Pasqua 2016
27.03.2016, La poesia di Luciano Arciuolo
Caro Gesù, mi dispiace,
ma non puoi scendere dalla croce.
Stavi ancora scontando Auschwitz
e già questi
armavano
la bomba H.
E poi il Vietnam,
la Palestina,
e sangue ovunque,
e odi antichi,
e poi guerre
di religione.
Mi dispiace,
ma non puoi scendere dalla croce.
Devi ancora scontare
i muri
e il filo spinato,
i trafficanti di armi
e gli scannatori,
i preti pedofili
e gli strozzini.
Mi dispiace,
ma non puoi scendere dalla croce.
E se ti sei stancato
di stare lassù,
posso darti ragione.
Ma non puoi amarli tutti.
Non puoi amare
chi chiude le porte
ad Aylan e ad Abu,
chi vende armi ed ingrassa,
e chi gira la testa
dall’altra parte.
E se scendi dalla croce,
Gesù,
scaccia dal tempio
questi nuovi mercanti.
Se scendi dalla croce
non riportarla più a valle.
Lasciala lì,
così nuda e vuota,
monito silente.
Se scendi dalla croce,
Gesù,
fa che sia per sempre.
Fa in modo,
Gesù,
che non ne servano altre.