SE FA PE’ RIDE …
13.11.2016, Email di Luciano Arciuolo
Credo sia il caso di sdrammatizzare certe situazioni. Pierino avrebbe senz’altro condiviso …
Per motivi di lavoro mi sono perso uno spettacolo irripetibile e possibile solo a Bagnoli: quello di Domenico Buccino (il caro, ineguagliabile compagno “Faccinivuru”, l’ultimo comunista dell’Europa Occidentale) che si affaccia alla balconata della Chiesa Madre, per invitare tutti ad entrare e dare le condoglianze, è una di quelle chicche capaci di fare la storia!
Coraggio, abbiamo tutti almeno un motivo per vivere ancora a Bagnoli …
Commento su fb di Aniello Cione:
Dall’indignazione alle barzellette il passo è breve. C’ero pure io quel venerdì pomeriggio. Ho assistito a qualcosa di irreale, di assurdo. Il caro Don Stefano ha sbagliato e non esistono scusanti. A me non è costato nulla bagnarmi, ma far restare i familiari del caro estinto sotto un forte temporale per tutto quel tempo è qualcosa di imperdonabile. Sono convinto che Loro (i familiari) nemmeno ci hanno fatto caso: in quei momenti il pensiero è altrove. Gli amici che hanno scatenato il putiferio hanno FATTO BENE…. ma loro lo hanno fatto per giusta causa. Poi il sabato ho assistito alla vera indole del bagnolese standard (il peggiore sono io) … Rimasto in macchina, perché mi scocciavo di partecipare alla Messa, assisto prima a parcheggi selvaggi, poi mando a quel paese un signora che pargheggiando aveva bloccato me e altre 4 macchine (tanto la mano devo dare, che ci metto?… Logicamente l’ho fatta spostare). Poi aspetto fumando che la messa finisca… E si rimette a piovere. Rientro in Chiesa dalla porticina laterale (tanto cara alla mia mamma) e in disparte aspetto. Chi spinge per passare avanti, chi parla del più e del meno, chi mormora il Prete… vedo che la fila non scorre e poi capisco che ci stava gente che, per fare prima, saliva dalla scalinata scavalcando fin’anche chi aveva partecipato alla Messa.. Non aggiungo altro. Rispetto per il defunto, rispetto per il dolore dei familiari e rispetto per la Chiesa che non è né del prete ne dei bagnolesi ma di chi la vive. Se manca questo e ci andate solo per farvi vedere, le condoglianze speditele per posta…. Educazione e Rispetto.
Commento di Aniello Russo:
La saggezza di Menco e l’etimologia
Ho seguito la vicenda del funerale di Pierino, mio caro alunno ginnasiale a Nusco (1970-1972). Ho letto il messaggio dell’amico Luciano (acuto osservatore, come sempre) e sono d’accordo con lui; e la cronaca puntuale e colorita di Aniello Cione. Come se fossi stato sul posto! Il mio intervento, di docente di lingue classiche, si limita a chiarire una etimologia.
Il termine chiesa deriva dal greco ecclesìa, che vuol dire assemblea, adunanza, nella quale la volontà suprema è della popolazione. Con gli anni la parola chiesa è passata a indicare anche il luogo sacro (l’edificio in muratura), che non ha mai espropriato il popolo dei devoti di questo suo attributo. Del resto, Papa Francesco costantemente sollecita, dove se ne ravvisa la necessità, a ripristinare nel culto religioso la centralità dell’assemblea dei fedeli.
Grazie, Menco, per avercelo ricordato! Eppure non credo che tu abbia studiato il greco antico.