Se ho capito bene c’è la possibilità di ridurre il RILASCIO per il Deflusso MINIMO VITALE di 20 litri al sec già captati; o, potenzialmente, di captare ancora 20 litri al secondo. Comunque sia, spett. il CIRIACO, fateVi portatori di queste richieste categoriche:
1)- Non si permettano, in alcun modo, di captare altre sorgenti carsiche sospese nel Bacino Imbrifero Alto del CALORE, oltre i 500m di quota slm.
2)- Rilascino, subito, nel reticolo della Scorzella le acque captate del gruppo SCORZELLA, TRONCONE e TRONCONCIELLO.
Al ponte del FASCIO arriva appena un litro al sec di acqua che non assicura il deflusso oltre la base della CASCATA, pur avendo avuto dall’Ente IRRIGAZIONE il rilascio di tutta la Derivazione di Presa, o quasi, e pertanto non si ha comunque deflusso fino alla JONTA del Varo della SPINA, da dove arrivano ancora una decina di litri al sec dal ramo dell’ACCELLICA-ValloneCUPO e assicurano DEFLUSSO soltanto fino alla CASCATA della MADONNELLA in preoccupante AGONIA.
Un lieve incremento si è registrato (ma comunque si tratta di 4-500 millilitri al sec, poco più di un rubinetto di abitazioni) con il notevole Calo Termico dell’altro ieri.
Ci faccia sapere, pubblicandole sui social, le portate delle SORGENTI captate Alto CALORE ( Accellica-Scorzella-Candraloni) rilevate negli ultimi mesi di crisi idrica/siccità .
Il PREFETTO
(( per A.Valle del CALORE Irpino, dopo episodi di SECCA, CRISI sorgentizie, 2 Depuratori , fungenti da CAPUT FLUMINIS del NEO fiumeCALORE da MONTELLA BARUSO e BAGNOLI IENNARULO che portano solo LIQUAMI di FOGNA non depurati o poco depurati, con inquinamento evidente di CONTESTI CON ANIMALI da LATTE e non solo, di falde acquifere di subalvea e di contesti di pianura alluvionale con falde poco profonde e con grosse manifestazioni di “PUZZA” insopportabile (anche al ponte della LAVANDAIA) sul tratto Baruso-SanFRANCESCO-CARPENETA-CASSANO, con tratti IperEUTROFIZZATI con verde VISCIDOSO impresentabile e stomachevole …))
si ostina a non dichiarare lo STATO di CALAMITA’ Naturale IDRICA, Idrogeologica e di IGIENE e PROFILASSI connessa a quanto detto e alla MORTE/SECCA del FIUME che ha visto compromesso l’ INTERO ECOSISTEMA con MORIA di TROTE FARIO, di GAMBERETTI e di tutta la Fauna Ittica minore e di complemento…!
L’unico atto dignitoso osservato fin ora, anche se con grande ritardo, è stato quello dell’ormai Locale ENTE IRRIGAZIONE. Altro di significativo non si è visto a partire dal mio appello al PREFETTO di Fine GIUGNO che, presumibilmente , fu considerato espresso dalla solita CASSANDRA e/o dal solito esaltato di turno in cerca di notorietà.
Non ne abbiamo bisogno, siamo abituati a essere e non ad apparire.
AngeloCAPONE
Allego ulteriori foto della situazione di stamane sul fiume CALORE: alla CASCATA della Madonnella vista dall’alto e alla CASCATA-PONTE del FASCIO o delle TRE ACCETTE come dicono i montellesi.
La prospettiva, viste le variabili del sistema, è inquietante!!! L’ ALTO CALORE, con le nuove possibilità di 870 litri disponibili, può contribuire a MITIGARE quanto è attribuibile alla siccità e alle riduzioni di portate delle sorgenti libere, ancor , per fortuna, non captate e non in grado di assicurare il DEFLUSSO MINIMO VITALE LEGALE. Urge un rilascio mirato di quelle captate della SCORZELLA,TRONCONE e TRONCONCIELLO. NON sarebbe male se ai pastori e alla PIANA delle ACQUE NERE, con una tubazione volante per evitare che s’infiltri prima, si derivasse parte di quell’acqua, così in quota, al fiumiciattolo delle ACQUE NERE passante per la base Nord della TUFARA (Rajo omonimo) e alimentanti i famosi “BUTTI” : Grosse e bellissime MARMITTE dei GIGANTI connesse a CASCATE naturali di notevole fascino e di valenza ambientale/naturalistica non comune.
In quelle MARMITTE la vita è scandita dai guizzi delle TROTE FARIO.
Credo che l’ ALTO CALORE lo debba a Montella e al suo TERRITORIO/Ambiente e Natura; sarebbe un atto di dignità molto apprezzato se non dovesse, alla fine, risultare frutto di costrizioni, legali anche tardive!?
Risaluti.
Angelo CAPONE