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“Palazzo Tenta 39” un successo associativo decennale

15.04.2017, L’Intervista al Presidente Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Aprile 2017, Anno XI, n.2)

Giulio-TammaroMolti vorrebbero avere un’intervista su questo giornalino. Molti hanno una storia da raccontarci. Lui ne ha di storie, ma come tutte le persone appartenenti a questa categoria ama passare sotto traccia. Dopo averlo assillato per mesi, la nostra costanza ci ha finalmente ripagato: siamo riusciti a strappargli un’intervista! Stiamo parlando di Giulio Tammaro, presidente di “Palazzo Tenta39”. Tammaro si avvia alla fine di questa seconda esperienza, ma non è la classica figura del presidente di associazione: non lo vedete quasi mai in abito formale o in processione tra le autorità. Eppure, questo ragazzo lavora in silenzio da anni per mandare avanti questa realtà. Spesso è costretto a sostenere l’intero peso dell’associazione per supplire alle carenze e alla discontinuità che tante realtà hanno già distrutto nella nostra Bagnoli. Ovviamente non potrà a piacere a tutti, infatti tutta la piazza discute le notizie del sito affermando che “se fossi il sindaco…” o “se fossi il presidente di Pt39…”. Tutti ne parlano, ma a fine giornata tocca a lui prendersi le responsabilità e farsi carico delle iniziative. Il più grande successo per un presidente è proprio mantenere unità un’associazione formata da membri con posizioni eterogenee ed aver evitato la formula circolo-chiuso. “Palazzo Tenta39” oggi è davvero l’associazione di tutti i bagnolesi in Italia e in giro per il mondo. Non possiamo negare come in questi anni, in più di un’occasione, l’associazione è stata sul punto di sparire sotto un fuoco incrociato e di non poter festeggiare il suo decimo compleanno nel prossimo autunno. Il grande successo del presidente è stato proprio quello di tenere in piedi i pezzi. Ebbene, non dilunghiamoci ulteriormente e ripercorriamo i momenti salienti di questi anni col diretto interessato.

 ***

Parliamo del rapporto con i soci. La sua elezione era stata contestata da parte dei soci storici, in parte eletti nel suo secondo direttivo e in parte usciti dall’associazione. Come giudica questa frattura? In totale il numero e il coinvolgimento dei soci nelle attività è in calo o in aumento?

Lo spartiacque sono state le elezioni dello scorso anno, dove c’è stato l’ingresso di qualche socio che si è fatto eleggere nel direttivo con l’unico obiettivo di controllare non si sa cosa visto che le attività del circolo sono tutte riportate sul sito e il bilancio ogni anno viene presentato prima all’assemblea dei soci e poi protocollato al Comune. Allo stesso tempo abbiamo assistito all’uscita di qualche elemento valido che disgustato per le tante critiche gratuite ed ingiuste che aveva subito, nonostante avesse dato tanto all’associazione, ha deciso di non rientrare nel direttivo.  L’auspicio è che queste persone ritornino sui propri passi e contribuiscano insieme a noi a far crescere l’associazione. 

Non è mio compito giudicare questa frattura però ti posso assicurare che personalmente ho fatto di tutto per evitarla ma non ci sono riuscito ed è questo il mio rammarico. Per il resto cerchiamo di coinvolgere sempre tutti i soci nelle attività del circolo e li teniamo aggiornati sulle iniziative che realizziamo. Fortunatamente il numero dei soci è rimasto costante negli anni e anzi colgo l’occasione per invitare a far parte della nostra associazione o a rinnovare l’impegno, perché riteniamo fondamentale promuovere la cultura e vogliamo che la gente ami la cultura e dobbiamo fare in modo che abbia motivo di amarla.

 L’associazione è spesso bollata come faziosa e la vostra rubrica “cartoline da Bagnoli” ha portato non pochi mal di pancia. Tuttavia, il sito e il giornalino restano il principale ritrovo della nostra comunità. Qual è il segreto di questo successo?

Usando una metafora potremmo paragonare il sito e il giornalino a delle “piazze virtuali” su Bagnoli dove ognuno esprime la propria opinione, senza distinzioni. Il sito, le pagine web e il giornalino sono degli spazi aperti a tutti anche a chi li utilizza solo come vetrina personale. La finalità è quella di fare informazione e dar voce a tutti. Sta racchiuso qui il segreto del successo di “Palazzotenta39”. Con la rubrica “Cartoline da Bagnoli”, invece, proviamo a segnalare in modo sarcastico quello che secondo noi non va o che andrebbe migliorato. E pazienza se a qualcuno viene “il mal di pancia” nel leggere la nostra rubrica.

Tra epistolari vari, la fiction seggiovie, diametri del legnatico e questione migranti il sito è stato spesso sede di aspre discussione. La stessa associazione si è trovata in rotta di collisione con il primo cittadino e sulla pagina “Facebook” i commenti spesso degenerano in insulti a rischio censura. Come si dirima in questa giungla?

Bella domanda. Il sito e le pagine social dell’associazione, come dicevo prima, hanno la finalità di informare e far confrontare la gente. I social in generale sono uno strumento straordinario per comunicare ed informarsi peccato che spesso vengono usati nel modo sbagliato. Un conto è esprimere la propria opinione, un altro è imporla e sentirsi autorizzati a offendere chi non la pensa come noi. L’associazione ha un duplice ruolo: quello informare il paese su temi di stretta attualità e quello di vigilare che la discussione non degeneri in insulti. Ciò non toglie che ognuno è libero di esprimere la propria opinione e questo principio vale anche per chi guida l’associazione.

