12.05.2015, Il Quotidiano del Sud

Il 18 marzo il locale meetup ‘Amici di Beppe Grillo’ aveva protocollato in comune la richiesta per un’individuazione degli scrutatori da adottare con criteri che tenessero conto della situazione occupazionale.

La risposta dell’amministrazione era arrivata il 3 aprile a firma del sindaco Filippo Nigro: non ci sono i tempi tecnici per «mettere in piedi – si legge nella lettera – un sistema di selezione che venga incontro alle esigenze di persone prive di reddito».Con la promessa, però, di soddisfare la richiesta dalla prossima tornata elettorale.

Il meetup di Bagnoli allora ha organizzato un presidio giovedì scorso, quando la Commissione Elettorale si è riunita per le nomine. «Nonostante l’amministrazione abbia manifestato condivisione e apprezzamento, la nostra istanza non è stata accolta. Abbiamo ritenuto di essere presenti per verificare la correttezza delle operazioni e purtroppo abbiamo dovuto assistere, nostro malgrado, al solito spettacolo poco edificante».

Gli attivisti del meetup descrivono quindi la seduta tenutasi in Comune: «Pochissime persone, se non una decina, accorse per il controllo delle procedure di estrazione a sorte di nomi presi da un elenco non reso pubblico preventivamente» .

Poi l’accusa diretta: «il risultato? Per la maggior parte – dicono gli attivisti – sono stati sorteggiati amici e parenti dei soliti noti della politica locale, anzichè coloro che vivono situazioni di grave disagio economico. Per questo siamo indignati».

I ragazzi, quasi tutti giovanissimi, promettono, concludendo, futura battaglia sull’operato della giunta e del consiglio comunale: «Continueremo a percorrere la strada della partecipazione attiva alla vita sociale e di un costruttivo ‘fiato sul collo’ all’amministrazione, augurandoci che ben presto questo modo di gestire la ‘cosa pubblica’ subisca finalmente un’inversione di rotta nel nome dell’interesse generale e del bene comune.