Allarme blue tongue, Petracca: “Subito tavolo permanente”
20.07.2016, Irpinianews
“Per fronteggiare e prevenire l’emergenza della febbre catarrale degli ovini, la cosiddetta blue tongue, ho proposto l’istituzione di un tavolo regionale permanente, attivando una sinergia tra la Commissione Agricoltura che presiedo e la Commissione Sanità, data la contiguità tra i due ambiti”.
E’ questo quanto sostenuto da Maurizio Petracca, presidente dell’ottava commissione del consiglio regionale della Campania in occasione dell’incontro che si è svolto questa mattina a Bagnoli Irpino e che ha visto la presenza di operatori del settore, allevatori ovini, organizzazioni di categoria ed amministratori. Al centro del confronto, che ha avuto un respiro regionale, la patologia che interessa e coinvolge l’intero territorio campano.
«Sono convinto – ha aggiunto il presidente Petracca – che un tavolo possa essere una soluzione adeguata perché vi sia un continuo monitoraggio, sia su base provinciale che regionale. Il problema della blue tongue, infatti, ha un aspetto di carattere sanitario vero e proprio. I capi di bestiame che vengono colpiti da questa patologia non vengono quasi mai denunciati. Stesso discorso per le carcasse che non vengono smaltite secondo le norme vigenti al riguardo. Questa circostanza impedisce alla Campania di essere annoverata tra le Regioni in cui si registra la presenza della patologia, con la conseguente privazione di tutte quelle misure sia di prevenzione che di intervento predisposte a livello centrale”.
“Infine – ha concluso Petracca – il tavolo potrà assicurare l’introduzione di misure preventive che garantiranno l’accesso ai vaccini nei tempi dovuti e quindi si eviterà il verificarsi di nuove emergenze. Su questi due punti abbiamo assunto al tavolo di Bagnoli Irpino di questa mattina il massimo dell’impegno come rappresentanti istituzionali presenti sul territorio”.
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20.07.2016, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
S.O.S. blue tongue: “Fa paura la burocrazia, non la malattia”
La febbre degli ovini sta distruggendo interi greggi, è sempre più allarme.
“Fa paura la burocrazia non la malattia. Qualcuno dovrà pagare per i danni agli allevatori”. E’ durissimo il commento del direttore di Coldiretti Campania e Avellino, Salvatore Loffreda, nel corso dell’incontro con oltre duecento allevatori da tutta la Campania giunti a Bagnoli Irpino per discutere della spinosa problematica della blue tongue, la febbre catarrale degli ovini che sta abbattendo interi greggi.
Oltre 300 gli animali morti solo nella zona tra Bagnoli e Laceno. “La Regione Campania ha acquistato i vaccini e nessuno è andato a ritirarli all’Istituto Zooprofilattico di Portici – ricorda il direttore Loffreda – ormai la vaccinazione è inutile, oggi ci troviamo con un gregge debilitato e malato. Bisognava fare prevenzione mesi fa, non certamente adesso. Qualcuno dovrà risarcire gli allevatori per il mancato reddito e per il blocco della movimentazione degli animali, ennesima batosta alle già dissestate economie delle imprese zootecniche campane”. Sono oltre 217mila i capi ovini in Campania, 37mila in provincia di Avellino. Dal dibattito promosso da Coldiretti con il presidente della Commissione agricoltura regionale Maurizio Petracca, Paolo Sarnelli responsabile del settore veterinario della Regione Campania e Vincenzo Aiala, vicepresidente della commissione regionale sanità, sono emerse però due importanti novità. Gli allevatori, anzitutto, potranno richiedere, tramite ASL, un risarcimento economico per lo smaltimento delle carcasse degli animali morti a causa della blue tongue. Annunciata, inoltre, l’istituzione di un Tavolo permanente della zootecnia in Regione Campania con le associazioni di categoria e le commissioni congiunte sanità e agricoltura: “Bisogna arrivare ad una svolta per il settore zootecnico – ribadisce Loffreda – e lavorare alla prevenzione della malattia. Non possiamo più rischiare il cortocircuito che si è creato tra Asl e Regione Campania per la profilassi. Di burocrazia i nostri allevatori non possono più morire”.
Per fronteggiare e prevenire l’emergenza della febbre catarrale degli ovini, la cosiddetta blue tongue, ho proposto l’istituzione di un tavolo regionale permanente, attivando una sinergia tra la Commissione Agricoltura che presiedo e la Commissione Sanità, data la contiguità tra i due ambiti”. E’ questo quanto sostenuto da Maurizio Petracca, presidente dell’ottava commissione del consiglio regionale della Campania in occasione dell’incontro che si è svolto questa mattina a Bagnoli Irpino e che ha visto la presenza di operatori del settore, allevatori ovini, organizzazioni di categoria ed amministratori. Al centro del confronto, che ha avuto un respiro regionale, la patologia che interessa e coinvolge l’intero territorio campano.
