella Sementa.

In ogni caso le indagini degli uomini del capitano Enrico Galloro proseguono; rimangono ancora troppe le domande senza risposta. Gli inquirenti vogliono stabilire come asia finito nell’acqua l’elettrodometico-killer; capire cioà se era appoggiato sul bordo vasca o se sia stata proprio la vittima, inavvertitamente, a farlo scivolare giù e soprattutto se c’erano, e perché non sono scattati, i dispositivi salvavita sull’impianto elettrico. Increduli per l’accaduto i familiari della giovane; il papà Aniello, operaio della comunità montana Terminio-Cervialto, la mamma che gestisce un negozio di fiori e i due fratelli,

Il Mattino: Muore fulminata, la tragedia di GRAZIA – 28.01.2011

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28.01.2011, Ottopagine

Choc a Bagnoli per la morte della 30enne, il sindaco: «Una persona intraprendente mancherà a tutti noi» Il cordoglio del primo cittadino Aniello Chieffo

Una intera comunità resterà orfana del suo contagioso sorriso. Due, infatti, sono i tratti caratteriali di Grazia che risuonano in tutti i ricordi: era una simpaticona, una compagnona ed una lavoratrice instancabile. Grazia era una giovane donna autonoma, indipendente, aveva iniziato a lavorare da ragazzina, da qualche anno aveva scelto di vivere sola, abitava nella casa della nonna. Aveva amici dappertutto, era conosciutissima in quasi tutti i paesi dell’Alta Valle del Calore e dell’Alta Irpinia.

Insieme al cugino ed al fratello Rocco gestiva attualmente il bar “L’oasi” a Lioni lungo l’Ofantina”e l’annesso distributore di carburante. Erano in procinto di aprire, sempre in quel luogo, una tavola calda. La ristorazione del resto era una passione di Grazia, per diversi anni aveva gestito a Laceno con successo il ristorante “La casa di Tornola”, oltre ad essere un’ottima cuoca era anche molto generosa, prodiga di consigli, pronta a rivelare le prelibate ricette a chi gliele richiedeva dopo averle apprezzate.

Grazia lascia la mamma Olga Chieffo, il papà Aniello Cione, operaio della comunità montana “Terminio Cervialto”, il fratello Rocco che si divide tra il suo negozio di fiori a Bagnoli e la gestione del distributore di carburante a Lioni ed il fratello Alessio carabiniere in servizio a Cosenza. Il sindaco di Bagnoli Aniello Chieffo la ricorda con grande affetto e stima “ Era una persona cordiale, simpatica, pronta alla battuta, intraprendente, grande lavoratrice e con una gran voglia di vivere. Questo è un giorno tristissimo per la nostra comunità, Grazia mancherà a tutti noi”. La data dei funerali sarà stabilita solo dopo l’autopsia.

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28.01.2011,  Il Corriere

Corto circuito, trentenne muore folgorata nella vasca
La tragedia è avvenuta nel centro storico di Bagnoli, la vittima è Grazia Cione

Muore folgorata nella sua vasca da bagno a causa di una stufetta che, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe venuta a contatto con l’acqua. La tragedia è avvenuta in un’abitazione nel cuore di Bagnoli Irpino, il centro noto per il Laceno e la sagra della castagna. La vittima è Grazia Cione, trenta anni, che abitava da sola nella casa dove fino a pochi anni fa aveva accudito la nonna. In Vico Carpine, a pochi passi dalla Piazza di Bagnoli. Una fine tragica, per molti versi assurda. Ma quello che sembra un incidente da «film» horror è avvenuto nella realtà. Facendo anche una vittima così giovane. A fare la dolorosa e sconcertante scoperta, ieri mattina, la mamma della vittima. La signora Chieffo, che, non avendo ricevuto chiamate e notizie da Grazia dalla serata precedente ha deciso di recarsi presso l’abitazione della figlia per accertarsi del motivo della sua assenza. Proprio nell’abitazione la donna ha ritrovato Grazia riversa ed ormai priva di vita all’interno della vasca da bagno.

Inutile la richiesta di soccorso. La ragazza era già morta. L’incidente, molto probabilmente era avvenuto nella serata mercoledì. Anche se saranno gli esami a stabilire l’ora esatta del decesso. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia dei Carabinieri di Montella, che hanno effettuato i primi rilievi del caso. E’ apparso subito evidente, comunque, che il decesso fosse dovuto ad un tragico incidente domestico. Un corto circuito, si sospetta. Ma sulla dinamica esatta e sulla causa della morte e l’orario in cui essa è avvenuta, bisognerà attendere gli esiti dell’esame autoptico (molto probabilmente un semplice esame esterno ndr) disposto dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi.

La notizia della tragica scomparsa della trentenne ha sconvolto l’intera comunità. Grazia era una ragazza molto stimata e conosciuta in paese. Una grande lavoratrice. Oltre all’impiego presso una struttura ricettiva del Laceno, dava una mano alla madre e al fratello nel negozio di fiori che gestiscono in Via De Rogatis. Non solo, Grazia aveva anche ultimamente aiutato altri familiari nella conduzione di un distributore di carburante. A tutto ciò si abbinava anche una grande giovialità, un impegno in tutte le più importanti iniziative per promuovere il territorio. Tanti amici che ora piangeranno quella ragazza, sempre pronta a dispensare un sorriso e una battuta. Già oggi la salma della giovane deceduta in circostanze così drammatiche, potrà essere riconsegnata alla famiglia. Il padre, operaio forestale alla Terminio Cervialto, un fratello carabiniere, un altro impegnato nel negozio di fiori dove Grazia dava spesso una mano. Una famiglia legatissima, quella che ora piange un a morte assurda, quella della trentenne.

