17.11.20016, Rubrica InfoIrpinia di Francesco Celli (da “Fuori dalla Rete” – Ottobre 2016, Anno X, n.4)

Siamo in un’epoca di dimenticanza: ci si scorda dei valori fondanti dell’esistenza umana, si corre da una parte all’altra senza un obiettivo preciso, ci si affanna a rincorrere un lavoro a metà, uno stipendio a metà, col risultato di una prospettiva precaria.

All’improvviso però ci rendiamo conto, in un momento particolare di bene con gli amici, nel pieno di una montagna o davanti ad un paesaggio spettacolare, che la Vita è esattamente altro da tutto ciò. Lo stress non dovrebbe far parte dell’esistenza, ma al massimo degli inferi, per chi ci crede.

Poi però il giorno dopo da queste sensazioni grandiose ma brevi, tendiamo a dimenticare quella scoperta di bellezza che pure ci aveva dato un grande senso di gioia e si torna alla routine con dimenticanza e noia.

Allora da dove ripartire in questo caos d’universo?

Dai sensi.

La vista nell’accezione del viaggio di scoperta continuo, cioè nel riuscire a cogliere le emozioni che ogni istante la vita ci pone davanti.

L’olfatto attraverso cui possiamo irrorare i polmoni di aria buona, come quella che si respira a Cairano, o dovunque non ci sia smog, sentendo l’aria che entra dentro noi come un miracolo continuo.

Il gusto con cui poter assaporare i straordinari sapori che si nascondono in un piatto antico, povero o poco conosciuto.

L’udito per ascoltare la musica della natura o le parole di chi ci sta vicino che forse distrattamente ci sfuggono, ma che spesso potrebbero cambiare in positivo una giornata o una vita.

Il tatto nell’abbracciare un albero come un amico, accarezzare un gatto come nostro padre, o sporcarci le mani di terra, pulendole in realtà.

Ripartiamo dalle cose semplici che sono intorno a noi e che ogni giorno potrebbero cambiare in meglio la nostra vita. Ritroviamo i sensi per riscoprire il senso della nostra esistenza: qui in Irpinia è più facile ritrovare i siensi.

Francesco Celli (Presidente di InfoIrpinia)