In ricordo del maestro Ermenegildo Parenti
26.09.2013, Articolo dalla pagina facebook “Laceno bello naturale”
Ermenegildo Parenti (1918/1990) è stato Sindaco del Comune di Bagnoli Irpino nell’immediato dopoguerra e rieletto nel 1964. Notevole è stato il suo impegno amministrativo nella realizzazione d’importanti opere, come l’ampliamento dell’impianto idrico realizzando il secondo acquedotto urbano, quello di Fontanarosa; l’assegnazione di maggiori finanziamenti alla pubblica istruzione, l’erogazione di fondi per migliorare la viabilità delle strade del Villaggio Laceno e spendendosi alla esecuzione del progetto dei lavori della strada forestale che collega l’altopiano del Laceno al Comune di Lioni. Strada, quest’ultima, inaugurata in occasione della celebrazione della XV Festa Nazionale della Montagna del 1966.
Come molti altri giovani del paese prese parte al secondo conflitto mondiale e assegnato al 50° Reggimento di Fanteria impegnato nelle operazioni sul fronte di Albania. Più volte decorato, dopo il congedo, è stato promosso al grado di Capitano. (in allegato la foto che lo ricorda con i compagni d’armi. La foto erroneamente è stata allegata all’album “Al via i lavori di restauro di S.Nesta” su segnalazione di Aniello Parenti.)
Insegnante delle scuole elementari, lo ricordo nel suo quotidiano impegno di ricerca dell’ espressività nell’educare che traduceva il suo insegnamento non un mestiere ma quasi un’arte, poiché alimentava in sé quell’atteggiamento e quel sentire che gli ha consentito di raggiungere quel passaggio straordinario dall’essere insegnante al divenire maestro. E maestro è stato per tutta la vita!
Un pomeriggio, ormai lontano, lo incontrai nei pressi della sua abitazione. Dopo un affettuoso e riconoscente saluto, mi chiese: “Al Laceno come vanno le cose?”. Spiegai le attese e le speranze che tutti avvertivamo. Alla fine la mia domanda: “Maestro, ma il Laceno d’oro?”.
“Il premio Laceno d’oro, mi spiega, fu istituito per divulgare le bellezze dell’altopiano Laceno allo scopo di accrescere la valorizzazione turistica di questa incantevole località. Per la celebrazione dell’ VIII edizione (1966), invece, dopo aver estromesso il Sindaco di Bagnoli Irpino dal Comitato, si è deciso, con molta leggerezza, di far svolgere la manifestazione in Avellino, svuotando così l’iniziativa stessa del suo vero significato col rischio di far definitivamente tramontare questo Premio, che era riuscito ad affermarsi in campo nazionale, richiamando l’attenzione di critici cinematografici. Il Comune di Bagnoli Irpino è stato sempre il principale finanziatore dell’evento, anche se non sono mancati i contributi di altri Enti. Ma essendosi verificato mancate entrate da parte dei soggetti partner, il Comune registrava in bilancio dei debiti, che l’allora situazione finanziaria non ne consentiva l’assolvimento. Allo scopo di eliminare tale passività e ottimizzare le spese si pensò di far coincidere la celebrazione della Festa della Montagna, promossa per il 28 agosto 1966, con la premiazione del Laceno d’oro. A tal fine con nota inviata alla Direzione di Cinemasud e ad altri Enti compartecipanti, l’Amministrazione Comunale espresse il parere che per il 1966 il Laceno d’oro avrebbe avuto un’organizzazione diversa.
Tale decisione fu interpretata da Camillo Marino – Direttore di Cinemasud – come un rifiuto dell’ Amministrazione comunale bagnolese alla realizzazione dell’iniziativa, convocando una riunione presso l’ Amministrazione provinciale dei rappresentanti degli Enti facenti parte il Comitato, con la voluta esclusione del Sindaco di Bagnoli Irpino, che di quel Comitato era il Presidente. Naturalmente la non partecipazione alla riunione non mi consentiva di chiarire la falsa interpretazione data dal prof. Marino alla mia lettera e di precisare che non s’intendeva per nulla intralciare la manifestazione, per la quale l’Amministrazione Comunale ha sempre sostenuto le spese, ma semplicemente chiarire che le risorse finanziare dell’Ente non erano sufficienti a proseguire la manifestazione con eguale impegno economico e che nel medesimo periodo si sarebbe svolta la Festa della Montagna, con immutabile richiamo dei visitatori del Laceno.
