Se proprio non volete capire ……
02.03.2014, Il volantino-manifesto (dott. Filippo Nigro, Sindaco di Bagnoli Irpino)
So bene che in un paese “da favola” la campagna elettorale finisce un minuto dopo l’esito delle elezioni. In tale paese le energie migliori concorrono e competono tra di loro alla ricerca delle migliori soluzioni possibili ai problemi della collettività.
Il Sindaco e la Giunta governano il presente e programmano il futuro, ed a volte riparano anche errori del passato. L’opposizione vigila e stimola ad un impegno sempre maggiore, a fare sempre di meglio. Mette inoltre a disposizione la propria esperienza per evitare ostacoli e per fornire utili suggerimenti.
Gli avversari politici sono consapevoli delle difficoltà legate ad un impegno così grande, garantito da un numero esiguo di persone, portato avanti in maniera totalmente gratuita e disinteressata e mostrano forse scetticismo sui risultati ma anche rispetto per l’onere assunto. Gli amici affiancano sempre l’Amministrazione, fornendo col loro sostegno forza e determinazione. L’intera comunità infine sa che c’è un lavoro difficile da svolgere, un lavoro continuo e quotidiano i cui frutti, si spera, si vedranno a distanza di un congruo lasso di tempo perché nulla va lasciato al caso ed all’improvvisazione.
Ma … so anche molto bene che sto descrivendo, appunto “un paese che esiste solo nelle favole”. La realtà, purtroppo, è un’altra. E’ quella che tutti conoscono molto bene. La campagna elettorale nel nostro paese, purtroppo, non è mai finita ed in tanti se ne chiedono il perché. Una cosa di altri tempi. Lo si vede, lo si sente, ce lo hanno confidato amici che militano nel campo avverso, ci mettono in guardia continuamente, ci sollecitano ad avere occhi aperti e sguardo vigile, ci ripetono di fare attenzione poiché il fine ultimo di alcuni è quello di vederci in difficoltà, discreditarci, anche di metterei nei guai se possibile, e poco importa a questi Signori se insieme a noi anche il paese dovesse subire un arretramento, una involuzione od addirittura una paralisi. La cosa più importante, sembra, sia inseguire una sorta di rivincita e metterei in cattiva luce agli occhi della pubblica opinione. C’è chi non ha mai “riconosciuto” il Sindaco fin dal giorno della sua elezione, chi ha inteso raffigurarlo alla stregua di un criminale con tanto di foto segnaletica, a quest’ultimi penso di mandare prima o poi le impronte digitali. C’è ancora chi non perde occasioni per scagliarsi con arroganza contro la popolazione, colpevole a suo dire di averci dato fiducia e consenso. C’è infine chi evoca una sorta di crociata, come se ci fosse Gerusalemme da liberare. Ma non è così, cari Signori.
Lo voglio dire con grande serenità: c’è semplicemente un Sindaco ed una Amministrazione, democraticamente eletti dai Bagnolesi, che si stanno prodigando alla ricerca delle migliori soluzioni possibili ai problemi del paese. Potete non essere d’accordo e nessuno pretende che lo siate. In fondo siamo in democrazia.
Ma riflettiamo tutti insieme: perpetuare in paese un clima da “guerra fredda”, a chi giova? Alimentare le divisioni, serve forse a qualcosa?
Si, a pensarci bene, forse si, serve a qualcosa Serve a chi non ha argomenti, a chi non sa o non può dare spiegazioni, a chi in presenza dei propri limiti, cerca di superarli non con la forza dell’intelligenza ma con lo scontro ed il “muro contro muro”.
