Bagnoli Irpino, un paese diviso da inconcepibili contese
28.08.2016, Email di Nello Molinaro
Una terra che ha dato i nativi a medici, scienziati, matematici, filosofi, pittori ,divenuti vanto dell’Irpinia ed onorati con stima ed onore per la magnificenza del loro sapere, uomini che con la loro creatività hanno saputo apportare lustro e vanto alla cultura italiana contribuendone ad aumentare le conoscenze e facendola primeggiare sulle altre nazioni.
Di questi grandi studiosi è rimasto il ricordo delle loro opere e l’incisione dei loro nomi sulle pagini dei libri di storia. Un paese in cui è stato generato tanto sapere e che è rimasto nel dna delle generazioni tramandatosi negli anni e nei secoli ; questo è quel bel paese che con la sua accogliente piazza Di Capua “il salotto buono” accoglie con l’abbraccio degli alberi che la circondano il visitatore, una comunità che presenta con un ammirevole movimento giovanile raggruppato in più associazioni, una modalità di partecipazione alla vita comune unica e rara da trovarsi altrove e che la alimenta con una linfa vitale, allontanando la monotonia esistente in altre piccole entità montane divenute ormai solo dormitori di anziani, indirizzate sulla strada dell’infausto destino dello spopolamento totale.
Questo paese che è divenuto anche il mio, ha qualcosa di diverso dagli altri, è questa volontà partecipativa dei giovani che conseguono il loro proporsi con attività prestabilite volte sia ad aumentare le conoscenze nella comunità che creare momenti ricreativi. Queste meravigliose realtà purtroppo, non vengono emulate dai noti frequentatori della politica amministrativa del luogo, concepita come una occasione dedita a creare caos e discordia, sono i partecipanti a queste correnti politiche che combattono l’antagonista di turno in ogni modo e con ogni mezzo e non lesinano di inserirsi e trovare l’appoggio e fiancheggiatori nelle associazioni, incidendo e gestendo la linea editoriale. E’ quanto si è potuto constatare con gli ultimi eventi, ne da prova l’intervento del redattore sul giornale dell’associazione Palazzo Tenta “Agosto 2016” che agendo al di fuori di ogni logica comportamentale impostogli dall’incarico che riveste si è schierato con un articolo a sua firma a favore di una sola ben conosciuta linea di pensiero, indirizzando il proprio articolo accusatorio nei confronti del sindaco e di un consigliere in carica. Non è stata la notizia ma il commento che si è rivelato un errore, commesso da un mio caro amico che è intervenuto in questioni non attinenti all’incarico che riveste, e non conoscendo le reali e sotterranee motivazioni dell’accaduto e trasferendo sulle pagini del giornale personali concezioni, convinzioni, risoluzioni ed attese di caduta dell’amministrazione, deduzioni che dovrebbe astenersi dal farlo, perché con il suo incarico rappresenta tutte le correnti di pensiero dell’associazione. Non serve parteggiare per l’una o l’altra corrente politica, partecipando al banchetto accusatorio affiancandosi e plaudendo falsi Santi e false Santarelle. Così facendo si trasforma un’associazione culturale politeistica in una monoteistica con un preciso indirizzo politico “non si cerchi di inseguire il futuro, ignorando il passato, perché così facendo in realtà scomparirà anche il presente.
E’ il consentirlo e ripeterlo, che sarebbe un male irreparabile per la nostra associazione, perché gli uomini cambiano, i colori politici spariscono o si trasformano ma l’associazione deve rimanere intatta nel suo scopo associativo per avere una lunga vita colma di plauso e riconoscenza da parte di tutti nessuno escluso. Non cerchiamo di inquinare questa vivace e vigorosa, nonché, attrattiva realtà associativa di cui sono fiero ed onorato di farne parte, non cerchiamo di crearci nemici e di emulare chi persegue altre strade colme di ombre, asti ed odi, che non fa parte dei nostri rapporti e del nostro carattere e né delle nostre conoscenze. Non cerchiamo di associarci agli screzi perduranti che generano i partecipanti alla vita amministrativa di questo paese, fondata su un rapporto certamente non idilliaco, e che vivono questa loro scelta producendo una tensione illogica ed estenuante. Accade questo, a chi è rimasto agli antipodi della politica contemporanea, chiusi tra le mura del proprio miserevole fortino ed accaniti a difenderlo, perché timorosi di perderlo ed è questa antiquata e profonda convinzione ideologica che stravolge e deprime il rapporto con l’interlocutore di turno dell’altra parte politica, ritenendolo unicamente, sbagliando, il nemico da abbattere. Una tipologia di rapporto che ne degrada la vita politica, agita gli animi creando unicamente asti e rancori, una situazione degradante e stanchevole che non ha pari e si ripete nei giorni, mesi ed anni nel dare di se il più miserevole spettacolo litigioso da chi non sa attendere i tempi della nuova tornata elettorale e non accetta sottostare alle scelte fatte da chi ha avuto il mandato dal popolo per farlo; una deprimente scelta dello stare in campo che ne dimostra in questi personaggi la poca attitudine ad esercitare la nobile arte che è la politica, in cui esiste un tempo ed un momento per far valere le proprie ragioni ed emettere i propri giudizi, e questo tempo è stabilito nella fine del mandato di chi amministra che viene fissato per legge.
