Un nuovo percorso che unisca tutta la comunità
28.04.2014, Editoriale di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Aprile 2014, Anno VIII, n.2)
Nello scorso mese di marzo l’associazione culturale Palazzotenta 39 ha rinnovato le proprie cariche ed ha eletto Giulio Tammaro a presidente del circolo. La nuova redazione del giornalino “Fuori della Rete” invia a lui e a tutti i componenti del nuovo direttivo gli auguri di buon lavoro. All’amico Giulio va un doveroso ringraziamento anche per l’impegno costante con il quale ha portato avanti l’iniziativa del giornalino.
L’eredità che ci lascia è sicuramente gratificante e faremo di tutto per continuare a portare avanti tale iniziativa nella speranza che altre risorse possano contribuire ad elevare ulteriormente la qualità del nostro periodico di informazione e approfondimento. Cercheremo di dare allo stesso una veste editoriale che oltre ad informare e a commentare la vita quotidiana del nostro paese, sposti gli obiettivi culturali anche ai paesi a noi vicini. Confrontarsi con queste realtà della provincia, e perché no anche della nostra regione, porterà una maggiore visibilità e concretezza ad un progetto editoriale che non dovrà limitarsi alla semplice azione di cronaca locale.
Già in questo numero sarà presente qualche iniziativa in tal senso, ma sarà dalla prossima pubblicazione che allargheremo i nostri spazi ed i nostri orizzonti a queste nuove tematiche. Più iniziative strettamente culturali e territoriali saranno le scelte editoriali che proporremo ai nostri lettori. Non faremo mancare anche dibattici o articoli più strettamente legati alla realtà di Bagnoli. Accetteremo volentieri articoli da tutti coloro che crederanno opportuno d’inviarci suggerimenti e idee. Salvaguarderemo con estrema obiettività e democrazia i pareri espressi, sperando di ricevere ampio materiale di discussione.Il tutto ovviamente senza mai cadere nella tentazione di denigrare alcuno.
Insomma, vorremmo creare qualcosa d’importante e duraturo, fare un salto di qualità e mettere al centro della discussione la cultura, quella con la “C” maiuscola. Questo ci chiedono tante persone, e noi non possiamo deluderle! Un obiettivo da raggiungere anche attraverso il contributo di coloro che, liberandosi finalmente da qualche “incertezza” del passato, possono favorire il raggiungimento di tale meta che la nostra comunità saluterà, ne siamo certi, con nuova e più rinnovata attenzione.
< < ...Un obiettivo da raggiungere anche attraverso il contributo di coloro che, liberandosi finalmente da qualche “incertezza” del passato, possono favorire il raggiungimento di tale meta che la nostra comunità saluterà, ne siamo certi, con nuova e più rinnovata attenzione>>.
DEMOCRISTIANAMENTE E QUALUNQUEMENTE ammazziamo il vitello grasso e cospargiamoci il capo di cenere, in attesa di chi ha definito l’associazione una loggia massonica.
Commento di Michele Gatta:
“Caro Giuseppe Caputo …ti scrivo:
Quando ci troviamo davanti a titoli da prima pagina proposti a carattere cubitali, probabilmente la diffusione del giornalino crea più interesse rispetto ad articoli meno dirompenti.Con la nuova redazione, da me rappresentata, abbiamo scelto una linea editoriale più prettamente culturale e possibilmente più rispettosa dell’idee altrui. Quando ci sono state azioni da noi ritenute non conformi alla realtà che hanno visto l’associazione penalizzata, abbiamo respinto in maniera decisa tali considerazioni. La democristianità non c’entra; sebbene la ritengo una dote sicuramente più moderata e forse anche più qualificante rispetto a ideologie d’integralismo radicato che si trovano in altre aree.
Quanto alla “loggia massonica”, frase letta parecchi anni fa e scritta da chi non ha condiviso la nostra associazione, siamo sicuri, che a distanza di sette anni, la stessa persona non la ripeterebbe. Mi dirai: sei troppo ottimista…Il nostro pensiero è quello che la stessa persona che ha detto la frase da te menzionata, e che attentamente ci segue da vari anni, spesso anche quotidianamente, potrebbe più restare fermo sulla riva del fiume, in attesa di veder passare qualcuno, che ripetere,oggi, la stessa frase di circa sette anni fa. Chiaramente non c’è nessuna intenzione, da parte nostra, di soddisfare tale desiderio, anche perchè non servirebbe allo stesso e soprattutto a tutta la nostra comunità.”
Michele Gatta direttore responsabile del giornalino “Fuori dalla rete” periodico dell’associazione “Palazzotenta 39”