27.02.2016, Il Quotidiano del Sud

Il sindaco Nigro replica ancora alle accuse di Chieffo: “Parola d’ordine: guardare al futuro. Seggiovie, grotte, lago nel Progetto Pilota”.

Il sindaco Filippo Nigro parla di «telenovela». Continua la querelle maggioranza-opposizione sulle seggiovie. Il primo cittadino non si tira indietro, dopo le accuse di Aniello Chieffo. Tra i nodi, la sentenza TAR 2008 sul ricorso del gestore Giannoni a una delibera del 2002. Con cui, riprendendo un atto sindacale del 2000 si comunicava: la concessione scade a maggio 2004. Per il giudice era inammissibile: si doveva impugnare il primo atto.

Da allora, suoli ‘liberabili’. Chieffo dice di non averlo fatto non avendo in tasca il finanziamento. Nigro spiega: «Dopo la sentenza furono fatti manifesti in cui si esultava per il finanziamento. Se loro fossero stati certi , forti del pronunciamento favorevole, perché non hanno rinegoziato la concessione anno per anno, tutelando il comune? Invece hanno fatto la cosa peggiore: niente».

Ma perché non l’ha reso lui stesso esecutiva? «Per non perdere l’occasione accelerazione. Se avessimo cacciati i gestori, avrebbero sicuramente fatto ricorso, andando troppo oltre con i tempi. Da qui, la strada dell’accordo» di ottobre 2014. Ma a gennaio 2015, la regione comunica: così come vi siete ‘organizzati’, c’è aiuto di stato. Niente seggiovie.

Fondi FAS, il sì di Bassolino, la sospensione qualche mese dopo di Caldoro. La revoca di quest’ultimo. Per Nigro «i fondi FAS sarebbero stati dirottati su altro. Quei fondi non c’erano. Tant’è che tutto l’atto sesto integrativo dell’APQ entra nell’accelerazione. Con seggiovie dichiarate ammissibili». Poi, è andata come è andata.

Infine, l’ufficio FAS. Per Chieffo strumento utile a monitorare bandi e accedervi. Nigro lo ha chiuso un mese fa. E smentisce sulla proposta a Gianluca Palmieri di restare. Poi chiede: «come si fa a fare una convenzione per 200mila euro senza i soldi? ».E la revoca della sospensione? «Ma che. Si doveva finanziare con i fondi comunali ricavati dal PIP».

Alcuni contenziosi sono in atto: il comune pare non sia intenzionato a pagare. Nigro insiste sul futuro: «Pensiamo a un complesso progetto: non solo seggiovie, ma anche Lago, Grotte del Caliendo visitabili, e tanto altro». Parola d’ordine: «destagionalizzare l’offerta turistica».Sulle seggiovie stesso progetto. Per Grotte e Lago «c’è l’incarico agli uffici per preparare i definitivi. L’intenzione? Farli entrare nel Progetto Pilota e in rete col turismo religioso e l’eno-gastronomia».

Ultimo, il progetto ‘Un sistema tra cultura e memoria’ da 300mila euro. Per Chieffo «non se n’è sentito il fruscìo». Nigro minimizza: «Soldi della regione, non comunali come per l’ufficio FAS».