La credenza è che attuandolo e ripetendolo si possa causare la caduta dell’accusato, è il miraggio dei delusi, che sperano che seminando odio, ottengono propri benefici che purtroppo non hanno così da sommare delusioni su delusioni che accentua i loro rancori. Ancor di più si pensa di essere ascoltati dalla gente ritenendo plausibile tale atteggiamento, una convinzione errata perchè al contrario la gente e l’elettore ne rimane indifferente per la estenuante ripetitività ed inutilità di tale atteggiamento comportamentale.. In questa baraonta in cui non manca la mescolanza partecipativa di interessi ed idilli familiari che vengono spolverati in queste circostanze, quelle famiglie che pur hanno un peso in questo paese nel partecipare e consentire la vittoria elettorale del proprio candidato, a cui si associa il comportamento di chi ha l’attitudine a racimolare i voti con il proporsi nel concedere favori personali che ancora esiste ed è sfruttato con forza in queste piccole entità montane lo si constata in particolare questi paesi direttamente individuandone il ricettore..
E’ quando la politica da arte nobile con una propria indipendenza esecutiva da parte di alcuni viene ritenuta come una attività personale per raggiungere determinati fini per se ed i suoi, tale errata convinzione non fa comprendere che amministrare la cosa pubblica è più difficile ed impegnativa che amministrare la propria, perché sono in gioco molti interessi e fattori che richiedono una corretta ed indipendente esamina e la loro risoluzione deve avvenire nel solo interesse della comunità e non dei singoli come sovente avviene in questi piccoli contesti. Ed è proprio tale credenza e l’assunzione di tale atteggiamenti la causa del disastro che tutti conosciamo, provocato dalla sottomissione dell’autorità dell’ente pubblico, basatosi su promesse, compromessi, sottomissioni, facilitazioni, e permissività ed in ultimo e come ricompensa, dal privato si è avuto il botto finale: una inammissibile richiesta milionaria dal privato fatta pervenire per rilasciare aree di proprietà comunale. Si abbi timore del silenzio del popolo che di questo ha molto da lamentarsi, e non lo si continua a prendere in giro con i vostri litigi generati su miserevoli questioni unicamente per accusare ingiustamente il solito bersaglio, lo si fa allegramente e come se niente fosse successo non si pensi che sia stato dimenticato il ricordo di un disastro economico “trenta miliardi delle vecchie lire perse”, che solo una pazzia l’avrebbe potuto provocare, e invece è quanto inaspettatamente ha investito l’intera classe politica prima e dopo di Bagnoli che non ha saputo risolvere cementando nel ricordo della comunità le colpe che pur esistono in chi doveva cautelarlo, e sarà l’ardua sentenza del popolo a stabilire a chi accollarle.
A che serve ora litigare o accusare alla ricerca delle briciole rimaste, perché chiunque amministra deve fare i conti con limitate risorse disponibili in un piccolo paese, miracoli così come alcuni promettono sono impossibili fare, perchè quelli sono concessi solo al Signore, ai santi ed i beati a noi umani nò! L’unica speranza sono i progetti da presentare all’ente regionale o statale da farsi approvare nelle apposite tornate di bandi europei o nazionali, e non è facile per un piccolo paese riuscire ad avere per la sua ridotta forza elettorale, e trovare un santo in paradiso che da seguito a quanto presentato, al di là che se ne dica, per uno che per decenni ha masticato politica in un grande partito, ritiene che in Italia ed in tali enti (cambiano i musicanti ma la musica resta sempre la stessa) quindi non si critica chi ancora lo ha, ed a cui può rivolgersi direttamente perché anche colui che si ritiene essere sull’altra sponda dovrà un domani trovare per ottenere e farsi strada nei meandri regionali.
Oggi più di ieri si ha bisogno di concordia e da persone per bene che Vi ritengo credo che la si possa raggiungere, ci aspettano scelte importanti come fondi fas 2014-2020 e il progetto Pilota dell’alta Irpinia spiegato ampiamente da Barca, anche se ritengo che i fondi i a disposizione proposti sono ampiamenti insufficienti, comunque è il momento di mettere disposizione il proprio contributo di idee e ragionarci insieme per evitare il prodursi altra discordia in seguito.
OR LA SQUILLA E SI RIPIGLIA
Canta ancora dottor Jekyll e veste da Suprema Corte, sentenzia contro quei gestori e nel Palazzo entra più forte.
Il sentinella del Palazzo non mantiene a bada il ***** e quando arriva il dì di festa pubblica il Corte dalla testa.
Sproloqui al popolo, “sia chiaro, che lo stato non è avaro, finanziamenti ha riservato, tutti persi per un privato”.
