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Una recita penosa

04.09.2016, Email di Filippo Nigro (Sindaco di Bagnoli Irpino)

Replica all’articolo di Nello Memoli “Che strazio“.

Filippo-NigroProprio così. Quella messa in scena da Nello Memoli è una recita davvero penosa, di quelle a cui conviene calare il sipario prima possibile….Gli ho fatto notare che la verità rende a volte infelici ma liberi, esortandolo a pensare e ad avere coraggio, ma Nello sembra essere Don Abbondio quando afferma che “il coraggio, uno non se lo può dare“. Preferisce rimanere prigioniero di condizionamenti particolari, forse emotivi od affettivi ma di sicuro non razionali, e con la disperazione di chi ha poco o niente da dire eppure è costretto a dire qualcosa, si arrampica sugli specchi, stravolge gli argomenti, nega l’evidenza. Mette i paraocchi al proprio intelletto e fa finta che il passato, che lo ha visto in prima linea, non sia mai esistito. Ma non c’è futuro se non si comprende il passato. Ha scritto un articolo davvero misero, e la conferma viene dall’apprezzamento di chi  non perde occasioni per dimostrare che l’età avanzata, a volte, non indica saggezza ma….altro. Le considerazioni di costui evidenziano infatti solo una cosa : ancora un intenso e forte bruciore….(Non) ci dispiace per lui, ma dovrà sopportarlo per altro tempo, almeno fino alle prossime Amministrative. Poi….si vedrà. Per il momento, più mostra che….brucia e più incrocia il nostro compiacimento. Ma anche chi delira a volte ha un barlume di lucidità….Ed allora volentieri giriamo all’ ufficio tecnico la sua segnalazione in merito alla “trappola mortale“, non prima di rilevare che se l’avesse considerata ed eventualmente risolta nei 5 anni in cui ha svolto il ruolo di Amministratore, oggi avrebbe potuto dire di aver fatto almeno una cosa utile…. Ma torniamo a noi.

Progetti : senza finanziamenti non sono altro che…carta depositata negli scaffali del Comune, di norma “regalati“ dai tecnici. Di che meriti parli, dunque, Nello? E presentarli e non averne  i finanziamenti è solo una sconfitta. Perciò se alcuni progetti sono diventati “effettivi“ come dici tu, è perché ne abbiamo ottenuti i finanziamenti dopo aver apportato in qualche caso modifiche anche sostanziali (vedi Castello da 1.700.000 a 2.500.000 Euro, il cui progetto relativo al II stralcio risale addirittura al 2005). E se ancora non fosse chiaro, lo ripeto: tutti i finanziamenti per le opere pubbliche in corso li abbiamo ottenuti noi.

Progetto pilota : ho parlato di opportunità per le Seggiovie, le Grotte ed il Lago, ed abbiamo dato non nuovi incarichi di progettazione ma semplicemente di aggiornamento, utilizzando ciò che esiste e con compensi irrisori (da rimborso spese). E ci siamo affidati a tecnici che hanno studi e lavori già avviati e pertanto utili per le nostre esigenze di tempi e di programmazione. Nello, noi non abbiamo realizzato condizioni da permettere ad amici e…parenti di ottenere, compatibilmente con gli eventuali finanziamenti, compensi per decine di Migliaia di Euro, ed anche tu ne sai qualcosa. Inoltre, la tua credibilità viene messa in discussione ogni qualvolta fingi di non vedere episodi “apparentemente“ incomprensibili del passato. Ti faccio un esempio: ho sempre voluto la ristrutturazione del Castello, per cui al mio insediamento avrei potuto tranquillamente affidare incarichi (non a te) per un nuovo progetto, ignorando ciò che esisteva. Così avrei avuto “il mio“ progetto ed in tal caso avresti avuto ragione a parlare di “amici degli amici“. Io però non ho fatto così. Credo sia etico e trasparente, oltre che ovvio, utilizzare ciò che esiste, magari migliorandolo ed adeguandolo ai propri convincimenti. Non sono stato certo io, caro Nello, ad affidare nuovo incarico per 40.000 Euro per un III progetto delle Seggiovie quando ne esistevano già due, entrambi approvati dalla stessa Giunta ed entrambi utilizzabili….Tu, parte integrante di quel passato, perché non hai fatto sentire la tua voce? Non era forse questo il caso di parlare di “ amici degli amici “? 

E dici il falso, come al solito, quando lamenti uno scarso coinvolgimento per il progetto pilota, poiché finora si è parlato solo di principi e di indicazioni e nella fase di raccolta di questi dati sono stati ascoltati anche i rappresentanti delle Comunità, compresa quella Bagnolese (informati, se vuoi).

