06.04.2017, Il Quotidiano del Sud

“Manutenzione da un milione? Inutile con nuovi impianti”.

Il comune pende atto, con favore, della disponibilità della Giannoni a lasciare le aree, ma non si scompone sul rebus della manutenzione impianti da circa 1 milione di euro. Così il Sindaco Filippo Nigro dopo la lettera con cui il gestore delle seggiovie del Laceno ha detto sì alla riconsegna, paventando però la grana sui lavori necessari a mantenere in vita la stazione. “Se non si fanno entro maggio, si chiude baracca” è il messaggio del gestore. Che, ridando indietro i termini concessi dal comune, ovviamente, non ha intenzione di fare più nulla in merito.

Il primo cittadino, sul possibile stop a questa data, dice che verranno svolte verifiche per capire se sia effettivamente perentorio.

Ma ora che succede? “Parlano di manutenzione? Un po’ ridicolo, visto che il nostro obiettivo finale è quello di sostituire i vecchi impianti con altri più moderni, efficienti e funzionali”.

Compiere questi lavori, insomma, sarebbe fatica inutile, a fronte di seggiovie nuove di zecca da “piantare” sull’altopiano a stretto giro. Certo, un rebus rimane comunque. Quello sui finanziamenti. L’amministrazione si fa forte dell’intesa da 200 milioni di euro firmata a Nusco sul Progetto Pilota alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca. Ma ancora non è chiaro in che modo e quando, fattivamente, queste somme arriveranno. Ma anche quanto della torta, toccherà alle seggiovie. E quanto su altri progetti per dare nuova vita all’unica località in cui insiste una stazione sciistica in Campania.

Il problema sulle aree però resta dirimente. Perché pur non arrivando in tempi brevi a una definizione precisa sulle modalità e tempi dell’erogazione dei fondi (e sull’ufficialità del progetto seggiovie nella strategia aree interne Alta Irpinia), senza di esse il comune non si farebbe trovare pronto al momento decisivo, ammonisce il Sindaco.

Ripetiamo il Karma, esemplificativo: “Senza le aree non si canta messa”. Incalziamo Nigro su un altro aspetto: Giannoni, nella lettere di qualche giorno fa, auspicava che sarebbe stato tenuto in debito conto l’accordo transattivo siglato a ottobre 2014. Il Sindaco, però ribadisce: “Se forse servito allora, avremmo già avuto i 15 milioni con l’accelerazione della spesa”. Ma, come sappiamo, la Regione bocciò, di fatto quell’intesa perché avrebbe “avvantaggiato” la Giannoni dopo la realizzazione dell’opera.

Intanto, in questi giorni il comune metterà mano all’iter amministrativo per la riconsegna, per l’ufficialità del ritorno delle aree in mano all’ente, quindi, bisognerà ancora attendere.