“Se il territorio si può arricchire al banco in tanti vonno aderire”, il Supremo con più ardire “o per tutti oppur perire”.
Or su dunque, popol villano, più rispetto al Gran Sovrano, di politica discorre sol per romper e non proporre, gira attorno ad argomenti, a chi amministra non da tormenti.
La Corte rompe al Concessionario, divulga e sproloquia a gran scenario, di tutto accusa a più parlare e non s’arrende a doversi andare…!
Sarà fortuito o mal gestito, sarà parente o del partito, o ben sarà retribuito..?
A furor di popolo parte l’afflato, “perché dar soldi ad un privato”, Roccaraso è un caso, Campitello é bello ma Laceno è un gran bordello.
Sentenze ordite anche in Comune, stesso vocabolo, stesso acume, un poco a te, un poco a me, fan bene soltanto ai soliti tre.
In Comun, la Maglia Rosa, fa sbarazzo di ogni cosa, aggrega tutti, scala vette, alza pure gli interessi, è veloce e pure forte, avvinghia tutti ed apre porte, ogniun per se ma unica sorte.
La Vecchia Corte in azione ambigua, tira corde e associazione guida, a dire il vero “un po’ mano destra” acconsente pure la maestra.
Or suvvia attendiamo ancora, qualcun cadrà ma non per ora, ci vuol ancor tempo, senza paura, anche questa è già matura.
Email di Nello Molinaro:
Risposta al delirante giullare Pagnini .
Non ero a conoscenza del tuo nuovo mestiere di giullare mostrato con il raccontare filastrocche , forse lo hai appreso da qualche postero a cui è stato tramandato da colui che lo ha esercitato alla corte dei Medici presente nella zona da cui provieni. Si nota in questo , l’incapacità dell’esprimerti, dovuta alla tua arroganza che ti annebbia la mente tanto da usare una maniera di scrivere che ti serve più per nascondere che non per dichiarare. Tu che sei venuto dal nord dai monti dell’Abetone come semplice maestro di sci, infiltratoti nella nostra gente del sud e dipendente dell’ingegnere , con la sua scomparsa hai preso il comando delle operazioni sostituendoti a chi di dovere , lo fai tentando di imporre la tua volontà, i tuoi desideri ed i tuoi affari giusti se ottenuti da un normale e corretta attività e con soldi propri , ingiusti se approfittando della benevolenza della nostra gente e con soldi dello Stato. Sappi che è finito il tempo delle conquiste e di cercare di impadronirsi di tutto come fece qualcuno del nord aiutato non da Garibaldi poi fatto morire isolato a Caprera, ma dai traditori del Regno delle due Sicilia di cui noi del sud ne facevamo parte, sappi tu del nord estraneo al nostro modo di pensare , che la nostra cultura non ha pari, vivevamo in uno dei tre Stati più importanti esistente e ricco in Europa il Regno delle due Sicilie.. Sai come ci è stato detratto con tutte le ricchezze da Voi del nord, con l’aiuto dei traditori ,quali sono stati i generali dell’esercito Borbonico, vendutosi e da Voi comprati con il denaro e favori e per questo ritiratosi nelle battaglie , eppure costoro erano al comando di un esercito che era il più forte di Europa al cui cospetto sia i mille di Garibaldi che l’esercito piemontese erano il nulla e Garibaldi è stato solo il mezzo della consegna a Teano. Non cercare di emulare colui che ha voglia di ottenere e lucrare su favori a danno della comunità con il servirsi dei traditori del popolo che si vendono per un pugno di lenticchie, lo si fa agendo e nascondendosi come una vipera velenosa sotto le foglie , non sapendo che a volte si può morire anche dello stesso veleno! Esercitarti ad offendere e denigrare fa parte della propria cultura e delle proprie deleterie ossessioni, esercitarti come si sta facendo a preludere una caduta del primo cittadino attuale fa parte di un vergognoso comportamento dimostrato negli anni ed in ogni passaggio sui network come se la caduta di colui che si ritiene un nemico risolva i propri problemi e solo il fallimento dell’illuso. QUELL’ILLUSO che non capito niente della vita e del momento storico in cui si vive che è in continua trasformazione e quello che una volta si è fatto è oggi irripetibile ed è tutto sotto vigile controllo dall’autorità competente, è bene metterselo bene in testa che l’aria è cambiata per tutti !. Il divenuto tabù di cui ritieni che non ne si può parlare per cui l’accennarlo accende i tuoi bollenti spiriti, e sconvolge i tuoi pensieri, è un fatto generato che è sotto gli occhi di tutti, trenta miliardi delle vecchie lire perse, non sono il niente, e non si avranno più , il danno non è stato per te ed i tuoi che ne sono rimasti disinteressati ma per tutta la comunità, per quelli operai in decine che almeno lavorano con uno stipendio dignitoso per due tre anni, e per i tecnici del luogo chiamati a svolgere le varie funzioni, per te è niente e ti rendi