08.09.2010, Corriere dell’Irpinia

“Palazzo Tenta 39” lancia l’allarme per  la cappella del SS. Salvatore

BAGNOLI IRPINO – E’ un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dall’associazione culturale “Palazzo Tenta 39”. Da alcuni lustri ormai la Cappella del S.S  Salvatore si trova in uno stato di completo abbandono. I cittadini contestano la facilità di accesso alla struttura. Infatti sono numerosi i ragazzi che in assenza di qualsiasi barriera protettiva rischiano la propria incolumità per visitarla. Una struttura fatiscente ed inagibile che ormai da anni è abbandonata a se stessa. Una cappella in pessime condizioni con crepe nei muri, continue infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa dappertutto. Inoltre a peggiorare ulteriormente le cose concorre l’inciviltà dei soliti vandali che arrecano danni irreversibili ed irreparabili agli antichi affreschi della cappella.

Nelle scorse settimane l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Aniello Chieffo aveva parlato di un progetto già pronto per la ristrutturazione e la valorizzazione del luogo. Ciò che è certo è che sono numerosi gli appelli rivolti alle istituzioni competenti tra cui la Soprintendenza affinchè si possano finalmente adottare misure d’urgenza per la messa in sicurezza del luogo.

Di fatto quella dell’Albergo del Lago costruito sulla roccia e della chiesetta di fronte è una polemica in piedi da anni. Precedentemente nel luogo dove ora sorge la fatiscente struttura dell’albergo c’era una chiesa dedicata al Santissimo Salvatore. Fu edificata sul punto in cui il Salvatore apparve a San Guglielmo che sostava nelle grotte del lago con l’intenzione di costruire una chiesa. Il Signore gli disse che quello non era il luogo più adatto e così San Guglielmo andò via da Laceno per costruire la sua chiesa al Goleto. In ricordo di quell’apparizione in quel luogo fu costruita la chiesetta. Successivamente quando ci si rese conto dell’incantevolezza del luogo si pensò di spostare la chiesa e costruire un hotel oggi ormai diroccato. La chiesa fu ricostruita sul lato opposto dell’albergo.

L’Amministrazione Comunale di fronte alle polemiche relative alle condizioni in cui versano l’albergo sul Lago e la cappella del Santissimo Salvatore ha affermato che nel 2008 è stato presentato alla Regione un Piano di Fattibilità relativo ad interventi da fare sull’Altopiano del Laceno e che dallo scorso luglio si stanno verificando le condizioni per realizzare una serie di progetti. Ciò che oggi è certo è che la popolazione chiede un intervento urgente per la messa in sicurezza dell’intera area considerata l’inagibilità della struttura e il pericolo per l’incolumità fisica di coloro che si spingono fino al suo interno.

E’ un dovere difendere l’eredità del passato. Già negli anni cinquanta in nome del profitto si mancò di rispetto a un edificio sacro. Valori legati alla cultura, alla storia, all’arte non possono essere dimenticati. La cappella del Santissimo Salvatore merita rispetto. E’ questo quello che chiedono i cittadini di Bagnoli. Pensare al futuro senza tradire il proprio passato.

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09.09.2010, Ottopagine

La denuncia dell’associazione culturale “Palazzo Tenta 39”

Albergo al lago e Ss. Salvatore nel degrado L’amministrazione intervenga con urgenza

L’associazione culturale “Palazzo Tenta 39” di Bagnoli Irpino lancia l’allarme: cappella del SS. Salvatore: iniziarne a salvaguardare l’esistente. «Un nostro recente sopralluogo all’Albergo al Lago e a quel che resta della Cappella del SS. Salvatore – spiegano i membri dell’associazione bagnolese – ci ha consentito di verificare lo stato di completo abbandono in cui versano, pare, da molti anni, come testimoniato anche da diversi bagnolesi residenti nei pressi delle zone controllate. La cosa più incredibile è la facilità di accesso alla struttura, nonostante fosse fatiscente, inagibile e ad alto rischio per l’incolumità fisica dei tanti “curiosi” che ancora oggi, purtroppo, in assenza di qualsiasi barriera, arbitrariamente la visitano.

Le pessime condizioni dello stabile (crepe nei muri, continue infiltrazioni d’acqua anche per l’assenza di infissi, umidità, muffa…) e l’inciviltà dei soliti “imbecilli” (scritte sui dipinti e quant’altro) stanno arrecando forse danni irreversibili ed irreparabili alla cappella ed agli affreschi esistenti. In considerazione dell’attenzione e sensibilità su questi temi finora sempre dimostrata dall’amministrazione comunale, rivolgiamo all’ente ed alle altre istituzioni competenti (non ultima la Sovrintendenza) un accorato, rispettoso, appello affinchè si possano, da subito, adottare quei provvedimenti d’urgenza quanto meno per la messa in sicurezza del luogo’e la migliore salvaguardia possibile della cappella e delle opere d’arte in essa presenti. Il tutto – aggiungono – in attesa della presentazione e approvazione, speriamo quanto prima, di quel progetto di ristrutturazione e valorizzazione del luogo in questione di cui si è parlato anche di recente nel puntuale ed articolato comunicato pubblico dell’amministrazione comunale».