Il sindaco Chieffo: davvero una tragedia incredibile

«Una tragedia incredibile». Il primo cittadino di Bagnoli, Aniello Chieffo, non vuole usare le solite «parole di circostanza», quelle che si ripetono in queste occasioni in cui la comunità viene scossa da circostanze così sconcertanti. La fine assurda di Grazia ha scosso anche lui, il primo cittadino la conosceva bene, come tutti in un piccolo centro come quello di Bagnoli Irpino. Proprio lui sta valutando ora il da farsi. Cioè la possibilità che si proclami il lutto cittadino. «Valuteremo, certo, questa è una tragedia che ha colpito l’intera comunità.Grazia era una ragazza solare, attiva, con tanta voglia di lavorare. Aveva tanta voglia di lavorare, era una ragazza sempre disponibile a discutere, con una grande voglia di autonomia. Discutevamo spesso, ed aveva sempre la battuta pronta. La risposta, sapeva trasmettere anche gioia. Una fine incredibile. Non ci sono parole». Nell’abitazione della famiglia Cione- Chieffo, per tutta la giornata di ieri c’è stato un via vai di parenti ed amici. Quelli che conoscevano bene Grazia, che hanno lavorato con lei. Ma anche i tanti a cui la ragazza con la sua semplicità e quel sorriso sempre impresso,infondeva gioia e serenità. Un grave lutto per la comunità altirpina.

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28.01.2010 – Facebook …

Su Facebook, intanto, non si contano i messaggi degli amici e di chi la voleva bene. Dal momento della tragica notizia, la bacheca di Grazia è stata letteralmente invasi di messaggi.

“Eri un raggio di luce,una carica di energia il sorriso sempre stampato in faccia,ci mancherai molto con la tua allegria,il tuo affetto e la tua voglia di vivere. tvtb ci mancherai”, scrive Francesca.

Mentre Carmine la ricorda così: “Una ragazza formidabile e molto invidiabile a Bagnoli resterai per sempre una donna magica,ricca di sorriso anche se nn ti riuscieremo a vedere ma sara così”.
Valentina, invece manda “un bacio a 1 altro angelo k è volato via… le persone speciali nn si dimenticano mai…”.

I messaggi non si contano, il dolore nelle parole dei suoi amici è straziante. C’è incredulità per quanto è accaduto.

E c’è anche chi, come Angela, a Grazia l’ha vista crescere ed ha lasciato questo messaggio: “Ricordo ancora i tuoi primi passi le tue prime parole eri una cosa che riusciva ad insinuarsi nel profondo del mio essere mi mancherai tantissimo vivrò dei tuoi ricordi dal primo giorno che sei nata al momento in cui ti rincontrerò”.

“Un tuo bacio lasciava il suo segno sulla mia guiancia per ore, il tuo ricordo lasciera il suo segno nella mia mente per sempre!”, Monika.

Maria, invece, “custodirò preziosamente i momenti passati insieme sul lavoro che tu riuscivi a rendere più leggero e piacevole.ora gli angeli potranno accogliere la tua allegria e la tua vivacità che tanto ti appartenevano… buon viaggio amica mia”.

“Il tuo sorriso vive dentro di me…… nn ci sn parole…. resterai una gran donna……!!!!!!! tvb”. Ilenia.

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27-01-2011, Ottopagine, Irpinianews, Il Corriere

Tragedia a Bagnoli, Grazia Cione muore folgorata nella vasca da bagno

Tragedia a Bagnoli Irpino. Grazia Cione, 30 anni, è stata trovata morta questa mattina.

La donna è stata ritrovata priva di vita all’interno della sua abitazione. Il corpo esanime era riverso all’interno della vasca da bagno. Si sta verificando se alla base ci sia stato un attacco cardiaco o, tragica fatalità, sia stata folgorata da uno scaldino mentre era all’interno della vasca da bagno.

La drammatica scoperta questa mattina. Grazia, sorriso solare, sempre gioviale, e molto amata in paese e non solo, non si è recata al lavoro. La 30enne, che per anni ha gestito una struttura ricettiva al Laceno, stava lavorando con il fratello, che a Lioni gestisce una pompa di benzina.

Quando questa mattina Grazia non s’è presentata sono scattate le ricerche. Il fratello ha tentato di contattarla telefonicamente, poi s’è recato a Bagnoli, dove Grazia abitava poco distante dalla piazza centrale in una casa di famiglia.

E’ stato vano bussare alla porta. Grazia, che vive da sola, non rispondeva. Quindi la decisione di sfondare la porta d’ingresso. Una volta dentro la scoperta della tragedia. Il corpo esanime della giovane è stato trovato all’interno della vasca da bagno. Purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare.

Una tragedia che ha destato sconcerto in paese. La comunità è sotto choc per la perdita di una giovane come Grazia, amata da tutti per il suo essere brillante e speciale, sempre con il sorriso sulle labbra.

Sui giornali locali: “Tragedia a Bagnoli, Grazia Cione muore folgorata nella vasca da bagno” (27.01.2011)

                                                                                                       

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