Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Angolo della poesia

La leggenda di Tronola

20.08.2016, La poesia (di Aniello Russo)

Condivido appieno quanto ha scritto Rosalinda sulle tematiche pasoliniane. Ma in particolare ho apprezzato il riferimento a un aspetto non secondario degli scritti di Pasolini, quando asserisce: “Cantò l’innocenza di un mondo rurale.” Mi aspetto altri contributi dall’articolista…
Credendo di fare cosa gradita, voglio dedicare all’autrice un mio componimento in versi: La leggenda di Tronola.(a.r.)
_____________

La leggenda di Tronola

*

Sorgente-Tornola-foto-di-Angelo-Mattia-Rocco

***

Paradiso di acque il mio paese,

di sorgenti nascoste nell’intrico

di verdi boschi.

E sei tu, Tronola,

regina delle fonti,

che hai fretta di gettarti tra le braccia

dell’amato Laceno.

*

Mi aggrada riposare

su una riva, accanto all’onda pura

delle tue precipiti parole,

quasi scocchi di baci,

accanto ai sorrisi delle acque

che, a cascatelle,

saltano giù dai ciottoli spumose.

*

Dal mormorio cullato, mi addormento

e sogno. Sogno di trovarmi… no!

Sì, sulla stessa riva.

Scende l’acqua urtando contro i sassi:

ora non sono più scocchi di baci

non sono più sorrisi di cascate…

*

Riecheggiano le onde

rotti singhiozzi come sordi tuoni.

E ripete il ruscello il lamento

di Tronola fanciulla

che per amore si gettò nel lago.

*

Tale la fitta al cuore che mi desto,

dal peso oppresso di una cupa angoscia.

Tronola sventurata,

più non m’inganni:

non sono, no, limpide gocce d’acqua,

lacrime invece torbide tu versi

nel cuore di Laceno

eternamente.

*

E ogni notte la luna racconta,

ferma sopra il paese,

la stessa storia. Sempre.

Si arresta pure il tempo,

mentre la gente in silenzio ascolta,

fingendo di dormire.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.