Intervista all’artista!
25.02.2014, La conversazione (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2014, Anno VIII, n.1)
Maria Rachele Branca è da tutti considerata un’artista ma lei si reputa semplicemente un artigiano e gli artigiani si sa non amano la confusione. La tranquillità e l’amore per la natura l’hanno spinta, dopo aver studiato a Firenze e a Roma, a ritornare a Bagnoli Irpino o meglio al “Lacrone”, nella tenuta di famiglia, dove nel laboratorio costruito fra gli ulivi, realizza le sue opere, apprezzate ormai da anni anche oltre i confini “bagnolesi”.
Dove nasce la passione per la scultura?
Credo dai due grandi angeli imponenti, che mi guardavano dall’alto nella navata centrale della Chiesa Madre .
Quando e con quali materiali ha iniziato a lavorare?
A scuola media ho iniziato a plasmare la plastilina e mi piaceva molto, mi piaceva soprattutto dare volume alle cose che facevo. Ho iniziato a lavorare quando ho deciso di avere un laboratorio tutto mio, dove tutto quello che avevo imparato, guardato e sperimentato, andava concretizzato.
Che tipo di percorso artistico ha compiuto e quanto ha influito sulla sua formazione?
Dopo le scuole medie ho iniziato a frequentare l’istituto statale d’arte ad Avellino, mi alzavo la mattina alle cinque e tornavo a casa alle quattro di pomeriggio, era faticoso ma era quello che volevo. I miei speravano che scegliessi una scuola vicina, magari lo scientifico, il professionale ma ero stata categorica “o l’istituto d’arte o niente”… dopo ci fu il terremoto, brutto periodo, a scuola c’era un gran caos, si faceva poco, intanto mia sorella aveva trovato lavoro a Firenze e come potevo perdere un’opportunità simile? Non persi tempo mi iscrissi all’istituto d’arte di porta Romana nella città di Donatello, Michelangelo… Dopo il diploma continuai il mio percorso iscrivendomi all’Accademia di Belle Arti nella sezione Scultura….. fu un bellissimo periodo, soprattutto di conoscenze e scambi culturali. Sicuramente la scuola ha influito moltissimo sulle mie conoscenze teoriche e mi fa un gran male sentire che l’educazione artistica o meglio “arte e immagini” verrà abolita dalle scuole, è una vergogna …. il Bel Paese che non saprà più chi lo ha reso così bello!
A cosa si ispira per dar vita alle sue opere?
Sicuramente a quello che ho intorno, alle montagne, agli animali che hanno fatto sempre parte della mia vita, alle esperienze e alle conoscenze, alla cultura scolastica e a quella narrata nei racconti di mio padre e soprattutto alla fantasia che mia madre mi ha sempre permesso di sviluppare!
Ci racconti come nasce una sua opera: le fasi e i tempi di realizzazione.
Spesso le mie opere nascono dalla richiesta di una committenza, anche se il più delle volte sono libera di creare! Presento una serie di bozzetti preparatori sul tema richiesto e una volta stabilito il soggetto proseguo con la realizzazione.
I tempi….. preferirei non parlarne!
C’è un tema ricorrente nelle sue opere?
No! Amo il passato, i simboli gli animali, le figure allegoriche, adoro la semplicità delle forme, la parte più istintiva delle cose, ma sono cosciente di vivere il mio tempo. Non credo ci sia bisogno di un tema specifico per raggiungere il fruitore, l’importante è raggiungerlo …
Chi acquista oggi un opera di Maria Rachele Branca, secondo lei compra l’opera o l’artista?
Mi auguro l’opera…..
Cos’è per lei l’arte?
Emozione ….
Qual è il rapporto “artistico” che ha con Bagnoli? Le sue opere sono apprezzate dai suoi concittadini?
Credo e spero di si… . i bagnolesi mi hanno sempre appoggiata!
Nonostante sia un artista molto conosciuta e apprezzata ha deciso di rimanere a Bagnoli, quali sono le motivazioni che l’ hanno spinta a restare?
Io mi reputo un artigiano e gli artigiani non amano la confusione, Bagnoli, anzi “il Lacrone” è il posto ideale per lavorare….anche se ogni tanto bisogna sconfiggere la pigrizia e superare il confine!
Da una sua idea è nato “Ars praesepii laborandi” il corso di presepi per adulti e bambini. Ci racconti questa bella iniziativa.
Innanzi tutto, diamo a Cesare quel ch’è di Cesare, l’idea è partita da un gruppo di persone che aveva l’esigenza di insegnare quel che sapeva fare e che voleva imparare nuove tecniche per esprimersi in questo bellissimo universo dei presepi. Credo sia stata una bellissima esperienza, vedere come è semplice dare ed avere senza secondi fini… lavorare per il piacere di realizzare qualcosa per la comunità, l’obbiettivo è quello di realizzare per dicembre 2014 un presepe per la chiesa di Santa Maria Assunta. Quest’anno con i più giovani abbiamo realizzato “Il presepe in cassetta” utilizzando tecniche semplici quali cartapesta, cartongesso, terracotta e riciclaggi vari. Abbiamo presentato le opere realizzate in concomitanza con il Presepe Vivente la sera del 29 Dicembre nel centro storico di Bagnoli, è stato un autentico successo! Speriamo che questa iniziativa faccia riscoprire il piacere di realizzare il Presepe a casa, con la famiglia e con gli amici.
Ultima domanda. Quali consigli darebbe ai giovani che hanno idee e talento ma non riescono a trovare una propria strada?
Essere tenaci e non demordere.
(Intervista di Giulio Tammaro)
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L’ARTISTA …
“MARIA RACHELE BRANCA”
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L OPERA …
“AMORE E PSICHE”