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Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

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Bagnoli Irpino, la Campania e relativi parametri climatici

09.10.2017, L’intervento di Michele Gatta (Analista evoluzioni meteo-climatiche dell’Associazione PT39)

La conferenza meteo-climatica: “Uno sguardo al cielo con un occhio al futuro” del 24 Settembre 2017 organizzata dall’Associazione Palazzo Tenta 39.

Michele-Gatta-24.09.2017I miei più sentiti ringraziamenti vanno all’associazione Palazzo Tenta 39 che ha permesso la realizzazione della conferenza e ai tanti amci, inimmaginabile alla vigilia, che hanno presenziato l’appuntamento. Un abbraccio particolare va al folto gruppo di supporter venuti appositamente dall’Abruzzo e dalle Marche. Grazie di cuore a tutti.

Una menzione a parte meritano poi i due relatori ospiti: Giovanni Borgia, originario di Melfi, esperto in sismoligia che concentrerà  il suo intervento su una tesi assai suggestiva, la possibile correlazione tra l’attività solare e i grandi terremoti. E Giorgio Di Francesco, in arte “Tifone”, di Pescara. Un esperto “longer” di meteorologica e climatologia. La sua presenza è stata determinante per mettere in piedi la conferenza. La platea, che fra qualche minuto lo ascolterà, si renderà conto della grande preparazione dell’amico Giorgio e della sua capacità di rendere semplice e chiara una materia assai complessa.

Bagnoli-Irpino-Conferenza-Meteo-climatica-Relatore-Michele-Gatta-settembre2017-5Un ringraziamento, infine, lo rivolgo a tutte le autorità intervenute e all’Amministrazione Comunale di Bagnoli che ha messo a disposizione la Sala Consiliare.

Finalmente, dopo tanti anni di continuo lavoro portato avanti con passione, sono riuscito a far realizzare a Bagnoli Irpino un meeting sulla meteorologia. Un mio personale traguardo che non trova riscontro, da quando mi risulta, in tutta la provincia. Un fiore all’occhiello che resterà negli annali statistici della nostra comunità. E lo sarà di tutti!

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LA RELAZIONE

Il clima della Campania è di tipo mediterraneo soprattutto nelle zone costiere e nella parte più occidentale della regione. Qui le correnti sono mediamente occidentali. Nell’entroterra assume carattere continentale a causa delle correnti fresche provenienti dalle zone europee dell’est.
 
La nostra regione è fra le più piovose d’Italia. Questo è dovuto soprattutto al fatto che il territorio viene raggiunto facilmente dalle correnti sud-occidentali.
 
Questo favorisce precipitazioni persistenti nelle zone occidentali della regione (in misura minore, nel casertano). L’impatto delle stesse correnti, cariche di umidità, e la presenza della catena appenninica, che ne rallentano lo spostamento, possono favorire anche pericolosi nubifragi. Dalla tabella statistica ufficiale riferita al periodo 1981-2010 – alla quale si rifanno tutti i dati in  nostro possesso – si evince che la piovosità nelle suddette zone varia fra i 900 e i 1200 mm. annui. Nelle zone appenniniche dell’Irpinia e del Salernitano, le precipitazioni sono ancora maggiori. Infatti riscontriamo una media fra i 1500 e i 2000 mm. annui. Le zone meno piovose le ritroviamo nell’estremo est della regione, al confine con la Basilicata e la Puglia. Qui infatti non si superano i 700 mm. annui. Stessa situazione la ritroviamo nella provincia di Caserta.
 
LE PIOGGE IN CAMPANIA
 conferenza-meteo-slide-precipitazioni-campania-Michele-Gatta-0
Le temperature sono temperate nelle zone più ad occidente della regione. Qui anche nella stagione invernale non abbiamo riscontri di freddo particolare. Diversa è la situazione nelle zone dell’entroterra. Sebbene nella stagione estiva  non mancano giornate di caldo, anche consistenti, in genere nelle suddette zone la presenza degli appennini mitiga un pò il caldo. In inverno, e in particolare nel mese di gennaio, il freddo risulta abbastanza consistente.
 
Bagnoli Irpino, chiuso fra le cinta di monti relativamente alti, risulta un paese dove non accadono episodi di particolare maltempo. Proprio la catena appenninica attutisce i flussi più umidi e perturbati.
 
Solo a nord-ovest(fra Cassano e Nusco) una evidente zona “aperta” favorisce in inverno nevicate, che in presenza di scorrimenti di aria umida in quota, risultano anche copiose. Da sud, dove troviamo un piccolo canale, fra il Monte Acellica e il Rajamagra, le correnti cariche di umidità riescono a invadere la pianura di Montella e relativamente Bagnoli Irpino. La presenza di monti non particolarmente alti non favorisce la persistenza dei fenomeni.
 
Il mese più piovoso è quello di novembre, con 89 mm. di pioggia. Il più secco è Luglio, con 25 mm. In un anno, statisticamente, a Bagnoli Irpino cadono 662 mm. di pioggia.
 
LE PRECIPITAZIONI A BAGNOLI
conferenza-meteo-slide-precipitazioni-a-bagnoli-irpino-Michele-Gatta-1A livello di temperature, il mese di agosto risulta il più caldo con 21,3°. Gennaio il più freddo con 3,9° di media. Complessivamente 12,5° risulta la temperatura media nell’anno solare.
 
LE TEMPERATURE
conferenza-meteo-tabella-temperature-a-bagnoli-irpino-Michele-Gatta-1A  conclusione dell’intervento intendo spiegare l’effetto “stau” che per Bagnoli Irpino si manifesta relativamente rispetto a zone in cui si è in presenza di monti particolarmente alti. In sostanza il fenomeno consiste nel fatto che correnti poco instabili, andando ad impattare con le montagne, sollevandosi, acquistano vapore acqueo indispensabile per favorire le precipitazioni, che in presenza dello 0° al suolo, assumono carattere nevoso.
 
Dalla parte opposta della montagna, o del sistema montuoso, le correnti discendenti, perdendo umidità, si presentano alquanto secche. Conseguenzialmente le precipitazioni risultano molto indebolite se non del tutto assenti.
EFFETTO STAU
conferenza-meteo-effettuo-stau-Michele-Gatta-2Altro particolare è che, sempre nel versante opposto, le temperature aumentano di  per ogni cento metri dalla cima della montagna verso il basso. Bisogna ricordare che in condizioni di normalità, le temperature aumentano o diminuiscono di  ogni 165 metri!
 
Considerando che i monti che circondano da vicino Bagnoli Irpino, a differenza delle Alpi o dell’appennino abruzzese, sono alti fra i 1400 e i 1750 metri (il monte Cervialto, alto 1809 metri, ha una relativa marginalità di condizionamento) il fenomeno dello “stau” risulta essere relativamente importante. Quindi non si annoverano particolari episodi estremi di maltempo. 
 
Un caso che fa didattica: il Burian, il gelido vento che arriva dalle steppe siberiane. Quando si verifica il fenomeno, nel nostro paese dell’alta Irpinia, non  si realizzano le consistenti e clamorose nevicate che invece abbiamo nelle zone, anche pianeggianti del medio adriatico. Questo anche perché ad est del nostro paese è presente una vasta zona montuosa che ne attutisce i fenomeni.
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LE FOTO DELLA CONFERENZA
(di Antonio Raffaele Gatta – Studio Fotografico Supercolor)

                                                                                                       

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