Seggiovie, interviene il Concessionario …
15.05.2014, Email di Rosaria Mosca
Colgo l’invito (commento del sig. Geppino Frasca, ndr) per esprimere una considerazione in merito alla questione Seggiovie, in quanto credo, leggendo commenti e opinioni dei cittadini bagnolesi, che si stia generando una confusione sui ruoli e sulle capacità di ogni singolo “attore” della vicenda.
In questa simpatica “rappresentazione meteorologica”, dove l’ente, il Concessionario e la popolazione vedono “condizioni atmosferiche” differenti, dobbiamo inquadrare alcune questioni fondamentali.
1 Il Comune, come ente e come istituzione, detiene il potere politico di indirizzo e il potere amministrativo, con il quale, tentando di rappresentare il “bene della comunità”, prende decisioni (con atti appropriati) per raggiungere tale scopo.
2 La società concessionaria che attualmente gestisce la propria stazione turistica estiva ed invernale è un’entità privata e in quanto tale indirizza le proprie scelte sulla base di un concetto imprenditoriale che a sua volta fonda la base su un principio economico ; fermo restando che il lavoro della stessa società che gestisce interessi privati (giustamente), crea anche un beneficio economico per l’intera comunità (ma parliamo di conseguenze indirette e non di stretto interesse di una società, appunto, privata). In parole povere, da una stazione sciistica attingono benefici le attività ricettive, ristorative, commerciali, di servizi ,gli utenti della stessa che utilizzano l’impianto per svago e non da ultima l’immagine del Comune stesso, della Provincia e della Regione di appartenenza.
3 Esiste poi un terzo attore, un detentore di un potere giuridico che è capace di sciogliere controversie tra l’ente e il privato.
Detto ciò, nelle vicende che ultimamente compongono la vita e le chiacchiere di piazza, si è persa di vista la giusta sequenza delle azioni dei tre attori.
Un comune avendo il potere amministrativo ha il potere decisionale e in questo momento notiamo una sorta di temporeggiamento o di rinuncia a decidere, in attesa di avere conferme sull’effettiva disponibilità e utilizzo del finanziamento; scaricando l’attenzione e giustificazioni varie su argomenti giuridici che non trovano applicazione nella realtà dei fatti e riversando sulla popolazione e suoi rappresentanti la responsabilità della decisione . “Basterebbe avvalersi di quel potere decisionale e procedere in sedi opportune, per agire nei confronti del concessionario, mostrando atti e documentazioni a sostegno delle proprie tesi. D’altronde son passati 12 anni dalle famose rivendicazioni dell’ente, eppure notiamo un concessionario attivo, funzionante, contributivo e che nel corso degli stessi anni ha ottenuto dallo stesso ente svariate autorizzazioni.”
In sintesi, sono queste le considerazioni che vanno poste alla vostra attenzione, avendovi dimostrato inoltre la nostra disponibilità a contribuire ancora in questa vicenda per trovare una soluzione equa, con ulteriori aperture per un accordo, fino a giungere, addirittura, a tentare a proprio rischio e responsabilità l’accesso ad un contributo regionale per sostituire gli impianti e per adeguare e ammodernare le strutture a servizio degli stessi.
Se anche questo non dovesse bastare, a questo punto, siamo disposti simpaticamente, (semmai a puntate data l’ampiezza delle argomentazioni da trattare) ad esporvi con degli articoli, le vicissitudini del Laceno dalle origini all’evoluzione attuale…