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Lettera aperta […]

09.09.2015, Il “grido” di Angelo Mattia Rocco (dal sito www.laceno.net)

[…] ad amministatori locali, operatori turistici, enti di promozione della Campania e del Sud”

Alta-Badia“Turismo”, una parola tanto pronunciata dai nostri amministratori e opertaori…pronunciata a tal punto da farle perdere il reale significato e il “senso” che essa nasconde.

Viviamo in una realtà dove da anni inseguiamo promesse, sogni, speranze e ci aggrappiamo continuamente a discorsi senza concretezza e con scarsa possibilità di realizzazione; e poi, quando nascono indivdualità e organizzazioni che puntano all’innovazione e cercano di scuotere le coscienze, ci ritroviamo a combattere con invidie, presunzioni, assolutismi, giochi e beghe politiche.

Un amante della montagna e del turismo non può accettare passivamente la situazione negativa in cui versiamo…

L’Alta Badia, un viaggio in essa che mi ha aperto la mente e ha fatto si che toccassi con mano l’arretratezza delle nostre classi dirigenti e delle nostre popolazioni.  Un esempio di turismo, politica, civiltà, collaborazione e innovazione. Un angolo di “ITALIA” dove ciò che ha contato di più è “l’idea di svilupparsi” e non “l’idea di arricchirsi alle spalle del prossimo”. Una zona dove dal “poco” (anche se tanto paesaggisticamente) ha creato la sua ricchezza e la sua posizione.

Un esempio per chi punta ancora e chi crede che il SUD delle zone interne può sperare in un qualcosa di più.

Allora mi rivolgo a voi AMMINISTRATORI e a voi ENTI DI PROMOZIONE (ma anche a voi COMUNI CITTADINI INVIDIOSI E SENZA IDEE):

“SVEGLIATEVI! Date spazio alla novità, riflettete nell’ottica che la politica è un supporto e non un mezzo per trovare un posto di lavoro, rifugiatevi nella certezza che seguire chi ha un progetto è sintomo di intelligenza e non di sudditanza mentale.

Spaziate nei vostri orizzonti, unitevi e non criticatevi, sperate nel bene del vostro vicino e tendete una mano a chi non ha raggiunto la vostra posizione.

Pensate con un NOI e non con il solito e meschino IO, costituite fondi comuni per sostenervi e non nascondetevi guadagni sotto il materasso. Consorziatevi non per ergervi a presidenti del nulla o ad amministratori delle sfide perse, ma per creare una posizione di sviluppo.

Costituite società di persone capaci e investite su di esse.

Unitevi piccoli comuni e cominciate a camminare a braccetto.

Dimenticate la vostra stanca mentalità che vi porta a pettegolare piuttosto che agire, dimenticate la concorrenza che porta solo a far fuggire il cliente…ma pubblicizzatevi a vicenda. Innovatevi, investite, girate, andate fuori, fatevi aiutare, stringetevi in un solo abbraccio.

Le nostre zone interne non saranno le Dolomiti certo, ma hanno le stesse potenzialità tecniche delle località più rinomate: il segreto del successo è solo un cambio di mentalità!

                                                                                                       

2 Commenti »

  • michele.gatta scrive:

    Le riflessioni di Angelo Mattia Rocco sono estremamente incisive e nello stesso tempo molto accorate. Le sue prerogative, che spesse volte in passato ha messo a disposizione della nostra comunità -soprattutto in iniziative miranti lo sviluppo turistico del Laceno – legittimano il pensiero da lui espresso.

    Purtroppo l’impressione che ho maturato da tanti anni mi porta a ritenere che il suo appello sarà, ancora una volta, disatteso.

    Il nostro paese, sui temi espressi dall’ amico Angelo, è stato sempre sordo, se non proprio riluttante. La classe dirigente locale, sia essa politica, che imprenditoriale, non è mai riuscita a “imporsi” la giusta mentalità che dovrebbe accompagnare una comunità dove è presente una stazione estiva ed invernale come è l’altopiano del Laceno. Un vero peccato.

    In una realtà sociale, come quella presente a Bagnoli, dove fra l’altro negli ultimi anni l’economia del paese è stata particolarmente danneggiata da eventi naturali, non riuscire a sviluppare tale potenziale patrimonio è sintomo di una evidente arretratezza mentale se non proprio culturale. Gli unici investimenti sono ormai retrodatati a diversi decenni fa. Il maggiore, e sicuramente il più incisivo e lungimirante, è stato fatto da gente non della nostra comunità…

    Si augurava che il pluri-milionario finanziamento per la ristrutturazione delle seggiovie (che pure era stato annunciato in arrivo) potesse favorire un deciso “cambio di verso” per le realtà imprenditoriali del Laceno. Purtroppo su tale progetto è sembrato evidente che l’operato della classe dirigente del paese non sia stato molto attento. Infatti, ad oggi, tutto è fermo.

    Si dice: “Più di un indizio porta alla… prova”. Sei d’accordo Angelo Mattia Rocco?

  • Laceno.net scrive:

    Caro Michele,
    il mio “sfogo”, nato a monte di alcune riflessioni e di esperienze dirette degli ultimi giorni, ovviamente è volto a tutta la realtà campana e del mezzogiorno, senza escludere nessuna località dove lo sviluppo e l’innovazione sono ancora dei ricordi lontani.
    Certo è che come ricordavi, io stesso essendo un reduce di battaglie, beghe e opposizioni sterili, ho maturato man mano risentimenti (non rancori, per carità) e tanto dispiacere.
    L’immobilismo, il chiacchiericcio, l’incapacità di guardar oltre il proprio steccato ormai lasciano il tempo che trovano.
    Convegni, comizi, annunci, articoli di giornali e chi più ne ha più ne metta… TURISMO SVILUPPO IDEE PROGETTI (i titoli) dove sono???
    Perché quando ci si pone dinanzi una sfida o si vuole apportare un’innovazione (mediatica o pratica che sia), parte la competizione da parte di chi si sente scavalcato (nel cosa?? Nel non aver fatto nulla??) o addirittura offeso che qualcuno possa aver pensato qualcosa per una terra differente dalla propria di origine?
    Per caso nelle zone che ho citato ieri, si offende qualcuno se ditte Austriache o personalità Svizzere intervengono ad apportare modifiche che generano indotto? Assolutamente no!
    E perchè qui, nella nostra bella e martoriata Regione, continuiamo ad ostacolarci e a logorarci stomaco, fegato (ecc ecc), quando ci sono spiragli di novità??
    Perchè amministrazioni locali, provinciali e regionali pongono limiti o distanze quando ci sono persone realmente motivate che intendono dar sfogo alle proprie progettazioni?
    Ci sarebbe da discutere in eterno…e ne approfitto per raccogliere ulteriori spunti.

    Ritorno alla tua domanda/affermazione… credo anche io che lo sfogo rimarrà uno sfogo e che il tutto scorrerà come sempre…
    …ma nel farlo, non rimaniamo (nessuno! E non solo noi, ma sproniamo anche gli altri) con il rimorso di non aver tentato!

    Un saluto

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