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L’estate e l’inverno, il caldo e il freddo: le conseguenze sulla Terra

11.07.2014, Rubrica meteo a cura di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2014, Anno VIII, n.3)

Spesso ci si domanda se il freddo possa compromettere o meno più del caldo la qualità della vita. Soprattutto in pieno inverno o in estate questo interrogativo lo ampliamo fino a domandarci quale dei due fenomeni possa provocare un maggiore numero di decessi tra la popolazione.

Indubbiamente la stagione che stiamo vivendo, alquanta bizzarra, fa pensare che tutte le dichiarazioni catastrofiste di chi vede la Terra sull’orlo del baratro a causa del riscaldamento costante del Pianeta, siano esagerate.

In realtà bisogna ragionare sul tempo a 360°. La maggioranza della popolazione oltretutto vorrebbe vivere al caldo (pur non estremo) e l’idea di ridurre le “emissioni” per abbassare le temperature globali non entusiasma più di tanto. Quanto si parla di salute il discorso diventa più coinvolgente richiamando anche fenomeni d’inquinamento e magari anche altre cause che penalizzano la persona. Ma qui si sta discutendo di freddo e di caldo.

Ci poniamo una domanda: dei due fenomeni “chi ha provocato i problemi più grossi in passato?” Innanzitutto non è mai stata approvata la tesi che un aumento importante delle temperature possa determinare la sicura scomparsa di molte specie viventi. Il freddo in passato, neanche molto lontano, quando l’uomo non viveva comodamente nei suoi appartamenti riscaldati, mieteva molte più vittime del caldo. Freddo, malattie e carestia andavano certamente a braccetto. Certo le temperature estreme hanno sempre provocato problemi alla popolazione e all’ambiente. Dal freddo era anche molto difficile trarre dalla Terra anche solo ciò che bastava per il proprio sostentamento. Per strada certamente gli anziani sono i primi ad esprimersi in questo modo nei momenti in cui il caldo si scatena: “mamma mia, si soffoca; dal freddo ci si difende, dal caldo no”, memori del fatto che sino a qualche decennio fa il condizionatore praticamente era un privilegio di pochi, ora sono in pochi invece a non averlo, abusandone nell’utilizzo (vedi il proliferare di malattie respiratorie).

Quando a virus e batteri, ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le temperature. Ci sono batteri capaci di vivere a basse temperature ed altri che gradiscono invece le temperature più alte. Esistono batteri termoresistenti anche ad alte temperature. Per non parlare di ambienti più umidi dove la crescita batterica avviene molto più rapidamente.

Quello che possiamo affermare dunque con buon senso è che le ondate di caldo ripetute, così come un lungo periodo di freddo eccezionale, possono mietere vittime in egual misura, soprattutto nelle persone più debilitate, ammalate, povere o tra gente prive di dimore.

                                                                                                       

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