Questa purtroppo è la “fotografia politicoamministrativa” del momento attuale. Ma io ho ancora la speranza e l’ambizione di modificarla e di far nascere nei concittadini un nuovo senso del vivere civile. Ho tentato un messaggio di distensione, che non è un atto di debolezza ma un gesto di grande responsabilità. Ho detto che voglio guardare avanti e lo voglio ripetere adesso a gran voce, intendo concentrare le mie energie nel tentativo di dare risposte ai problemi della collettività, di voler governare questo paese, il mio paese, con la consapevolezza di chi sa di aver ricevuto un grandissimo onore con la elezione a Sindaco e con la coscienza a posto di chi sa che sta facendo il proprio dovere nell’interesse esclusivo di tutta la cittadinanza. Voglio avere fiducia, soprattutto nei giovani, ai quali voglio dire: “Siate innovativi, siate spregiudicati, siate ribelli se volete, ma abbiate sempre presente nel vostro animo che il fine ultimo della politica è il servizio, è il raggiungimento del bene comune. Che la guerra infinita non lascia sul campo vincitori e vinti, ma solo sconfitti. Che il tanto peggio tanto meglio, alla lunga è causa solo di rovine e disastri per tutti. State alla larga da chi predica frammentazioni, ma fate sempre prevalere le ragioni che uniscono a quelle che dividono”. La diffusione della consapevolezza di tutto questo, specialmente nelle nuove generazioni, sarebbe già un grandissimo risultato e farebbe ben sperare per il futuro. Ma ho anche detto che non esiterò ad intervenire ogni qualvolta ce ne fosse la necessità, a tutela soprattutto della verità e della correttezza dei comportamenti.
Abbiamo volutamente evitato finora di “mettere in piazza” un argomento così complesso come quello del finanziamento delle Seggiovie proprio per non creare ulteriori motivi di dissidio e di contrasto, cercando di concentrarci sul raggiungimento dell’obiettivo invece di alimentare polemiche inutili e dannose.
Invece osserviamo come ancora una volta si cerca di trasformare la realtà, si tenta di modificare le cose o addirittura di addossare a noi responsabilità ed omissioni di cui siamo completamente estranei e che vanno ricercate in tutt’altra direzione. E questo non ci piace e non è neanche giusto. La cosa stupefacente è che c’è chi è disposto a credere anche …. alla Befana pur di negare l’evidenza e di non ammettere ciò che è di una nitidezza estrema.
Perciò c’è il manifesto e c’è il volantino, affinché sia chiara a tutti la linearità delle nostre decisioni e la responsabilità delle nostre scelte. In particolare, è necessario fare chiarezza sulla questione del III impianto di risalita. Il manifesto affisso dall’ex Assessore Caputo evidenzia una palese “non conoscenza” dell’argomento trattato, e la cosa suona alquanto strana per uno che fino a pochi mesi fa era parte della Giunta in carica. Viene da chiedergli:”Sai di che parli?”. Già nel Gennaio 2013 ha dichiarato testualmente in una nota di replica a Giuseppe De Mita “l’Amministrazione comunale ha già presentato e depositato in Regione tutta la documentazione necessaria affinché possa essere finanziato e realizzato il progetto”. Una sciocchezza, poiché il progetto depositato nel 2009 prevedeva il III impianto di risalita ma era privo dei permessi necessari, quindi la documentazione non era in regola.
Allora delle due l’una: o tenta come al solito di prendere in giro la gente oppure è all’oscuro delle reali dimensioni del problema.
La condizione di difficoltà in cui ci siamo venuti a trovare in queste settimane affonda le radici in scelte e decisioni “infelici” del passato, delle quali il nostro amico, nelle vesti di ex Assessore, non è affatto esente da responsabilità.
Per questo siamo noi a porgli una serie di domande, le cui risposte, se dettate da serenità d’animo ed onestà intellettuale, faranno di sicuro chiarezza su questa vicenda.
Domanda n.1: nessuno vuole negare che nel 2009 sia stato presentato il progetto che prevede il III impianto di risalita sulla Nordica, ma perché è stato presentato senza i necessari permessi?
Domanda n.2: hanno avuto tanto tempo, perché non li hanno chiesti nei 5 anni della Amministrazione di cui ha fatto parte? E’ vero che Caldaro ha imposto per un certo periodo uno stop ai finanziamenti, ma nel frattempo nulla impediva di corredare il progetto delle autorizzazioni necessarie.
