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Intervista al meteorologo di PT39 Michele Gatta

16.11.2017, L’approfondimento

Michele-Gatta-meteorologo-PT39In vista della imminente stagione invernale abbiamo incontrato Michele Gatta, meteorologo di riferimento di PT39, che costantemente ci aggiorna sul clima della nostra penisola e in particolare sulle novità meteo riguardanti la Campania e l’Irpinia.

Sig. Gatta, come possiamo inquadrare la situazione meteorologica attuale? 

Ormai siamo nel pieno della stagione autunnale, che astronomicamente si concluderà il 21 dicembre. Quest’anno possiamo dire che la sua caratterizzazione è stata palesemente altalenante. Nel mese di settembre abbiamo avuto diversi momenti piovosi, soprattutto nella prima parte. Un mese di ottobre stabile, caldo e senza precipitazioni. Il mese di novembre ci ha regalato le sospirate piogge. Un pò di freddo e anche neve sugli appennini, soprattutto centro-settentrionali.

Ecco, il freddo e la neve. Abbiamo visto negli ultimi giorni situazioni di disagio in alcune regioni italiane. Un’anomalia o no?  

Effettivamente abbiamo avuto episodi nevosi improvvisi e consistenti, soprattutto in Toscana, Emilia Romagna e parte delle Marche, anche a zone molto basse. Bologna, e non solo, è stata ricoperta da una coltre nevosa importante. Non lo definirei un anomalo episodio invernale. E’ successo già in passato. Avere tanta neve il 13 novembre è un elemento degno di essere segnalato.

Lei nell’ultimo editoriale ci parlava di prima neve appenninica. Un titolo che sembrava annunciare un periodo in cui avremmo avuto le prime vere imbiancate della stagione. E’ andata proprio così?  

No! Assolutamente. E questo soprattutto per l’appennino meridionale, compreso quello campano.

Quindi una previsione, come dire, non “fortunata”…  

In meteorologia, il termine fortuna non va preso mai in considerazione. Parlerei invece di variazioni che subentrano a volte anche a pochi giorni (se non ore) di distanza dalla previsione stessa.

Quindi lei ci dice che qualcosa non è andata come era prevedibile? 

A livello territoriale è successo effettivamente come dice lei. In sostanza le mappe facevano vedere una evoluzione più orientale dell’azione artica in entrata sulla nostra penisola. Questo avrebbe comportato un abbassamento della temperatura di alcuni gradi nelle zone dove era prevista la precipitazione. Fra l’altro, l’evoluzione del minimo depressionario, e la sua collocazione,improvvisamente cambiata, ha richiamato da sud-ovest correnti umide che hanno rialzato lo  termico” e nello stesso tempo spostato più verso nord le precipitazioni nevose.

Questo fatto è comune o invece si è trattato di un episodio isolato? 

Succede, e anche diverse volte. In questo caso il freddo si è localizzato in aree comunque limitate dove è caduta la neve anche a quote bassissime, mentre sui rilievi, anche di alta collina non molto distanti, non si è avuto la precipitazione nevosa. Fra i tanti lettori che ci scrivono, si evidenziano alcune considerazioni che affermano che le nostre previsioni sono spesse volte un pò “abbottonate”. La nostra scelta editoriale è sempre stata quella di avere un profilo previsionale cauto. Ma se ciò fosse vero, l’episodio che abbiamo avuto in questi giorni dimostra che la prudenza in meteorologia non è mai troppa.

Ma adesso cosa dobbiamo aspettarci nel breve termine? 

Il tempo tenderà a migliorare gradualmente. Avremo un aumento della pressione sull’Italia. Fra domenica 19 e lunedì 20 novembre, attendiamo un veloce impulso freddo che scivolerà verso i Balcani e sfiorerà le regioni adriatiche e meridionali. Avremo una evidente diminuzione delle temperature. Qualche isolato fenomeno risulterà modesto e comunque relegato ai rilievi più esposti alle correnti nord-orientali. 

La rubrica meteo è molto seguita anche sulle pagine facebook dell’associazione. Tanti si chiedono che stagione invernale dobbiamo aspettarci. Cosa ci può dire? 

Su questa domanda possiamo fare solo qualche considerazione di massima. I nostri studi, che completeremo nei prossimi giorni, ci indicheranno quali manovre atmosferiche dovrebbero affermarsi almeno nella prima parte. Non sono certo proiezioni che hanno un’alta affidabilità, ma una discreta valenza previsionale va messa in conto.

Quindi? 

Dedicheremo un editoriale completamente rivolto a spiegare l’evoluzione del tempo per il mese di dicembre e per la prima parte del mese di gennaio. Contiamo di proporre ai nostri lettori un quadro previsionale che cureremo con estrema cautela e professionalità. Nello stesso tempo dobbiamo evidenziare che lo stesso è pur sempre una tendenza meteo su distanze lunghe e quindi soggetto a variazioni che saranno, come sempre, segnalate nei nostri appuntamenti settimanali.

Sig. Gatta, i nostri lettori quando potranno leggere l’atteso editoriale? 

Riteniamo importante acquisire diversi parametri meteorologici che saranno valutati nei prossimi giorni e quindi crediamo di pubblicare le nostre previsioni sicuramente nell’ultima settimana del mese di novembre. 

Nel ringraziarla, le auguriamo un buon lavoro.

                                                                                                       

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