Irpinia terra di mezzo tra cultura e memoria: i paraocchi al tuo intelletto funzionano a meraviglia se fai finta di non capire che si è trattato di un progetto nato per la promozione di una serie di percorsi turistici, non di un solo paese. Un insieme di iniziative da intendersi parte di un’unica manifestazione e fortemente integrate fra loro, non riconosciute nella loro individualità ma nell’ambito di un progetto culturale unico. Le arti visive quali cinema, fotografia, teatro, musica diventano strumenti di marketing per veicolare il brand Irpinia in Italia e all’estero, avvalendosi  di prestigiose collaborazioni curatoriali, fra cui quella di Andres Neumann. E Bagnoli, da capofila, è stato guida di questo processo. Gli eventi sono stati presentati ad Expo 2015, c’è una rassegna stampa di oltre 100 pagine che ti invito a consultare (Il Mattino, la Stampa, la Repubblica, Corriere della Sera, Corriere del Mezzogiorno, il Sole 24 ore, il Manifesto, l’Espresso, Vero, Dove, Vogue,Sky arte, Rai-Tgr Campania, Tg 5 etc.etc.). Delle  4 manifestazioni previste da noi, una sola si è svolta ad Avellino per motivi di salute del protagonista, che ha voluto evitare zone fredde nel mese di Gennaio. Inoltre al progetto hanno lavorato anche persone locali. Una operazione di marketing riuscita che dovresti apprezzare, Nello, a quanto si legge nel tuo secondo, condivisibile, intervento. Ma ti contraddici in maniera straordinaria, ti smentisci da solo, segno evidente che quando devi fare opposizione sei costretto a stravolgere le questioni. Ecco che significa non essere libero! Che pena! E facendo finta di dimenticare un passato che ti ha visto protagonista, farnetichi di spreco di soldi pubblici….Ma pensa al monumento allo spreco che si vede in località Chianizzi, quella specie di ferrovia che finisce contro la montagna (parole di turisti) che nessuno sa cosa sia ed a che serve, la Monorotaia costata ad oggi ben 960.000 Euro (si, avete capito bene) ed alla cui realizzazione non ha lavorato nessuno del posto….Pensa all’ufficio progetti FAS costituito nel 2012 senza il finanziamento per le Seggiovie, utilizzando soldi del Comune (lotti  PIP) non più recuperabili. Appena qualche settimana fa è arrivata una ulteriore lettera in cui uno dei professionisti  incaricati chiede ….il saldo delle competenze, minacciando azioni legali. Altro che spreco, e qui parliamo di soldi nostri, soldi del Comune non della Regione. Ed ancora una volta, tu dov’eri quando si facevano queste cose? Perché non hai parlato allora di “ amici degli amici “? Meglio che stai zitto, Nello!

Dici che ci sono cose che non abbiamo fatto? Certo, ci mancherebbe, ma c’è ancora tempo. Però ci sono anche cose fatte. I paraocchi non ti oscurano solo l’intelletto, ma anche la vista. Ti faccio una breve sintesi: abbiamo preso finanziamenti e stiamo realizzando opere pubbliche di rilievo, come il Castello Cavaniglia e…dintorni.

Abbiamo risolto problemi che avevano messo in subbuglio la popolazione, tipo la raccolta del legnatico secco. Abbiamo ridotto il disagio delle famiglie riducendo le tasse, abolendo la TASI  I° casa due anni prima di Renzi. Ulteriori risparmi si sono conseguiti con la canna di legna a prezzo quasi dimezzato rispetto al mercato. E per le famiglie che devono soldi al Comune ma vivono in condizione di estrema difficoltà, c’è la possibilità di sdebitarsi fornendo manodopera in servizi di pubblica utilità.

Abbiamo affrontato il problema del turismo in maniera globale, ipotizzando strategie ambiziose di valorizzazione “dell’intero complesso del Laceno“. Si tratta del progetto pilota, un percorso dagli esiti ancora non definiti ma dalle prospettive “ epocali “ per questa terra, ove riuscissimo a raggiungere come speriamo i nostri obiettivi. Intanto siamo già parte del distretto turistico Alta Irpinia, area a burocrazia zero che prevede agevolazioni procedurali e fiscali per le imprese del settore turistico.