incoscientemente innocente , sappi che tale perdita se non si ricorrerà ai ripari metterà a rischio anche l’esistente a Laceno, è inutile ora attivarsi alla ricerca delle briciole o di finanziamenti pubblici personali come lo sono stai soventi negli anni e ora tenti di ottenerli con la creazione di una nuova associazione sperando nei miracoli, ormai lo scempio è compiuto e non hai compreso che stai camminando sopra le ceneri senza accorgertene. A questo punto è bene che lo sappi, che il problema non è la società Giannoni e del suo amministratore ing. Marzio, figlio di una grande famiglia e cresciuto con un grandioso padre l’ingegnere d la sua consorte, è a lui ed alla sua società che auguro una lunga persistenza i loco, perchè si sa che con la presenza del defunto ed onorato ing. Franco la questione sarebbe stata risolta diversamente e positivamente per tutti, non certamente avrebbe avuto bisogno dei tuoi deleteri ed errati interventi che hanno portato unicamente a questa desolante situazione in cui ci si trova e ti trovi, perché quanto stai attuando non te lo era proprio permesso, dovevi solo sottostargli come dipendente e come maestro di sci quale sei e ti sei presentato ed assunto e queste sono rimaste le tue capacità intellettive. Quindi il problema è la tua persona ed il comportamento che assume che fa di te un soggetto afflitto da delirio dell’onnipotenza, e di una prepotenza ed una buffonagine unica che a chi scrive non fa certamente timore anzi gli è di sprono a controbatterti. A che vale nasconderti quanto è dimostrato dai fatti e dagli atti compiuti che hai assunto tutti i comandi e sei il promotore delle decisioni “capiscimi bene”, lo hai fatto anche mettendo lo zampino apportando discordia a Laceno, lo hai fatto con il provocare la scissione del Consorzio esistente da decenni e rigettando l’invito alla riappacificazione del nuovo giovane presidente Tommaso Patrone, lo hai fatto dando vita a una associazione di imprese costituitosi in società, di cui è conosciuto il nominativo dell’amministratrice , con cui si conferma sempre il solito comando “ è come si suol dire che cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa” . Ma che comunque attendo parsimoniosamente le novità promesse per il Laceno e per un luogo a me caro . Non cercare meschinamente di nasconderti mentre agisci sotto banco, esponiti se sei uomo e non far coprire i tuoi errori e le tue baggianate dietro i successivi interventi di modifica delle tue affermazioni che
Da Nessun a Giullar? siam promossi..!
Caro dottor Jekill l’arroganza e aggiungerei l’ignoranza che evidenzi Ti è ben riconosciuta.
Dal Tuo delirante modo di associare i Borboni ai Nordisti e poi ai Toscani, si denota tutta l’invidia di chi, per gli interessi di parte, non è riuscito nei propri intenti.
La “Storia” è stata altra cosa, ben diversa da quella che tenti di raccontare con rocambolesche comparazioni.
Le umili origini e le capacità professionali che mi appartengono, contribuiscono con fatica a mantenere funzionate quello che è stato fantasticamente realizzato in un territorio popolato da troppi incoscienti, per non dir meglio, come Te.
Incoscienti che, nonostante i danni prodotti con il fallimento delle proprie aspirazioni e cospirazioni, tentano ancora di aver voce in capitolo, che fortunatamente è poca voce e per poco tempo ancora.
Non mi nascosto da niente, mo ci vuole e da “Nessuno”, se il nostro caro Primo Cittadino o Amministrazione cadranno, dipenderà solamente dalle loro volontà e incapacità.
Al sottoscritto, nonostante l’importanza attribuita, spetta solo il compito di lavorare, di osservare, di prendere atto e di subire le conseguenze dalle decisioni sbagliate e prese da coloro i quali spetta scegliere e amministrare.
Ammetto, oltre a lavorare, pecco,9 nel rendere noti i palesi danni arrecati al territorio e sopratutto all’ambiente di lavoro.
E’ evidente la mia mancata appartenenza al Tuo modo di pensare e alla Tua cultura.
Dico quel che vedo e sento, senza manipolare la realtà dei fatti e delle cose e senza temere quello che Tu possa ancora dire e recare a questa Azienda Concessionaria.
Per questo, il sottoscritto, dal Ducato di Tuscia, non può render conto è a Te, Re delle Due Sicilie, ma deve rapportarsi solamente alla “Repubblica Romana” o Repubblica Concessionaria.
L’Eroe dei due Mondi, nel sentirti, non si è neanche rivoltato nella tomba, per quanto sei “RIDICOLO”.
Dalla Tua impertinenza noto anche la frenesia di entrare nei miei fatti personali oltre che familiari ed aziendali, vedi, siamo veramente di cultura diversa, “meno male”, io non parlo della Tua famiglia, delle Tue amicizie, ad eccezione degli Associati, e della Tua azienda e non stimolarmi a scendere.
