Quattro milioni di affari, ora la sagra è business
16.11.2015, Articolo di Giulio D’Andrea (da “Il Mattino”)
Capone: “Consorzio per gli eventi”. Chieffo: “Grande richiamo”. Malerba: “Pochi alberghi”.
Partiamo dai dati. La sagra della Castagna Igp di Montella ha fatto registrare 150mila visitatori in tre giorni. 126 stand con una spesa media di 20 euro a persona. Il giro economico all’interno della sola cittadina è stato di circa 3 milioni di euro. Aggiungiamo questa cifra agli incassi di bar, ristoranti, tabacchi ed altre attività. E il tutto esaurito nelle strutture ricettive della zona, da Nusco a Caposele. Si “rischia” di arrivare a un numero da capogiro: circa 4 milioni di euro.
Per dare un’idea della dimensione della manifestazione, uno dei due panifici della cittadina ha sfornato ben 180mila panini.
Ma di esempi se ne possono fare tanti. Il numero di visitatori, se aggregato all’ottobre di Bagnoli Irpino con tre weekend ricchi di appuntamenti, sale vertiginosamente. Sommato anche alla sagra di Cassano e al “Salotto dei vini buoni” di Montemarano. Numeri ovviamente inferiori per questi ultimi due, ma comunque importanti. E in attesa della sagra delle sagre di Sant’Angelo dei Lombardi (anche qui cifre inferiori ma comunque in crescita), si può parlare di un flusso complessivo di mezzo milione di visitatori tra ottobre e novembre.
Lo confermano amministratori e Gal. Un patrimonio immenso da conservare e magari ampliare. “Risultato splendido – esordisce il Sindaco di Montella, Ferruccio Capone -. Quest’anno, ed è il dato che più mi soddista, abbiamo avuto comitive anche da Umbria, Marche, Lazio e finanche dalla Toscana. Ma sul nostro sito si sono collegati in 30mila dall’estero. La prossima sfida sarà quindi avere l’attenzione dei visitatori stranieri. Ci metteremo subito al lavoro per un grande progetto di marketing territoriale rivolto a paesi come la Cina, con i quali già stiamo operando come Ats insieme agli altri comuni della zona. Non vogliamo fermarci ai 150mila della sagra. Con gli alberghi diffusi l’Alta Irpina e la valle del Calore devono potenziare in futuro.
Raggiante l’imprenditore Salvatore Malerba: “un grandissimo risultato. E quello che più mi rende felice è che gli ospiti sono rimasti soddisfatti. Continuano ad arrivare mail e telefonate di turisti”. E aggiunge: “credo che se continuiamo a produrre qualità, se offriamo prodotti di eccellenza, le persone ritorneranno e faranno da megafono”.
Dice la sua Vanni Chieffo, presidente del Gal Irpinia. “Registriamo una fidelizzazione di molti visitatori. Sono quelli che poi tornano nei weekend in tutto il territorio della Valle del Calore e dell’Alta Irpinia e registriamo un incredibile flusso di nuovi visitatori. A loro ci stiamo rivolgendo per far conoscere il territorio e pensiamo che l’operazione stia riuscendo”.
Il Sindaco di Cassano Salvatore Vecchia, invita a uno sforzo ulteriore: “Sagra di Montella caratterizzata da un’organizzazione impeccabile e un’altissima qualità di stand e prodotti. Però, e parlo in generale, dovremmo censire turisti e visitatori. Questo non si traduce in numeri matematici. Significa sapere chi siano, come contattarli. Come farli tornare in zona comunicando i vari eventi durante l’anno. Servirebbe un database, i comuni dovrebbero scambiarsi le notizie”.
Si può migliorare? “Credo – ammonisce Capone – sia arrivata l’ora di creare un consorzio sulle sagre, per un programma ed un’ organizzazione migliore. Non possiamo più permetterci code chilometriche, altrimenti perdiamo turisti. Detto questo, possiamo parlare di un successo senza precedenti”.
“Certo – dice Malerba – per esempio il nostro punto debole continua ad essere la scarsa ricettività alberghiera. Ma è un tasto delicato. Se ampliamo l’offerta di posti letto avremo di sicuro dei buchi durante l’anno. Allora la sfida è quella di diversificare il tipo di alloggi. Il fatto positivo è che stiamo iniziando a cambiare mentalità anche su questo. In effetti alberghi e bed and breakfast non bastavano. E allora ci si sono messi i privati”.
“Chiaramente – riflette Chieffo – non possiamo parlare di turismo in senso stretto. Quel tipo di dinamica avviene in costiera. Sicuramente stiamo implementando un discorso di turismo rurale”. “Per quanto riguarda la ricettività – chiude Chieffo – i singoli paesi non sono attrezzati, con qualche eccezione a Bagnoli. Ma è anche vero che se pensiamo a queste zone come a un grande comprensorio, possiamo ritenerci soddisfatti. Come Gal abbiamo puntato e punteremo sempre di più a sostenere azioni per i più giovani, proprio per creare nuove strutture”.
“E allora – dice Vecchia- la buona riuscita delle sagre può servire da stimolo per mettere insieme i comuni e ragionare su una regia che renda vivi tutti i weekend dell’area. Alcuni eventi vanno spesso in saturazione. Insomma chiosa – si può fare di più″.
IL MATTINO del 10.11.2015