M5S: Le seggiovie? “Bagnolesi solo carne da votazione“
13.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
Bagnoli Irpino, nota del Meetup ‘Amici di Beppe Grillo Bagnoli Irpino – Montella’ e M5S Avellino.
Nel dibattito sulle seggiovie arriva anche il punto di vista del Meetup ‘Amici di Beppe Grillo Bagnoli Irpino – Montella’, insieme al M5S di Avellino: «Ci stiamo adoperando per promuovere una gestione pubblica, incentrata sul principio del risparmio e della partecipazione dei cittadini finalizzata alla tutela dell’economia bagnolese basata sul turismo e l’agroalimentare».
Il meetup, insieme al Movimento 5 Stelle di Avellino, ci tiene a sottolineare «la disputa quasi ventennale tra il Comune di Bagnoli Irpino e la “Marzio Giannoni e C. S.A.S.”», per cui « si è arrivati ad una situazione di rischio concreto di perdita dei famigerati 15 milioni grazie al background politico ed amministrativo locale in cui sono radicati interessi nefasti di singoli ‘manipolatori’».
Sulla questione dei fondi destinati alle seggiovie il Meetup di Bagnoli–Montella e il M5s di Avellino infatti si sono attivati, chiedendo all’amministrazione un po’ più di trasparenza: «L’ammodernamento della stazione sciistica del Laceno, dal nostro punto di vista, è senza dubbio un’occasione unica e fondamentale per dare nuova linfa al turismo delle zone interne della Regione Campania. Il M5S quindi rivendica un ruolo specifico, quello «di aver costretto gli amministratori locali e gli ‘eventuali speculatori’ a metterci la faccia», riuscendo a coinvolgere i cittadini nella «vita decisionale del paese».
L’accusa è, più nello specifico, quella di assistere soltanto, nel bel mezzo del dibattito, a «sceneggiate, il cui unico scopo è quello di confondere e raggirare la popolazione. Invece di sprecare energie beccandosi a vicenda, amministratori vecchi e nuovi farebbero meglio a far fronte comune per evitare quello che sta per accadere: veder svanire i decantati 15 milioni di euro».
Per il meetup bagnolese–montellese la questione è stata strumentalizzata, soprattutto in funzione delle elezioni regionali della prossima primavera: «Le seggiovie sono utilizzate come ‘spot elettorale’, in quanto diversi partitini ed esponenti locali hanno avocato a sé un ruolo di protagonisti, sbandierando quello che poi non fanno: coinvolgere i cittadini agendo in maniera democratica e responsabile». E ricordano quanto chiesto durante l’incontro organizzato da Marilena Vivolo la scorsa settimana da Vincenzo Ciampi, candidato M5S alle regionale, al consigliere Nappi, cioè «perché solo a tre mesi dalle elezioni si accendono i riflettori su questa vicenda», esprimendo poi dubbi sulla buona fede espressa dai vari personaggi politici intervenuti al dibattito. Poi il punto sul modo di fare politica, in cui – si continua nella nota – gli amministratori locali sarebbero soltanto «habituè di qualche ‘Vecchio Salotto’, dove si prendono decisioni che tocca ai bagnolesi subire, la cui leadership si tramanda di padre in figlio, di zio in nipote, un èlite che per grazia ricevuta gestisce le sorti di Bagnoli in maniera dilettantistica, considerando – in conclusione – noi solo come ‘carne da votazione’».