25.11.2017, Il Quotidiano del Sud

«Laceno è un luogo inadeguato ad accogliere profughi».

Ha incontrato il Prefetto Maria Tirone il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro per chiedere chiarimenti sull’idea di un centro di accoglienza sull’Altopiano del Laceno. Il primo cittadino Nigro, nei giorni scorsi, da queste colonne, aveva già espresso il suo parere negativo a margine del primo incontro con la responsabile dell’Area Migranti della Prefettura Elvira Nuzzolo.

L’amministrazione guidata da Nigro ha illustrato le ragioni del no all’accordo del 20 ottobre scorso da parte dell’Hotel Cervialto e l’Associazione napoletana Alma Mater, ragioni che dichiarano Laceno zona turistica e non adibita all’accoglienza. Intanto la settimana prossima l’Asl ha preannunciato il sopralluogo nella struttura del Laceno.

A sostenere le ragioni del sindaco anche l’Associazione Pro Laceno che in una lettera aperta al Prefetto Tirone aveva dichiarato il suo dissenso affermando: “Anche noi riteniamo che il luogo non sia idoneo ad accogliere migranti, il Laceno è il polo turistico di eccellenza e noi lo difendiamo. Mai come in questo momento la comunità di guardare con tranquillità al futuro”.

Anche in vista dei prossimi appuntamenti relativi al futuro del Laceno, con uno sgombero delle seggiovie notificato alla ditta e con un Progetto Pilota che, come afferma Filippo Nigro, dovrebbe far rinascere questo tipo di turismo: “E’ strana – afferma Nigro – la posizione di questi albergatori. Sono gli stessi che mi ripetevano la necessità di intervenire per non fare chiudere il Laceno Ora che abbiamo risolto la questione seggiovie con il gestore che ricatta e tiene in ostaggio tutta la Regione Campania, essendo il Laceno l’unica stazione sciistica, non credo che il rimedio giusto per il turismo sia accogliere i migranti”.

Ritorna dunque sugli esiti dell’incontro: “Siamo andati all’incontro in Prefettura come amministrazione comunale di Bagnoli Irpino e con noi c’era anche il presidente dell’Associazione Pro Laceno Giovanni Agosto ad esporre le nostre argomentazioni sull’accoglienza a Laceno. Del resto il Laceno non è il luogo più adeguato per accogliere i richiedenti asilo anche per gli aspetti climatici e di servizi che vengono a mancare come il medico e i mezzi di trasporto. E poi un cento a 1100 metri renderebbe difficile per loro ogni spostamento. Abbiamo messo per iscritto le nostre ragioni, che si contrappongono ai progetti legati al turismo e abbiamo buona probabilità di evitare questa accoglienza. Il Prefetto è sensibile alle nostre proposte , ecco perché siamo convinti di poter vincere questa battaglia”.