Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli

No TRIVpetrolio, Si TRIVacque

19.02.2016, Email di Angelo Capone

Tramonto sulla Savina col NiNNO dell’ACCELLICA all’orizzonte.

Foto-di-Angelo-Capone-2Nel pregresso mio intervento sul vostro sito di PalazzoTenta39 relativo alla poesia “PERCIO’ TI AMO” (di Pasquale Sturchio) ho presentato alcune fotografie della mia produzione sulle nostre uniche, Piccole Dolomiti Irpino-Picentine che hanno come fulcro magnificante la divina dorsale del Monte Accellica, ben visibile da Bagnoli Irpino per la felice ubicazione topografica nel contesto della fossa-anfiteatro naturale di Montella-Cassano-Bagnoli, con apertura verso l’Accellica nel Graben delle Mezzane (più dolci montagne di mezzo ribassate nella fascia Bagnoli-Croci di Acerno).

A noi montellesi è toccato ammirare Caliendo-Piscacca-Raiamagra e vetta del Monte Cervialto spesso innevata . A Voi, lo spettacolo naturale della Celeca che in me ha evocato un gigante addormentato e nel prof. Sturchio un aquilotto in procinto di spiccare il volo. Alla fine ci siamo messi daccordo con reciproche percezioni psicoemozionali e, pertanto, le vediamo entrambe, in ragione dei punti di vista e/o degli stati emotivi che, nel cervello, partecipano alla ricostruzione delle immagini retiniche.

La terza foto, Il tramonto sulla Savina, è risultata commentata con una nota esplicativa relativa ad altra immagine e, pertanto, colgo l’occasione per reinterpretarla con un commento più esaustivo e tale da elaborare una caratterizzazione ambientalista sempre più attuale e utile alla salvaguardia del territorio e al suo uso antropico in chiave naturalistica e migliorativa, evitando, così, di considerarlo un museo imbalsamato.

La foto, molto suggestiva, del Tramonto sulla Savina, con a Est il Ninno – splendida guglia dolomitica con relativo pinnacolo – che fa bella, magica mostra di sé all’orizzonte inglobato nell’insieme dei giochi policromatici e luminosi, tra cielo ancora azzurro vivo, crinale calcareo-dolomitico e flora oligotipica in controluce, è tale da offrire l’occasione di parlare di TRIVELLE avendo, nel bagliore dell’ultimo sole della giornata, una visione molto simile all’asta di una grande sonda messa in posizione verticale per perforare il suolo .

Il punto di scatto è situato poco a Sud di Vallone CUPO, sulla direttrice Muliniello-Fontanarosa-Acqualeggia-Cannelecchie- Croci di Acerno, in un contesto molto importante dal punto di vista idrogeologico e, quindi, per la presenza di falde acquifere profonde ed episuperficiali con relative sorgenti captate, anche per uso potabile dalla popolazione di Bagnoli . Ho immaginato per un attimo quell’asta di Trivella finalizzata ad un Pozzo esplorativo per ricerca di idrocarburi e ho, all’istante, subìto scompensi neurovegetativi tali da impallidire al cospetto di un tale visione in un territorio dall’inestimabile valore idrogeoambientale, orografico, turistico e agro-silvo-pastorale. Ho rivisto per un attimo i pozzi profondi Nusco 1 e Nusco 2 dell’AGIP degli anni 50, a Fontigliano, e ho immaginato i rischi per le importantissime falde acquifere profonde di Montagnone di Nusco-Piscacca e dell’intero Massiccio calcareo del Cervialto.

Ho pensato, poi, che poteva trattarsi di una trivella ” benefica” -con rotopercussione a secco- per la ricerca di acqua e mi sono riappacificato con l’anima ambientalista e col mio senso della misura. Ho, inoltre, associato a quest’idea la visione di un progetto mirato, frutto di un programma organico e studiato per ubicare in aree strategiche azioni ed opere antropiche atte a potenziare le sorgenti (rimpinguamento mirato) , ed in particolare quelle più in quota ( per sfruttare la caduta libera per il deflusso fino ai rubinetti delle abitazioni, limitando i costosi pompaggi) ed in modo tale da poter modulare le portate estive o tardo-estive-autunnali per sopperire alle carenze di acqua, specialmente nelle annate poco piovose, ai tempi del cambiamento climatico anche frutto del superilascio di CO2 in atmosfera.

Rimpinguare, contenere e/o modulare per regimare le scaturigini sorgentizie con opere finalizzate e/o, dove non possibile, razionalizzare le opere di captazione, limitando le perdite evidenti e/o occulte per poter prendere più acqua nei momenti di bisogno e senza pregiudicare i naturali deflussi sotterranei. Rimpinguare nei mesi di massima piovosità e di scioglimento delle nevi, trattenendo acque che andrebbero, in eccesso, a mare o a creare motivi di alluvionamento a valle o in piano, come a Benevento 2015. Rimpinguare anche con briglie ben ubicate e piccoli invasi regolatori a perdere ( con acque infiltranti). Importantissimo, inoltre, risulta sfruttare aree impermeabili per definire piccoli invasi di raccolta preminentemente a scopo irriguo agricolo ( Si parla tanto di agricoltura e di ritorno consapevole anche all’agricoltura biologica e si continua a“rubare” acqua al minimo vitale dei fiumi o si lasciano alla “danza delle piogge” i raccolti estivi) e complementarmente a scopo turistico, sportivo, industriale e per spegnere incendi potenziali.

Programmazioni valide per Bagnoli, con gestione autonoma delle acque, ma anche e soprattutto per l’intero territorio Irpino dove opportunamente si parla di biodistretti. SuperBiodistretti, come i nostri massicci montuosi, che senza razionalizzazione della risorsa acqua ( Deflussi superficiali subaerei e torrentizi condizionati e perlopiù per forti piogge, deflussi fluviali e minimo vitale, prelievi per uso irriguo, rimpinguamento di falde acquifere -e relative sorgenti o pozzi emungenti- con Invasi a perdere, pozzi assorbenti, deflussi subaerei, briglie bionatural e trincee drenanti tutti orientati verso acquiferi specifici, invasi regolatori di ritenuta e/o a perdere a monte per gestire le piene al piano, e, infine, non meno importanti, perdite di condotte vetuste ecc. ) risultano riduttivi e poco efficaci per rispondere alle esigenze agricole del territorio, compreso turismo e carenze tardo-estive per il consumo umano. Tutto ciò nella coscienza che, in aree molto fratturate e carsiche in quota, la caratterizzazione e la ricerca risulta molto più difficile, anche se si hanno conoscenze approfondite. Dove già esistono le condizioni progettuali reputo “delittuoso” non eseguire invasi come quello dell’Acera (Mezzane basse-Mancognano Sud) capace di servire, a caduta libera, l’agricoltura di più paesi : Bagnoli W, Montella, Cassano, Ponteromito.

Allego due scatti:

-La foto del tramonto sulla Savina col Ninno a Est e l’ultimo sole a W sul crinale orizzonte della Savina che copre la vista della cima nord dell’Accellica e con l’asta verticale simil Trivella per sondaggi profondi.

-La foto del versante Occidentale del massiccio del Cervialto con la ubicazione dei sondaggi per ricerca di idrocarburi, Nusco1 e Nusco2 dell’AGIP, anni 50, a Fontigliano, alla base del Montagnone di Nusco.

LE FOTO

RIMG0048 daStradaCroci-Bagnoli (8) (2)

Panorama-Montagnone-Piscacca-Caliendo

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.