Webeti
11.04.2017, La rubrica di Giovanni Nigro (da “Fuori dalla Rete” – Aprile 2017, Anno XI, n.2)
C’è chi dice…
… che il web, i social network hanno azzerato le distanze ed hanno permesso di recuperare contatti perduti anni fa, magari finiti per la lontananza o per lavoro. Giusto. Anzi più che giusto pensarla così, questo era il senso iniziale. Non è un segreto però che oggi la maggior parte delle informazioni ci scorrono davanti a una velocità supersonica mettendo in crisi il nostro sistema mnemonico e la nostra autostima se non abbiamo visto un video o se non abbiamo detto la nostra su un determinato argomento.
Questo ha generato un alieno, un qualcosa che sta da parte per mesi ed anni, ma poi si manifesta in noi se vede la massa commentare o condividere su un determinato argomento di cui forse è la prima volta che ne parla o addirittura è ignorante in materia. Questo personaggio, perché è un personaggio creato da noi, è il WEBETE: una persona ignara della potenza e dell’utilità di internet, che scrive e commenta usando tutta la propria ignoranza ed aggressività. Questo è il webete, termine coniato dal direttore del Tg di La7 Ernico Mentana.
C’è il webete singolo e commentatore di qualsiasi evento che vive di Like, ma come specie 2.0 ha anche l’opportunità di lavorare in gruppo mettendo in scena una vera e propria Armata Brancaleone che ha un seguito ed una miriade di Like e consensi che a lungo andare cresceranno se gli argomenti lo permetteranno, ma potrà sempre buttarsi in politica per accrescere il proprio Ego.
Comunque sia questi mostri del sapere o questi geni della critica con parole scritte in un italiano parlato poco intelligente, con errori e punti messi a cazzo, è presente nei diversi strati della società ed è certo colpa nostra se esiste un Razzi con dovuti derivati. È certo colpa nostra se ci immedesimiamo troppo negli altri e negli altri non abbiamo più fiducia se la pensano diversamente da noi. L’aggressività ed il sospetto per qualunque azione altrui ce l’hanno imposta proprio i social ed il fatto che ci passano davanti solo notizie evidentemente brutte che ci fanno subito distrarre da quello che stavamo facendo anche perché essendo sempre connessi con lo smartphone, ci portiamo il nostro lavoro da Webete dappertutto. Dal dentista, a fare la spesa, in cucina, in ogni luogo. Quindi è logico commentare e condividere un articolo o meglio non è logico, se si tratta di una Fake news (notizia falsa) come quella dell’Ufo sopra le montagne del Laceno. Non è logico perché la notizia l’ha scritta un sito che si chiama Il Fatto QuotiDAINO. Non è logico condividere un articolo in cui la prima foto fa vedere che un immigrato sta disteso al sole. Il Webete in questione condividerà sicuramente questo articolo e posterà una frase tipo: ”Ecco come si fregano i nostri soldi”, “Perché non se ne tornano a casa loro”, “Ci rubano il lavoro”. Non avrà nemmeno aperto l’articolo che alla fine parlerà di tutt’altro; parlerà di Mafia Capitale oppure di un centro accoglienza, ma lui si ferma alla foto e condivide creando odio, che si alimenta in gruppo, che crea fazioni. Distogliendoci dai problemi reali perché noi abbiamo problemi, lo sapete?
È capitato dunque di assistere ad una folta schiera di Webeti tuonare contro l’arrivo di 2,5 migranti per migliaio di abitanti. Commenti distanti dalla proposta e privi di senso, impregnati di nessun senso civico. Si può non essere d’accordo, ma per il webete la sua è l’opinione giusta e anche senza capire la proposta del Professore Arciuolo, senza leggere l’articolo si è iniziati a lavorare; da webeti esperti a quanto pare. Alla manifestazione di presentazione della proposta la piazza si era trasferita, una sala gremita di persone, perché era un argomento interessante da poter raccontare, ma poi faranno il consiglio comunale e di queste persone bene o male nemmeno l’ombra. Come ho scritto un po’ di tempo fa il problema è “la farfallina di Belen” e non il sistema politico attuale. Non si ribella nessuno se è ancora presente l’eternit a Colle Molella, su a Laceno; nessuno si ribella se rimane fermo il finanziamento del Progetto Pilota nell’Area Vasta. Nessuno si ribella. Rimane tutto sospeso e rimane tutto in piazza e giorno dopo giorno entra nel dimenticatoio. Sembra di essere circondati a volte di disinformazione a priori che è stata creata un po’ dal luogo in cui siamo dove fare politica, lavorare, impegnarsi socialmente è visto come qualcosa che deve per forza avere un doppio fine e un doppio valore ed anche dalla governance irpina che ci ha inculcato nella mente che vanno avanti gli ignoranti senza titoli e magari anche Webeti.
Scrissi su Facebook nei giorni della rivolta alla proposta del Professore Luciano Arciuolo “Noi con Salvini Sez. di Bagnoli Irpino”, sarebbe una soluzione ed almeno ci sarebbe un dibattito costruttivo o no che sia, almeno ci saranno delle divisioni sensate e non un manipolo di eroi che vogliono salvare la propria credibilità sui social network da webeti ovviamente. Quindi per cosa vogliamo combattere, come vogliamo andare avanti e di cosa vogliamo parlare se ci comportiamo sempre da webeti senza porre qualche soluzione ai problemi?