Tutto il resto, da controbattere a Te e alla Associazione …. di appartenenza, rientrerebbe nel tempo impiegato male e non retribuito.
Al momento ho compiti più importanti da svolgere …
Email di Nello Molinaro:
Egregio Pagnini
Rispondere mi fa male ma sono costretto a farlo, perché la risposta è dovuta al personaggio che continua a mostrare le proprie allucinazioni, e ne si può far passare come niente fosse avvenuto la risposta fatta pervenire e pubblicata colma di inesattezze e deleterie convinzioni. Mi preme precisare a tal signore che chi scrive non ha nessuna azienda, l’azienda è di suo figlio dott.Giovanni Molinaro con cui collabora solo per la parte tecnica e di progettazione-calcoli strutturali e collaudi quando occorre, e si interessa di trasformazione di veicoli industriali ed ha sede a Salerno, tanto per precisare e farlo sapere ; ho lasciato tutto nelle loro mai da anni, avendo raggiunto gli anni per il riposo, ed abito a Bagnoli. Quindi prima di lasciarsi andare in inutili deduzioni è considerazioni è bene che ci si informi presso soci, vecchi amici miei che sono nella sua nuova associazione, ne chi scrive possa essere ritenuto l’ultimo arrivato. Frequenta la zona da trent’anni e risiede da venti anni, e non ha intenzione di crearsi inimicizie , si interviene unicamente per far conoscere la propria opinione, ma a volte è costretto ad agire pari modo comportamentale attuato dall’interlocutore e lo fa in questo preciso momento . Ora ti rispondo con il darti del tu” Infatti ti chiarisco che è lungi da me interessarmi dei fatti della tua famiglia di cui non ho mai accennato, ne sono a conoscenza che hai una famiglia con moglie e figli o altro; Se c’è l’hai il mio augurio e di una lunga vita e di buona salute per te ed i tuoi lo faccio di vero cuore, perché questo è al di fuori delle nostre diatribe. Ne ho intenzione o volontà di entrare nelle tue questioni e situazioni aziendali che non mi interessano e ne sono interessato ad utili o perdite della tua azienda quanto l’attività è condotta con soldi propri, anzi ti auguro di avere utili dalla tua attività imprenditoriale . Altro caso è rilevare i risultati negativi ottenuti dopo aver ricevuto soventi fondi da enti Pubblici documentati e pubblicati, questo è denaro del popolo e non è che scende dal cielo per questo lo sappi e mettitelo in testa che è concesso a tutti intervenire facendo conoscere la propria opinione positiva o negativa, visto che soventemente lanci avvertimenti di chiusura “di una attività non tua e di cui ne sei solo un collaboratore “, e lo preavvisi e prefiguri senza l’ottenimento di fondi pubblici ,lo hai fatto pochi mesi passati poi sconfessato dal reale concessionario; sono questi negativi risultati ottenuti che tu porti a conoscenza che pongono in noi cittadini delle domande e delle riflessioni, perché non è che si possano incassare gli utili mentre le perdite si accollano alla collettività che siamo tutti noi. Qui, non si ha niente al contrario ne si vuole sostenere l’allontanamento della ditta Concessionaria dalla zona, anzi chi scrive te lo dico per l’ultima volta e capisci bene non “stravolgere la realtà o mischiare le carte in tavola come sei abituato a fare, si ha ,sappilo, una profonda gratitudine per la famiglia Giannoni e per il suo amministratore ing.Marzio e te lo ho spiegato perfettamente, invece hai fatto finta di non capire nordista che sei. Forse non comprendi l’italiano o fai il gioco delle tre carte, qui il problema te lo ripeto non è la società Concessionaria ma è la tua persona che si sta rilevando una presenza negativa, per i tuoi atteggiamenti da superman, le tue angherie, la tua buffonaggine , le tue esposizioni deliranti, i tuoi editti emessi dal pulpito del Raimagra, la tua arroganza, in poche parole è il tuo comportamento che si contesta che certamente no fa paura a noi i Bagnoli gente del sud , è quell’atteggiamento comportamentale a voler imporre le proprie soluzioni non importa anche se contro agli interessi della comunità o scavalcando l’ente preposto che non si approva. Forse è meglio che abbatti i tuoi bollenti spiriti e ti poni in un angolo, te lo consiglio , senti a me ,stronchi le tue fallaci parole, perché veramente mi dispiace riferirtelo, che stai compiendo solo danni e spargimento di odio, fai prendere le decisioni e parlare a chi sicuramente e più calmo , dotto, saggio, collaborativo e competente di te perché devi sapere che chi si sente superiore ha nella coscienza l’ inferiorità verso gli