Domanda n.3: avrebbero potuto completare, aggiornare, migliorare il progetto definitivo depositato in Regione nel 2009, in modo da essere pronti a sfruttare eventuali occasioni di finanziamento, od anche ad utilizzarlo nel momento in cui, nel Settembre 2012, hanno deciso per l’appalto in concessione (che prevede oltre alla progettazione esecutiva, l’esecuzione dei lavori e la gesti’one da parte dell’aggiudicatario). Invece hanno affidato a nuovi tecnici la elaborazione di un nuovo progetto preliminare che alla fine è risultato completamente inutile, visto che sono stati presi in considerazione solo progetti definitivi od esecutivi, con evidente spreco di denaro pubblico dal momento che i tecnici vanno comunque pagati. L’appalto in concessione si poteva fare anche col definitivo …. Volevano invece un preliminare? Bene, ne esiste un altro depositato in Regione fin dal 2008. Perché dunque un ulteriore progetto?
Domanda n.4: abbiamo letto che i permessi necessari per il III impianto di risalita non sono stati chiesti nel 2008 perché sarebbero stati richiesti, con l’appalto in concessione, da chi avrebbe dovuto realizzare il progetto esecutivo. Ma la modalità dell’appalto in concessione è stata decisa nel Settembre 2012. Ora diteci: pensate forse che i Bagnolesi siano tutti .. fessi ? Ci volete far credere che avete presentato un progetto incompleto nel 2009 perché già sapevate che nel 2012 vi sareste orientati per l’appalto in concessione ? Come facevate a saperlo 3 anni prima? Ma smettetela, non siate ridicoli …
Domanda n.5: nella ipotesi fantasiosa in cui qualcuno sia dotato di una “palla di vetro” per prevedere il futuro, si deve sapere che il progetto preliminare (inutile) a cui ho accennato prima ci è stato consegnato nel Settembre 2013. Dopo un paio di mesi la Regione ha deliberato la “Accelerazione della spesa”. Anche volendo considerare, in astratto, la strada dell’appalto in concessione col preliminare, chi avesse vinto la gara come avrebbe fatto a realizzare in un tempo tanto esiguo (entro il 31 Gennaio 2014) il progetto esecutivo con i permessi necessari per il III impianto, visto che ci vuole circa l anno per ottenerli?
Domanda n.6: se per caso nel corso del quinquennio precedente la Regione avesse decisò improvvisamente di finanziare il progetto, con il III impianto di risalita ma senza le autorizzazioni previste, cosa avreste fatto? (ricordo che i tempi per ottenerli sono di circa 1 anno).
Domanda n.7: come avete fatto a spargere ai 4 venti per anni dichiarazioni che asserivano che tutta la documentazione era a posto e che si era solo in attesa del decreto di finanziamento?
Domanda n.8: alla fine, per come sono andate le cose, perché volete addossare a noi responsabilità che non abbiamo, cioè di non avere in progetto (almeno per il momento ) il III impianto di risalita?
Una riflessione serena su questi quesiti servirà probabilmente a chiarire molte cose …. Si informi l’ex Assessore e se ne renda conto. Ma soprattutto si chiarisca le idee trovando le risposte giuste ed obiettive alle domande suddette. Se poi vuole risparmiarsi la fatica, legga il seguito sul volantino in distribuzione.
Ed una volta tanto, si fidi di ciò che è scritto.
La verità è questa: nel Novembre scorso la Regione ha deliberato una iniziativa di “Accelerazione della spesa” ed ha selezionato (non a caso) il progetto delle seggiovie del Laceno, dichiarandolo ammissibile al finanziamento. Tale delibera ha preso in considerazione solo progetti definitivi od esecutivi. Di conseguenza, viene preso in esame il progetto definitivo presentato nel 2009. Un progetto dunque già esistente, non suscettibile di varianti o di stravolgimenti. Ripeto, siamo nel Novembre 2013. Il 3 Gennaio 2014 ci viene notificata da parte della Regione una scheda progettuale, da compilare in ogni sua parte, con la quale ci venivano chieste tutte una serie di informazioni riguardanti il progetto, da presentare entro il 31 Gennaio 2014. In particolare, la esistenza di tutti i permessi necessari per avere il progetto cantierabile. E qui sono iniziati i problemi, perché il progetto prevedeva il III impianto di risalita, ma era sprovvisto dei permessi necessari. Per ottenere i quali, ci hanno spiegato in tanti, ci vuole circa l anno di tempo. Che fare, dunque?
