Per rispetto della memoria di mio padre …
02.09.2014, Email di Aniello Parenti
Ogni tanto mi tocca purtroppo intervenire, solo per il rispetto della memoria di mio padre, su alcune questioni che a me non sono simpatiche. Al Sig. Pagnini e al Sig. Gatta (vedasi commenti all’articolo “L’oro del Laceno”) vorrei precisare che il sindaco Tommaso Aulisa non c’entra assolutamente nulla con la venuta a Bagnoli dell’ing. Franco Giannoni, e lo faccio con uno stralcio di un articolo che scrissi già nel 2009 (pubblicato anche da Palazzotenta) dopo la scomparsa della Sig.ra Cavallo-Giannoni e dopo un altro articolo di Giovanni Guerriero sul Mattino del 4/12/09. Naturalmente, se proprio la memoria non aiuta i “bagnolesi”, tutto è supportato da articoli di giornali, foto, documenti dell’epoca ecc.
<< Come molti (o quasi) “ricordano” il Comune di Bagnoli dal dicembre 1964 all’aprile 1970 fu amministrato da una lista civica guidata dal sindaco Parenti, che ebbe il merito di avviare, con l’ing. Giannoni nel 1967, la realizzazione degli impianti di sciovia. In verità già in precedenza mio padre aveva cercato di realizzare impianti di risalita <comunali> a Laceno, prima chiedendo un finanziamento alla Cassa per il Mezzogiorno ed alla Banca del Nazionale del Lavoro, non ottenuto per mancanza di garanzie sul mutuo, poi cercando di avere un contributo dal Ministero dell’Agricoltura per la costruzione di una “teleferica razionale” ovvero di un impianto che doveva servire inizialmente a trasportare sul Rajamagra gli operai addetti alla lavorazione del legname e che in un secondo momento sarebbe stato trasformato per il trasporto degli sciatori (come era stato fatto in altre località); e mentre era in corso questa pratica giunse la richiesta dell’ing. Giannoni, che mio padre appoggiò in pieno, col massimo impegno, facendo in modo che l’iniziativa prendesse corpo. Una prima delibera risale al 1969 e, visti i tempi che correvano (opposizione dura da parte della minoranza di Aulisa), mio padre chiese anche consulenza alla prefettura per la redazione della convenzione. Quando lasciò l’incarico di sindaco già era stato realizzato ed entrato in funzione un primo tratto di sciovia. Nel comizio di apertura della campagna elettorale del 1970, nel rendicontare le opere svolte, ebbe modo di affermare <… mi limito a dire che tutto il complesso di attrezzature sciatorie ed alberghiere darà un nuovo volto al nostro Laceno. Basti pensare che un piccolo impianto, coraggiosamente fatto costruire nel cuore dell’inverno in mezzo alla neve dall’ing. Giannoni, ha richiamato su a Laceno tanta gente, tanti sciatori della Campania e delle ragioni vicine, che ha sbalordito un po’ tutti. Noi siamo orgogliosi perché, nel nostro Comune, è stato costruito il primo impianto di sciovia …> .
Il lancio della stazione turistica invernale fu uno dei tanti fiori all’occhiello di quella amministrazione.
Aulisa continuò, per quanto riguarda gli impianti sciistici del Laceno, l’opera avviata dal suo predecessore, prima con una delibera di assegnazione dei suoli (1971), che rimodulava le precedenti e teneva conto dei rilievi della prefettura, poi con l’approvazione della variante al piano di lottizzazione per il Laceno (1972) ed infine con la firma della prima convenzione (1973) … In quel periodo (67-70) tra mio padre e l’ing. Giannoni si instaurò un rapporto di amicizia e di stima reciproca che è durato negli anni. Un episodio significativo mi è rimasto impresso. Alla morte di mio padre l’ing. Giannoni, incontrandomi al Comune, tenne a farmi partecipe del suo personale ed affettuoso ricordo, ma nel discorrere ebbe un’espressione poco felice, definendo mio padre un <politico dilettante>; subito però precisò che per dilettante intendeva un politico non di professione, uno che faceva politica per passione ed impegno sociale, senza interessi.>>.
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“Una precisazione”, articolo di Aniello Parenti del 13.12.2009
Con estremo piacere saluto la precisazione dell’amico Nello Parenti. Un nostro assiduo e attento visitatore del sito. La sua puntuale precisazione la colgo come una vera e inequivocabile verità storica. Tuttavia, voglio ancora una volta precisare che alcune mie note sull’articolo del Picariello erano esclusivamente di ammirazione verso uno scritto propositivo per il rilancio del Laceno.
La nota in cui io sostengo: “… Pertanto mi sembra obiettivamente fuori luogo la precisazione, che poi in sostanza conferma l’intuizione dell’Aulisa, che insieme all’ing Amatucci fu interessato del progetto il compianto ing. Giannoni, favorendone così la sua coraggiosa avventura sul Laceno …”, è stata da me riportata dopo l’indicazione del dr. Pagnini che precedentemente ci portava a conoscenza dell’episodio appena descritto.
Tuttavia, sebbene non da me “lanciata”, una verifica della suddetta nota poteva essere meglio verificata … anche se, lo ripeto, non intendevo minimamente entrare direttamente sulla questione.
All’amico Nello un sincero ringraziamento, in attesa di ulteriori suoi contributi editoriali su eventi storico-sociali che riguardano la nostra comunità. Un saluto affettuoso Michele
Apprendo con estremo piacere l’articolo del sig. Aniello, che a riguardo chiarisce l’avvio dell’attività sciistica sul Laceno con l’Amministrazione Parenti, attraverso l’autorizzazione a realizzare il primo tratto della Sciovia Serroncelli all’ing. Franco Giannoni e l’accoglimento del primo progetto dello stesso, riguardante la realizzazione di un complesso turistico estivo ed invernale in località Laceno.
E’ stato grazie a questi epiloghi e all’aiuto del Presidente dell’E.P.T. di Avellino Avv. Ernesto Amatucci, che il Consiglio Comunale dell’Amministrazione Aulisa, nei primi anni settanta ha potuto titolare la società Giannoni S.p.A. Concessionaria, la quale, attraverso l’atto di convenzione n. 632 del 5/5/1973 e l’atto di cessione in proprietà dei suoli n. 969 del 13/12/1986 ha potuto realizzare gli interventi di progetto.
Tengo a precisare che le osservazioni fatte al commento dell’amico Michele, relative all’articolo del sig. Picariello, mirano essenzialmente ad evidenziare la durata temporale degli atti in questione e rilevare il tentativo di successive amministrazioni comunali, di porre in prematura scadenza gli stessi atti.
Comunque, ringrazio il sig. Aniello di avermi offerto la possibilità di scusarmi per la leggerezza posta nell’approccio alle questioni di avvio, tra l’altro per me di opportuna importanza, riguardanti l’attività sciistica del Laceno.
Con simpatia.