14.04.2015, Il Quotidiano del Sud

Dibattito sulle questioni delle aree interne con il deputato avellinese.

Il quarto ‘Caffè a 5 Stelle’ organizzato dal Meetup di Bagnoli Irpino ha avuto un ospite d’eccezione: Carlo Sibilia. Accompagnato da due dei candidati irpini alle regionali, Tiziana Guidi e Luca Carosella, il deputato avellinese ha affrontato alcune tematiche stringenti del territorio, ma si è sottoposto anche alle domande e al dibattito sulle questioni che, insieme al M5S, il membro del direttivo nazionale sta affrontando in Parlamento.

Sibilia ha iniziato sottolineando le differenze tra il M5S e gli altri partiti: «Vogliamo tenero fuori i soldi dalla politica. Tutti due anni fa parlavano di voler rinunciare ai rimborsi. Invece siamo stati gli unici, restituendo 42 milioni. I nostri parlamentari prendono il 50% dello stipendio».

Con questi soldi, spiega il deputato, il M5S ha integrato il fondo del MISE per il microcredito alle imprese: «Chiunque potrà presentare il proprio progetto: c’è ancora tempo per stilarlo e caricarlo sul sito. Un finanziamento che va dai 25 ai 35 mila euro».

Carosella è invece intervenuto per spiegare come è nato il programma: «A febbraio siamo partiti con tavoli di lavoro aperti a tutti. Ognuno può metterci il proprio pezzettino. Perché con la sinergia di tutti si smuovono le montagne».

Poi le domande: riordino ATO, che ieri ha visto anche il no dei consiglieri di maggioranza Nappi e Ruggiero e la protesta dei sindaci: «Sull’acqua la nostra posizione è chiara: deve restare un bene pubblico, come da referendum. Nessun profitto deve essere fatto con la gestione. Siamo seduti su una miniera d’oro.: il turismo paesaggistico muove più di 11 miliardi di euro».

Il dibattito si apre anche alla legge elettorale: «Vogliamo un sistema dove si possa esprimere un nome e un cognome». Imu agricola: «Un’altra di quelle misure – per Sibilia – che serve a coprire i proclami del governo, tipo gli 80 euro. Poi condonano 98 miliardi alle lobbies delle slot. Ci siamo mossi per abolirla, soprattutto perché non si tiene conto della produttività. Se un terreno non produce, perché pagare?».

Il DDL scuola invece, domanda dal pubblico, «un decreto che dovrebbe stabilizzare 150mila persone, ma saranno di meno. Noi avevamo proposto un percorso quinquennale che teneva conto delle esperienze. Le cose non si risolvono con uno schiocco delle dita».

SU questo interviene la Guidi: «Un non secco al finanziamento alle scuole private, che Renzi continua a volere sovvenzionare. E intanto abbiamo accorpamento di istituti, finanziamenti sempre più esigui, classi pollaio. Dobbiamo cambiare la visione generale».

Sulle seggiovie a Bagnoli: «Un grazie a Santoriello e Trillo del meetup che hanno informato. L’amministrazione sia più trasparente mostrando gli atti». Disoccupazione: «Domanda da un milione di euro. Tanto si può fare, ma non dimentichiamo la vocazione di questi territori, l’enogastronomia i qualità».

L’invito finale è quindi quello di partecipare tutti: «Aiutate questi ragazzi ad aiutarvi a cambiare le cose».

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