Andare avanti con una scheda progettuale senza i dovuti permessi significa non essere ammessi al finanziamento. Rinunciare al III impianto di risalita ed andare avanti con una scheda a posto vuoi dire comunque aver modificato il progetto originale, con qualche rischio di bocciatura, ma almeno partire con le carte in regola ed avere la possibilità di giocarsi la partita.
Abbiamo preferito la II ipotesi.
Questa è la realtà dei fatti e sfido chiunque a dimostrare il conttario. Ma vorrei approfondire ancora una volta alcuni passaggi, in maniera che non ci siano equivoci o fraintendimenti. Noi abbiamo appreso della “Accelerazione della spesa” e della scelta da parte della Regione di prendere in considerazione solo progetti definitivi od esecutivi non nel Giugno scorso, ma solo un paio di mesi prima del 31 Gennaio, termine ultimo per presentare la documentazione richiesta. Non c’è stata dunque nessuna possibilità (in soli 2 mesi) di avere in tempo le autorizzazioni necessarie per il III impianto sulla Nordica (ripeto, ci vuole circa 1 anno ), a differenza vostra, ex Assessore, che invece avete avuto 5 anni di tempo. Ci siamo battuti, abbiamo bussato a tante porte perché noi per primi siamo consapevoli dell’importanza di un nuovo impianto di risalita. Ma davvero non è stato possibile, non c’è stato il tempo.
Pertanto non abbiamo scelto di non prevedere il III impianto, ma ne siamo stati costretti.
Perché fate finta di non capire? Se invece aveste provveduto voi, nei 5 anni in cui hai ricoperto il ruolo di Assessore, a tenere in Regione un progetto completo, moderno e funzionale, oggi non ci sarebbe stato nessun problema, almeno da questo punto di vista. Invece è stato presentato incompleto e successivamente abbandonato, questa è la realtà.
Salvo poi nel Settembre 2012, inspiegabilmente, avete cambiato idea e avete deciso per la modalità di gara dell’appalto in concessione affidando incarichi di un nuovo progetto preliminare a nuovi tecnici. .. E questa procedura si è poi scontrata con la scelta della Regione di prendere in considerazione solo progetti definitivi o esecutivi, imponendo tempi ristrettissimi, rendendo di fatto inutile tale progetto e costringendoci a prendere l’unica decisione possibile per rimanere ancora “in corsa” per il finanziamento.
Così, esattamente così sono andate le cose. In ogni caso, noi ci siamo già attivati per far partire le procedure necessarie per ottenere i permessi e le autorizzazioni utili a realizzare in futuro il nuovo impianto di risalita. Non essendo possibile, come ho già spiegato, apportare modifiche sostanziali al progetto preso in esame, i fondi sono stati ridistribuiti sulle strutture e sui servizi esistenti, per migliorarli e renderli più moderni e funzionali, dopo ovviamente aver prevista la sostituzione di tutti gli impianti di risalita (compreso lo skilift a valle) con impianti nuovi e più efficienti, capaci di raddoppiare la portata/ora di sciatori. A ciò si aggiunge il miglioramento di tutte le piste di sci, il recupero della pista di sci da fondo, lo snowpark, una pista da bob e slittini e per lo sci estivo, parchi gioco a valle ed all’intermedia.
E per una migliore informazione vorrei precisare che le risorse destinate alla baita ammontano solo ad un terzo di quanto affermato dall’ex Assessore.