altri. Un altro argomento che tratto e ti riferisco, è il tuo agire coprendoti e navigando sotterraneo, nessuno ha avuto il coraggio di riferirtelo ma lo faccio io, richiami soventemente la caduta dell’attuale amministrazione ed allora non hai ancora capito che sono disinteressato, perché anche con altra o tua amministrazione il mio comportamento ed atteggiamento non cambia perché sono le corrette opinioni e la correttezza nel comunicarle che interessa a chi legge , ne mi si ferma il mio contraddire chiunque attua soluzioni o decisioni che ritengo ingiuste per la comunità di cui ne faccio parte. Un altro argomento nordista , è la storia che non conosci o la interpreti a senso unico, parli di Repubblica quando la Repubblica italiana è stata formata il 2 Giugno 1946 e non che nulla da vedere con la storia del Regno delle due Sicilie Statuito nel 1815 fu unito il regno di Sicilia ed il regno di Napoli da Ferdinado1° formando il regno delle due Sicilie, un regno che aveva una moneta circolante nelle Due Sicilie pari a 443,2 milioni di lire, risultante oltre il doppio di tutte le altre monete circolanti nella penisola italiana. Per fare un paragone si può considerare che il Piemonte possedeva solo 20 milioni di lire. Milioni detrattoci, dai Savoiardi , nel 1860 la Campania era la regione più industrializzata d’Italia .Parli di Giuseppe Garibaldi affermando che si rivolta nella bare per quanto io ho scritto nell’essere stato un mezzo della consegna a Teano e non l’esecutore dell’occupazione, ma stino certo che non lo sono stato io a farlo rivoltare ma Vittorio Emanuele con la lettera fatta pervenire a Cavour con cui gli comunicò cosa riteneva di Garibaldi “liquitandolo” nel ritenerlo incapace e con un talento militare molto modesto, accusandolo di essersi appropriato di tutte il denaro dell’erario con le sue canaglie che lo accompagnavano facendo precipitare il paese in cui era presente una situazione spaventosa. (dallo storico Antonio Pagano) direttore del periodico le due Sicilie. Quanto vedi è la tua non conoscenza della nostra storia che a te non ti appartiene, perché sei lontano anni luce sia come cultura che come opinione nordista dal comprenderla e conoscerla interamente ed integralmente, ti dico che i libri di storia di oggi nascondono ancora molte cose, la verità si saprà nel futuro perché è ancora presto per la nostra Repubblica precisarlo, leggiti comunque (per acculturarti visto che hai poca conoscenza materia, leggi quanto tratto da alcuni documenti storici: I Borboni avevano conservato il loro regno integro; i piemontesi, che avevano invaso un Regno senza dichiarazione di guerra, trovarono oro e denaro, saccheggiarono tutto quello che c’era da saccheggiare, massacrarono intere popolazioni, misero a ferro e fuoco il Sud per dieci anni, lo impoverirono, trasferendo tutte le sue ricchezze nel Piemonte. Francesco II, partendo da Gaeta il 14 febbraio 1861, disse al comandante Vincenzo Criscuolo: «Vincenzino, i napoletani non hanno voluto giudicarmi a ragion veduta; io però ho la coscienza di avere fatto sempre il mio dovere, Il Nord non lascerà ai meridionali neppure gli occhi per piangere”.) come si è avverato .
Avevamo un Re, che era veramente Re, il Re Borbone, uno di noi… nato tra noi, parlava come noi, viveva come noi, aveva le nostre tradizioni e il nostro stesso cuore… un Re meridionale, veramente italiano…. e non bastardo come il Savoia che venne ad usurparci.
L’IGNORANZA E LA DISONESTA’ TI ESCE DA TUTTI I PORI DELLA PELLE, E SI ESPRIME NEL SOSTENERE ALLUCINANTI IPOCRISIE, AL SOLO SCOPO DI METTERE IL SOTTOSCRITTO IN CATTIVA LUCE AGLI OCCHI DI CHI? DEI TUOI AMICI CONCITTADINI ASSOCIATI PER FARE COSA E PER ARRIVARE DOVE? TI RENDI CONTO DI QUANTO SEI IPOCRITA NEL DIRE :
“Sappi tu del nord estraneo al nostro modo di pensare , che la nostra cultura non ha pari, vivevamo in uno dei tre Stati più importanti esistente e ricco in Europa il Regno delle due Sicilie.. Sai come ci è stato detratto con tutte le ricchezze da Voi del nord, con l’aiuto dei traditori ,quali sono stati i generali dell’esercito Borbonico, vendutosi e da Voi comprati con il denaro e favori e per questo ritiratosi nelle battaglie , eppure costoro erano al comando di un esercito che era il più forte di Europa al cui cospetto sia i mille di Garibaldi che l’esercito piemontese erano il nulla e Garibaldi è stato solo il mezzo della consegna a Teano.”
FACCI CAPIRE E SPIEGA CHE CAVOLO CENTRO IO, TOSCANO, CENTRO ITALIA, CON CIO’ CHE HAI EVIDENZIATO ?