«Sono convinto – ha aggiunto il presidente Petracca – che un tavolo possa essere una soluzione adeguata perché vi sia un continuo monitoraggio, sia su base provinciale che regionale. Il problema della blue tongue, infatti, ha un aspetto di carattere sanitario vero e proprio. I capi di bestiame che vengono colpiti da questa patologia non vengono quasi mai denunciati. Stesso discorso per le carcasse che non vengono smaltite secondo le norme vigenti al riguardo. Questa circostanza impedisce alla Campania di essere annoverata tra le Regioni in cui si registra la presenza della patologia, con la conseguente privazione di tutte quelle misure sia di prevenzione che di intervento predisposte a livello centrale”.
“Infine – ha concluso Petracca – il tavolo potrà assicurare l’introduzione di misure preventive che garantiranno l’accesso ai vaccini nei tempi dovuti e quindi si eviterà il verificarsi di nuove emergenze. Su questi due punti abbiamo assunto al tavolo di Bagnoli Irpino di questa mattina il massimo dell’impegno come rappresentanti istituzionali presenti sul territorio”.
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20.07.2016, Ottopagine.it (di Gianni Vigoroso)
Virus lingua blu ovini: la situazione è seria
La Coldiretti non concede sconti alla politica. Occorre intervenire con la massima urgenza.
La febbre catarrale degli ovini, malattia infettiva, non contagiosa, dei ruminanti. Sintomatologia, diagnosi, trattamenti ambientali, misure di profilassi in paesi indenni, quarantena. Un incontro pubblico nel Comune di Bagnoli Irpino per fare il punto della situazione su questa delicata emergenza sanitaria, che sta assumendo livelli davvero preoccupanti in Irpinia e non solo.
Salvatore Loffreda, Direttore Regionale Coldiretti Campania:“Chiediamo alla politica di fare la sua parte, al fine di intervenire per i danni che hanno provocato, nonostante la regione si sia fatta parte dirigente su questa emergenza.”
Nell’ultimo mese, c’è stato un aumento netto dei focolai. Lo conferma Paolo Sarnelli, responsabile settore veterinario della Regione Campania. “La diffusione del virus purtroppo sta andando avanti. Il periodo attuale è quello più caldo sotto ogni punto di vista, non solo climatico.” Continua sull’App Ottopagine News.
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20.07.2016, Articolo di Giovanni Nigro (dal sito www.avellino.zon.it)
Bagnoli Irpino, stamattina il convegno sulla malattia delle pecore
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Il problema sorto ormai da qualche settimana è al centro del dibattito tra gli allevatori irpini e no; infatti, al convegno di questa mattina a Bagnoli Irpino erano presenti anche allevatori del salernitano che con quelli locali hanno assistito al convegno per le precisazioni sulla malattia delle pecore. La Blue Tongue (Lingua Blu) è un virus portato da una sorta di moscerino o zanzara e il vaccino è estremamente importante per questi animali. La Coldiretti aveva lanciato l’allarme ed ha contattato le Asl della Regione Campania per muovere in direzione contraria alla classica burocrazia italiana e quindi sollecitare il governatore De Luca a fare qualcosa.
Il Comune di Bagnoli Irpinoche ha ospitato l’evento è uno di quelli più colpiti, con un numero cospicuo di allevatori e a tal proposito l’Assessore Grazia Maria Lepore in qualità di delegata dal sindaco, non presente al convegno, a fare le veci dell’Amministrazione Nigro ha dichiarato che sarà al fianco dei suoi cittadini assumendosi la responsabilità economica nello smaltimento degli animali decessi.
Nelle dichiarazioni degli addetti ai lavori si evince la voglia di risolvere il problema già dai primi minuti; a cominciare da Vincenzo Alaia vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Campania, qui in veste di moderatore del convegno e dichiarando la sua vicinanza agli allevatori. Si infiamma il convegno quando la parola passa al Direttore della Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda che afferma: “il vero problema non è la malattia, ma la burocrazia”. Questo per accentuare la colpa alle Asl che hanno mancato di tempestività nell’avvisare gli allevatori, perché in questo caso la Regione si era mossa con le dovute tempistiche.
La Regione Campania aveva pianificato una vaccinazione di massa, ma non è possibile e si potrà da oggi solo proteggere le aree confinanti al ceppo colpito dalla malattia Lingua Blu, come ha spiegato Paolo Sarnelli, responsabile del settore Veterinario della Regione Campania. Questo non è stato il primo incontro tra allevatori ed istituzioni e la preoccupazione della maggior parte degli allevatori è quella della perdita di tempo e della mancata sollecitazione a chi di dovere. Nella mattinata a Bagnoli Irpino il clima resta ancora quello teso delle settimane scorse, ma con qualche tassello del puzzle da inserire per completare il quadro che secondo il presidente Maurizio Petracca si risolve istituendo un tavolo di vigilanza e tutela permanente.