Nel corso del suo primo mandato l’associazione culturale si è spesso interfacciata con l’assessorato alla cultura con iniziative comuni. L’arenarsi di progetti annunciati come il recupero dell’obelisco e la presentazione della biografia di Athos Zontini hanno segnato la fine di questa partnership col nuovo direttivo?

L’ associazione è sempre disponibile a collaborare con l’amministrazione a qualsiasi iniziativa di carattere culturale, devo ammettere però che siamo rimasti un po’ delusi nel non veder ripristinato l’obelisco. L’amministrazione aveva individuato Largo Serra come possibile “sede” per il monumento, non sappiamo perché poi quell’idea non si è concretizzata. Potevano almeno chiarirci i motivi per cui non se ne è fatto più niente. Per quanto riguarda la presentazione del libro di Zontini speriamo di realizzarla la prossima estate compatibilmente con gli impegni lavorativi del figlio di Athos, Leandro Zontini. La presentazione del libro, che ripercorre le fasi salienti della vita sportiva di Athos Zontini, sarà l’occasione per celebrare degnamente questo ragazzo partito da Bagnoli ed entrato nella storia del Napoli Calcio e dello sport ma che stava scomparendo dall’immaginario collettivo soprattutto fra le nuove generazioni che non avevano avuto modo di conoscerlo.

Il suo primo mandato aveva visto il tentativo di instaurare eventi periodici nella nostra comunità: quali l’evento nazionale “Invasioni digitali”, la “Mostra fotografica Bagnoli d’oro” e il “Bagnolese dell’anno”. Come mai nel secondo mandato si è deciso di non prorogare le iniziative?

Con gli amici di Paesaggi Irpini e Terre del lupo siamo rimasti in ottimi rapporti e speriamo compatibilmente con i nostri impegni di partecipare alle prossime invasioni e di realizzare un’altra tappa a Bagnoli. Per quanto riguarda la mostra fotografica “Bagnoli d’Oro” e il Bagnolese dell’anno sono due belle iniziative che cercheremo di riproporre quest’anno, in particolare la mostra fotografica che ha riscosso tanto successo in paese.

Col direttivo Tammaro II si è preferito continuare e implementare la collaborazione nella sagra della castagna ed uscire dal progetto “Invasioni irpine” come dalle reti collaborative provinciali instaurate precedentemente. Cosa vi ha spinto a ritornare in un’ottica paesana?

L’evento sagra non è proprio una manifestazione puramente paesana ma un evento che porta in paese circa 200 mila persone provenienti da tutto il centro-sud, un evento che nonostante riscuote sempre successo occorre migliorare e innovare per mantenere sempre la sua unicità. Il circolo si è occupato di curare la parte culturale dell’evento con la realizzazione, insieme agli artisti e artigiani di “A casa di”, della mostra di arte e artigianato, del concorso “La vacca di fuoco” presso il convento di San Domenico e delle visite guidate al centro storico.   Detto ciò non credo che l’associazione sia ritornata a preferire iniziative puramente paesane, basti pensare al concorso “La Vacca di fuoco” dove  nell’ultima edizione dei trenta partecipanti al Concorso la maggior parte erano artisti provenienti da diverse località del Centro e del Sud Italia, semplicemente chi si è occupato dei progetti di “Invasioni  Digitali” e “Invasioni Irpine” oggi a causa di impegni di studio non riesce più a seguire le iniziative e, qui sta la nostra colpa, non siamo riusciti a sostituirlo degnamente preferendo per ora non partecipare più alle “Invasioni”.

In conclusione, qual è stato il bilancio di questa seconda esperienza? E su cosa dovrà lavorare in futuro il prossimo direttivo?

In questa seconda esperienza alla guida di Palazzo Tenta 39 ho cercato di “aprire” ulteriormente l’associazione al paese raccogliendo le proposte di alcune personalità provenienti dalla società civile. Da qui nasce ad esempio la giornata informativa sugli “Sprar”, evento proposto dal Preside Arciuolo e che sia il direttivo che l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità, mettendo a disposizione del preside tutti gli strumenti dell’associazione. in quest’ottica nasce la collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Michele Lenzi”, nella “Giornata della solidarietà” dedicata agli ospiti di Don Pietro Sigurani. Sempre in quest’ottica, da un’idea della professoressa Gabriella Aulisa, il prossimo mese di giugno presenteremo il film e il libro di Paolo Pilati detto “Tarzanetto”, l’ultimo dei “Ragazzi di Vita” che ha trascorso molti anni con Pier Paolo Pasolini.

Su cosa dovrà lavorare il prossimo direttivo? Dovrà continuare a tenere ben presente che il circolo è innanzitutto uno spazio dove proporre e realizzare iniziative di carattere culturale, un luogo dove confrontarsi su temi di carattere sociale e una piattaforma informativa per Bagnoli.  Il mio auspicio e che altri ragazzi decidano di prendere le redini di questa associazione. Palazzotenta39 ha un enorme potenzialità e può diventare un punto di riferimento non soltanto in paese.

Federico Lenzi

                                                                                                       

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