CONTINUI E QUA SEI PROPRIO FOLLE:
“QUELL’ILLUSO che non capito niente della vita e del momento storico in cui si vive che è in continua trasformazione e quello che una volta si è fatto è oggi irripetibile ed è tutto sotto vigile controllo dall’autorità competente, è bene metterselo bene in testa che l’aria è cambiata per tutti !. Il divenuto tabù di cui ritieni che non ne si può parlare per cui l’accennarlo accende i tuoi bollenti spiriti, e sconvolge i tuoi pensieri, è un fatto generato che è sotto gli occhi di tutti, trenta miliardi delle vecchie lire perse, non sono il niente, e non si avranno più , il danno non è stato per te ed i tuoi che ne sono rimasti disinteressati ma per tutta la comunità, per quelli operai in decine che almeno lavorano con uno stipendio dignitoso per due tre anni, e per i tecnici del luogo chiamati a svolgere le varie funzioni, per te è niente e ti rendi incoscientemente innocente , sappi che tale perdita se non si ricorrerà ai ripari metterà a rischio anche l’esistente a Laceno, è inutile ora attivarsi alla ricerca delle briciole o di finanziamenti pubblici personali come lo sono stai soventi negli anni e ora tenti di ottenerli con la creazione di una nuova associazione sperando nei miracoli, ormai lo scempio è compiuto e non hai compreso che stai camminando sopra le ceneri senza accorgertene.”
MA COME TI VIENE IN MENTE ASSERIRE CHE LA PERDITA DEL FINANZIAMENTO PER ME O PER LA SOCIETA’ NON E’ NIENTE A CONFRONTO….
MA COME TI VIENE DA DIRE A ME, SE NON CORRIAMO AI RIPARI….
MA STAI PROPRIO FUORI DA QUESTO MONDO E FUORI DI TESTA.
MA LEGGITI LE CARTE CHE STANNO AGLI ATTI DEL COMUNE, O PUBBLICATE SU PALAZZO TENTA, ALTRIMENTI POSSO PUBBLICARTELE IN TESTA IO IN QUALSIASI MOMENTO.
DICI SOLO FESSERIE SAPENDO DI MENTIRE, TI RENDI CONTO DI QUANTO SEI DISONESTO.
CONTINUI CON UNA PERFIDA E INVIDIA CHE NON HANNO PARI:
“Quindi il problema è la tua persona ed il comportamento che assume che fa di te un soggetto afflitto da delirio dell’onnipotenza, e di una prepotenza ed una buffonagine unica che a chi scrive non fa certamente timore anzi gli è di sprono a controbatterti. A che vale nasconderti quanto è dimostrato dai fatti e dagli atti compiuti che hai assunto tutti i comandi e sei il promotore delle decisioni “capiscimi bene”, lo hai fatto anche mettendo lo zampino apportando discordia a Laceno, lo hai fatto con il provocare la scissione del Consorzio esistente da decenni e rigettando l’invito alla riappacificazione del nuovo giovane presidente Tommaso Patrone, lo hai fatto dando vita a una associazione di imprese costituitosi in società, di cui è conosciuto il nominativo dell’amministratrice , con cui si conferma sempre il solito comando “ è come si suol dire che cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa” . Ma che comunque attendo parsimoniosamente le novità promesse per il Laceno e per un luogo a me caro . Non cercare meschinamente di nasconderti mentre agisci sotto banco, esponiti se sei uomo e non far coprire i tuoi errori e le tue baggianate dietro i successivi interventi di modifica delle tue affermazioni…
MA CHI E’ CHE SI NASCONDE?
QUANDO MAI IL SOTTOSCRITTO SI NASCONDE.
CHI E’ CHE HA SMANTELLATO IL CONSORZIO LACENO, PROVA CHIEDERLO AI CONSORZIATI, QUELLI CHE LO HANNO COSTITUITO NEL 1995: H. CERVIALTO; SOCIETA’ NIDE SRL; SOCIETA’ GIANNONI SAS; FUNIVIE DEL LACENO; RISTORANTE LO SPIEDO; ETC. ETC.,
DICI SOLO BAGGIANATE, COMPRESE QUELLE SULL’ATTUALE CONSORZIO, CHIEDI AL GIOVANE PRESIDENTE, CHI E’ STATO A DIVIDERLO, SE HA L’ONESTA’ INTELLETTUALE POTRA’ AMMETTERLO, ALTRIMENTI POSSO PUBBLICARTI IO LE PROVE DEGLI INCONTRI E DEI COLLOQUI SVOLTI.
SEI UN FALSO E UN COLLUSO E SAPPIAMO BENE CON CHI.
OLTRE A FALSO, SEI UN IGNORANTE ABISSALE, ACCECATO DALL’ODIO E DALL’INVIDIA TANTO DA NON LEGGERE E CAPIRE IL SIGNIFICATO DI QUELLO CHE STA SCRITTO:
“Un altro argomento nordista , è la storia che non conosci o la interpreti a senso unico, parli di Repubblica quando la Repubblica italiana è stata formata il 2 Giugno 1946”
TI RENDI CONTO CHE FAI IL PROFESSORE DEL CAVOLO, NON TI ACCORGI NEANCHE CHE LA REPUBBLICA ROMANA DI CUI HO ACCENNATO, VA DAL 1798 AL 1799, IGNORANTE STORDO E CIUOTO..!