Il quale ora ritorna con la litania del “vecchietto sul colle”. Una politica vecchia, obsoleta, superata, che ormai ha annoiato tutti e che non incanta più nessuno. Nel corso della Amministrazione di cui ha fatto parte, con “le catene spezzate”, si sono forse risolti tutti i problemi del paese? Quali grandi conquiste ha realizzato? Ma perché partire “lancia in resta” con accuse inconsistenti e scrivendo sciocchezze? Solo per manifestare comunque una presenza di cui il paese ha inteso liberarsi a fine Maggio scorso? Sarebbe davvero una cosa senza senso, come purtroppo ne accadono tante in questo nostro bellissimo paese. E sapete cosa vi dico? Anche questa “querelle” mi pare assurda.
Non vorrei infatti che facessimo la fine dei “polli di Renzo”, poiché forse dimentichiamo, tutti quanti, che il finanziamento ancora non c’è e che c’è invece ancora tanto da lavorare perché non è affatto sicuro che ci sia. Non sarebbe meglio, una volta tanto, dare l’ immagine di un paese che si unisce di fronte ad un problema così complesso e di enorme importanza per il futuro suo e dell’intero territorio?
Un problema dall’esito ancora incerto perché è una partita che si sta ancora giocando sul piano tecnico ma soprattutto legale. Non sarebbe dunque meglio dare forza e sostegno a chi è impegnato in prima linea al raggiungimento di un obiettivo di fondamentale importanza, rappresentando così al mondo intero una popolazione compatta e determinata nel costruire parte del proprio futuro? Si, certo, sarebbe molto meglio. Ma il nostro, purtroppo, non è il “Paese delle favole” ….
Dimenticavo Peppe, grazie per il formidabile “assist”.
P.S. Il PD si interroga sul 15 % relativo ai grattini sul bando dei parcheggi a Laceno. Dovrebbe invece chiedersi perché a fronte di una “offerta cosi spropositata a vantaggio di un soggetto privato” alla gara hanno partecipato non 10 od anche 20 soggetti privati, ma una sola cooperativa ….
Il Sindaco Dott. Filippo Nigro
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IL VOLANTINO
Se proprio non volete capire ….. (Sindaco di Bagnoli dr. FilippoNigro)
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IL MANIFESTO
Che palle…siete quattro gatti in paese, parlatevi in faccia invece di affiggere volantini.
Caro Filippo, ti ho fatto l’assist e come al solito ti sei incartato, segnando l’ennesimo autogol.
Il necessario che si facciano fatti e non chiacchiere, perchè le parole sono come foglie al vento di cui la comunità di Bagnoli non ne è prorio bisognosa.Di chi è la colpa e se esiste, ora non è di interesse, un lettore esterno fin ad ora non è riuscito a capirci
niente, mettetevi intorno ad un tavolo “essendo come Vi reputo tutti persone per bene” e chiarite una volta per tutte la questione ! penso che ormai tutto ciò che è stato detto , le recrimanzaioni reciproche scagliatosi anche con odio ,debbano essere sotterrate,perchè ci si trova di fronte ad una querelle interminabile ed inspiegabile di tutti contri tutti e di cui non si vede la fine, i manifesti etc. non fanno altro che alterare gli animini e prorovocare cattive risposte , penso che sia il momento in cui persone civili e di un elevato gardo di cultura come Voi abbiano il senso civico di porre un freno, che senso ha ,mi domando continuare in questa ormai inutile e ripetitiva discussione di cui non si scorge la fine- I fatti si devono compiere e gli impegni si devono portare al termine per il benessere della comunità questo è il comportamento fondamentale che deve tenere chi amministra la vita sociale dell collettività a cui la democrazia concede di giudicarlo.
Al tempo d’oggi dove la vita tecnologica impone di velocizzare le situazione per non rimanere indietro, qui si vede un ristagno di tutto.Quello che importa alla comunità è il compimento dei fatti e non chiacchiere o inutili, ripeto, querelle!!perchè la perdita dei benefici regionali sarebbe catastrofico per tutti !!