Abbiamo contrastato il degrado a Laceno, dimostrato da foto e lettere di protesta di turisti del Giugno 2013, con staccionate di arredo, lampioni sostituiti, panchine e cestini, piantumazione di circa 250 alberi, miglioramento canali alle “foci di Caposele“ (lavori di regimentazione delle acque per evitare inondazioni a valle) e di altri canali sparsi sul territorio, ripristino segnaletica sentieri, palizzate per mantenimento terra strada Laceno-Lioni. Abbiamo realizzato una operazione di bonifica ambientale senza precedenti rimuovendo circa 10 tonnellate di materiale di ogni tipo, abbiamo recuperato gli scout, abbiamo affrontato con buoni risultati (lo dicono tutti) il problema degli allevatori. Oggi ci sono le fibre ottiche, ci sono strutture tipo il Laceno BikePark (che tanta risonanza sta avendo a livello regionale) e l’area di picnic alla  “piana dei vaccari”, e stiamo ristrutturando i campi sportivi perchè il Laceno non è solo neve. Oggi c’è non sulla carta ma realizzato il Museo del territorio alla rotonda, con funzioni anche da info-point e che ospita un presidio finalmente dignitoso di guardia medica.

Ed ancora il paese, con la pubblica illuminazione vecchia ed obsoleta in parte cambiata, la Pinacoteca  riallestita ed i quadri del Lenzi salvati dal fradiciume in cui sono stati lasciati per anni, alcune (per adesso) contrade illuminate, lo spazzamento migliorato, la videosorveglianza, i dossi artificiali, la caserma dei Carabinieri, l’assistenza all’infanzia con l’apertura del Centro in via A. Frank, l’illuminazione della Croce sul Piscacca e dell’ Immacolata al belvedere grande, la chiesa di S. Lorenzo in via di ristrutturazione, l’efficientamento energetico edificio comunale etc.

Tutto ciò in 3 anni è forse uno strazio? Nello, la vera sofferenza l’ha subita il paese che in passato ha visto realizzare, in 5 anni, solo 4 “opere d’arte“: Monorotaia, bagni pubblici, rotonda, costruzione assurda al centro della pianura dietro la Lucciola. Un passato anche tuo, dal momento che qualcuno parlava di te come del Sindaco-ombra…

E non ci può essere crescita della vita sociale laddove si cerca di prevalere non in ragione di ciò che si fa, ma attraverso la sistematica demolizione della persona e delle cose che fa l’altro, sacrificando l’interesse generale per inseguire vantaggi personali o politici. Le divisioni politiche, normali e forse anche auspicabili se hanno a riferimento la soluzione di problemi, si trasformano così in divisioni sul piano personale con ripercussioni sulla vita di tutti i giorni.

Sarebbe stato augurabile, e lo sarebbe ancora, un processo graduale di distensione e ricomposizione della nostra comunità. A differenza del passato, noi almeno ci siamo posti il problema, Nello, ma non dipende solo da noi….C’è chi, senza pensiero e senza speranza, usa con ironia l’espressione “predicatore“ e c’è chi, consumato dalla rabbia ed accecato dal desiderio di vendetta, sta “affilando nell’ombra le spade“. Queste sono….specie la cui via di estinzione va accelerata, se si vuole dare una speranza al paese. In caso contrario, è facile prevedere un periodo assai aspro e burrascoso in un futuro non molto lontano. E, pensando a ciò, ti confesso di sentirmi molto a mio agio….

In fondo, non siamo di certo dei santi…

Filippo Nigro

__________

P.S. I dehors? E’ davvero singolare il tuo accanimento. Vorremmo sapere tutti perché sei il solo che si oppone così strenuamente….

                                                                                                       

2 Commenti »

  • Antonio Cella scrive:

    E’ vero! Ero Assessore al Bilancio della Giunta Chieffo: mi sono occupato soprattutto di entrate e di spese. Ma quando mi veniva segnalata la soluzione di qualcosa che non entrava nella mia sfera di competenze, non mi sono tirato indietro. Infatti, mi sono peritato, con l’ausilio della Responsabile dell’Ufficio Contabilità, di “racimolare” diecimila euro per la immediata rimozione (alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico) dalle aule della scuola dell’infanzia la pavimentazione in linoleum che evidenziava effetti nocivi sulla salute dei bambini (si addormentavano sui banchi). Ho fatto anche altre cose che non cito per mancanza di spazio.

    Piccole opere, naturalmente, non paragonabili alle “piramidi” che ha eretto e sta erigendo, con il sudore degli altri, l’amministrazione attuale. La scuola primaria di Bagnoli, quindi, ha rappresentato per me un “pallino fisso” e non ho mai lesinato interventi di ogni tipo per rendere in modo più o meno vivibili le giornate degli alunni.

