Raccontamelo piano
30.08.2017, La poesia di don Remigio M. Iandoli (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2017, Anno XI, n.4)
Nel ventennale della sua scomparsa.
(tratto da: “Aghi di pino” raccolta di poesie di Don Remigio Maria Jandoli)
Raccontamelo piano
***
Mamma, di giorno in giorno
vado dimenticando quell’età
quando fra le tue braccia
vivevo di felicità.
*
E in fretta va sfumando
quel sogno, ormai lontano…
*
Me lo racconti piano?
*
C’è scritta una canzone
negli occhi tuoi di velluto blu;
ricantamela ancora,
ch’ io non la scordi più.
*
Mi sentirò cullare
su un dondolo lontano…
*
Me lo racconti piano?
*
Stanotte avrai sognato
d’avermi, bimbo, stretto a te,
e gli occhi hanno brillato
di due lacrime, perché
*
stringevi fra le braccia
un bimbo ch’è lontano…
*
Risognatelo piano.
*
Cullavi fra le braccia
tuo figlio ch’è lontano:
*
risognatelo piano,
come egli sogna te…!
Struggente e decandente poesia di un poeta lasciato in sordina, don Remigio. Lo stile combacia con Giovanni Pascoli; il ripetersi dei versetti tipicamente pascoliano con fonosimbolismi, stretti legami eredo-familiari, a volte morbosi. Questa poesia merita davvero un posto sia pur virtuale tra “I Canti di Castelvecchio”, costruita come un nido che protegge dal mondo.