ADESSO MI HAI VERAMENTE ROTTO I COSI DETTI, CERCA DI RIVOLGERE LE TUE ATTENZIONI A MERCATO S.S., O BAGNOLI I. E LASCIA LAVORARE GLI OPERATORI DEL LACENO, NON ROMPERE A ME, ALLA SOCIETA’ NELLA QUALE ESERCITO, AGLI ASSOCIATI DELLA NUOVA COMPAGINE CON I QUALI DOBBIAMO PROMUOVERE, E EVITARE GLI ERRORI DERIVATI DA PERSONAGGI MESCHINI COME TE E COMPAGNIA CANTANTE,….
Comunicato della redazione di PT39:
Ci vediamo costretti ad intervenire nel confronto-scontro tra Pietro Pagnini e Nello Molinaro per porre fine, ahinoi, a questo indecoroso scambio di accuse. Non pubblicheremo più articoli o post di questo tenore.
L’associazione PT39, ci ripetiamo, ha sempre auspicato confronti e dibattiti, anche i più accesi, purché condotti nel pieno rispetto delle persone e nell’alveo dell’ educazione.
La reiterazione di questi comportamenti c’imporrà non solo la censura dei post ma anche a “riconsiderare” l’amicizia sui social con il maleducato di turno ….
Email di Lorenzo Frasca:
Non posso fare a meno di nascondere l’irritazione che mi ha provocato uno stralcio degli scritti del Sig. Molinaro il quale, nella diatriba innescatasi su questo sito con il Signor Pagnini, scrive testuale : “è inutile ora attivarsi alla ricerca delle briciole o di finanziamenti pubblici personali come lo sono stai soventi negli anni e ora tenti di ottenerli con la creazione di una nuova associazione sperando nei miracoli..”.
Ebbene in quanto socio, insieme a molti altri, della nuova società privata costituita, eh si perché di S.r.l si tratta e non di associazione (differenza sostanziale, non di poco conto), tirata in ballo dallo scrittore, non accetto giudizi e pregiudizi espressi dal Sig. Molinaro o da chicchessia, che con la propria convinzione del tutto sapere e tutto comprendere, se ne stanno lì con le mani congiunte dietro la schiena a discettare di cosa sia giusto e cosa sbagliato. Un po’ come fanno gli anziani al cospetto di un cantiere.
Trovo disdicevole e offensivo accusare, davvero senza cognizione di causa, degli “imprenditori”, che già ad oggi con mezzi economici privati operano sul Laceno, e che sempre con capitali privati costituiscono una nuova società per contribuire ulteriormente (o almeno provarci) allo sviluppo del Laceno, DI ESSERE ALLA RICERCA DI FINANZIAMENTI PUBBLICI O MIRACOLI. La realtà è tutt’altra, i soldi che mettiamo in gioco sono i nostri e se egli permette li usiamo come meglio crediamo. E se anche un domani si prospetti la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici non vedo dove sia il problema, in quanto pubblici accessibili a noi, al Sig. Molinaro o a chiunque altro li ritenga di aiuto al concretizzarsi dei propri progetti lavorativi. Ma mi rendo che è più facile puntare il dito piuttosto che rimboccarsi le maniche…
Sinceramente non ero a conoscenza di dover chiedere in maniera preventiva parere, autorizzazione e magari anche benedizione al Sig. Molinaro. Altrimenti l’avrei fatto presente agli altri soci e ci saremmo comportati di conseguenza…
Tra l’altro forse chi spera nei miracoli è chi, come il su citato Signore (e chi come lui), passa il suo tempo e direi parecchio considerata la lunghezza dei suoi scritti, a disquisire su cosa si dovrebbe o non dovrebbe fare per il nostro comprensorio. Egli stesso si vanta di stare a Bagnoli/Laceno da ormai trent’anni, ma personalmente non vedo traccia del suo contributo apportato a migliorare la nostra piccola realtà.
Perciò i 2 consigli che mi sentirei di dare allo stesso sono in primo luogo evitare di sentirsi in dovere di esprimere il proprio pensiero su tutti gli accadimenti del Laceno soprattutto se trattasi di questione private e non pubbliche. E in secondo luogo, considerato che siamo una libera economia, e che egli sembra conoscere tutti i problemi e relative soluzioni, di scrivere molto meno e adoperarsi molto di più in maniera concreta.
Perché di pensatori Bagnoli è piena, quelli che mancano sono coloro che i tanti, troppi pensieri li mettano poi in pratica.
Cordialit
Lorenzo Frasca
FINALMENTE opportunità, chiarezza, completezza e sintesi sul concetto “FINANZIAMENTI PUBBLICI” e “CONTRIBUTI PUBBLICI” – opportunamente stanziati a sostegno degli operatori e delle strutture private.
Semplicemente complimenti a LORENZO FRASCA.