    Mi duolo di non aver potuto fare di più, anche perché le entrate, a causa della globalizzazione della crisi finanziaria, erano già in avanzato stato di dimagrimento. E ho avuto momenti di sgomento quando, qualche giorno fa, a seguito di un più meticoloso sopralluogo della “scala” e della conseguente segnalazione del suo stato, ho letto la e-mail inviata a PT39 dal geom. Russo, che di seguito si riporta, che parla delle criticità strutturali del complesso scolastico e del pericolo che costantemente vivono sulla loro pelle chi lo frequenta:

    in cinque anni, quelle poche volte che sono andato a prendere mia figlia a scuola, ogni volta mi sono intossicato lo stomaco a pensare che la scuola in oggetto è fracita ‘ncuorpu. Lo dice e lo ribadisce una persona che dopo il terremoto è intervenuta, con la sua ditta, ad eseguire le prime riparazioni alla struttura (ex ordinanza del 1980). Abbiamo provveduto, a suo tempo, a stuccare con un cemento chiamato EMACO travi spezzate e scale spezzate nei nodi. A suo tempo feci notare sia all’Ufficio Tecnico del Comune che a un pool di tecnici del Genio Civile presenti le lesioni di travi e scalinate danneggiate. Ricordo che ci fu una relazione di un giovane ingegnere edile (che aveva fatto la gavetta) che decretò la demolizione dello stabile e non la riparazione. Il sindaco di allora si fidò però del suo amico ingegnere di Montella, più anziano…La più recente ristrutturazione eseguita ha riguardato il rinforzo di pilastri e non quello di travi, scale e solaio“.

    A questo punto, sarebbe cosa buona tirar fuori dall’archivio la relazione dell’ing. del Genio Civile citato dal geom. Russo per avere la certezza, e nient’altro, di quanto affermato dallo stesso.

    Quanto, poi, alle elucubrazioni dette nei miei confronti, posso dire con orgoglio e con indubitabile sicurezza che ho di me stesso in quanto essere pensante, il motto cartesiano “cogito ergo sum”, nel senso di “PENSO DUNQUE SONO”. A settantanove anni, posso ancora citare la locuzione sopra riportata, a dimostrazione che nella mia testa conservo intatto un cervello e non un secchione di segatura, che nella testa altrui abbonda, dalla cui mal conservazione sono scaturiti gli show “incontinenti” vissuti, con allegria, nella calura di fine estate.

  • redazione scrive:

    Email di Nello Memoli:

    Caro Filippo ci sei o ci fai?

    Che tu non sia una santo lo sapevo, ma sappi che non lo sono nemmeno io. Questa volta sono in difficoltà a risponderti, perché credo che sei in forte affanno e non vorrei aggiungere altre apprensioni alle tue preoccupanti allucinazioni. Solo qualche precisazione.

    Parto dai dehors. Lo vuoi capire che sei il Sindaco di una comunità e non solo di un parte. Lo vuoi capire o non lo vuoi capire che hai fatto un atto illegittimo, contro legge, che porterà la tua giunta, e non solo, sotto processo. Lo vuoi capire che le leggi e l’urbanistica sono alla base di una civile convivenza.

    Lo so che sei abituato a gestire queste cose (anche private) con una grande disinvoltura ma non puoi pretendere che tutti agiscano come te. Quando vai in quel di Nusco a timbrare fattelo spiegare se non ci arrivi. Se sei veramente convinto di amministrare bene allora ci sei precipitato pure tu nella sindrome di “accerchiamento” che abbiamo già visto. Se quelli attorno ti dicono che stai facendo bene allora ti hanno già scaricato.

    Ci hai elencato una serie di cose fatte di cui nessuno si è accorto.

    A me non brucia nulla caro Filippo, nulla. Mi auspico che tu rimanga fino a fine mandato anche se così, ahinoi, avremmo perso anche altri due anni.

    Sulle altre tue farneticazioni mi appello all’intelligenza degli attenti lettori, ma su un punto non posso esimermi da risponderti. La tua affermazione in merito al fatto che tu non abbia dato a me l’incarico per il castello o per qualsiasi altra opera è letteralmente mafiosa; il “non a te” sa di pura minaccia. Non ti temo. Nel ricordarti che gli incarichi pubblici li danno i dirigenti a seguito di regolari bandi e/o avvisi e che queste tue delirazioni poterebbero paventare un abuso (di potere), ti annuncio che nel futuro dovrai fare a meno, con tuo grande compiacimento, di una modesta voce critica.

    Siccome, come tu dici tu, tutto va bene, a te e a nostri concittadini un grande in bocca al lupo.

    Nello Memoli un iscritto al PD di Bagnoli Irpino

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