Nei giorni successivi, in sede di riunione del Comitato esecutivo per la celebrazione della Festa della Montagna, proposi che tra le premiazioni da farsi per detta festa, fosse inserita anche la consegna dei premi del Laceno d’oro. La proposta fu favorevolmente accolta. Qualche giorno dopo, incontrai Giacomo D’Onofrio in Avellino, presso il Lanificio Gatti, e gli comunicai la proposta di abbinare la celebrazione del Laceno d’oro con la Festa della Montagna, riducendo così i costi di gestione dell’evento. La proiezione dei film premiati sarebbe avvenuta, come per gli altri anni, nella piazza di Bagnoli Irpino e la premiazione degli attori e dei registi sarebbe avvenuta al Laceno, unitamente alle altre premiazioni in programma per la Festa della Montagna. Il Comune si sarebbe impegnato ad assumersi le spese, come richiesto da Camillo Marino, delle targhe d’oro, delle spese di viaggio e di soggiorno degli attori, dei registi e del rispettivo seguito, nonché la liquidazione di tutte le passività arretrate.
D’ Onofrio respinse categoricamente tale proposta, asserendo che i fondi comunali assegnati per l’evento erano insufficienti alla realizzazione del programma – che prevedeva un impegno di spesa di £ 1.500,00 – e che la ristrettezza dei tempi a disposizione non avrebbe consentito un’adeguata organizzazione. Mi riferiva, inoltre, il prof. D’Onofrio, che nella riunione svoltasi ad Avellino, presso l’Amministrazione provinciale, era già stato stabilito che la manifestazione del Laceno d’oro avrebbe avuto luogo nei giorni 17 e 18 settembre, secondo il seguente programma: 17 settembre – serata di gala in Avellino con la proiezione di due film premiati; 18 settembre -in mattinata visita degli attori e registri al Laceno e nel pomeriggio la premiazione alla Villa Gatti e infine il ricevimento al Comune. Il Comune, insomma, avrebbe dovuto partecipare con un impegno di spesa superiore all’edizione precedente del festival e rinunciare alla proiezione dei film a Bagnoli o a Laceno.
Era del tutto evidente che tale proposta non poteva trovare accoglimento, in quanto lesiva della dignità e del prestigio dell’Amministrazione comunale e della località, né tantomeno era accettabile una proposta di programma formulata in assenza del Comune alla riunione e senza tener conto delle volontà del principale Ente finanziatore.
Successivamente ricevo notizia dai giornali che la manifestazione del Laceno d’oro era stata rinviata al mese di ottobre e che si sarebbe interamente svolta in Avellino.
Mi recai, così, all’E.P.T. di Avellino e parlando con il dott. Moscariello apprendo che il Ministero del Turismo e Spettacolo aveva concesso un contributo di £. 1.000,00, che l’Amministrazione provinciale aveva disposto il finanziamento di £. 500,00 e che tale stanziamento sarebbe stato assegnato alla Direzione di Cinemasud per la preparazione e la realizzazione del VIII edizione del Laceno d’oro.
Spiegavo che il contributo erogato era stato concesso in quanto in precedenza avevo inoltrato agli Enti la richiesta di contributo per l’attuazione dell’evento e che sin dalla prima edizione il Comune di Bagnoli ha curato la realizzazione del Premio e ne ha disposto i maggiori finanziamenti a carico del proprio bilancio.
Il dott. Moscariello, in tutta risposta, dispone in modo immediato la preparazione e la consegna di una lettera dove ufficialmente informa l’ Amministrazione comunale di Bagnoli Irpino di quanto già dichiarato verbalmente. Di fronte a tale situazione non potetti far a meno di manifestare tutto il risentimento del Comune di Bagnoli Irpino, non solo verso la Direzione della rivista Cinemasud, ma anche e specialmente verso alcuni Enti sostenitori della kermesse”.
Altra proposta dell’Amministrazione comunale di Bagnoli Irpino, non condivisa dagli altri soggetti organizzatori, come mi spiegava Luigi Iuppa, era stata quella di ampliare l’area tematica del neorealismo ai Paesi del Mediterraneo, apportando, così, arricchimento al festival Laceno d’oro con nuove idee cinematografiche e dare voce a interpreti altrettanto validi ma poco noti.
Comunque, il Sindaco Parenti prosegue il suo programma promozionale di valorizzazione turistica del Laceno e organizza la Festa della Montagna che si svolge al Laceno il 28 agosto del 1966. Alla presenza delle autorità locali e religiose, dell’allora Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste Flavio Restivo,
l’ Amministrazione comunale richiama sull’altopiano numerosissimi visitatori, manifestazioni folkloristiche, stand gastronomici e gare sportive completano la speciale giornata in montagna che ancora oggi molti ricordano con nostalgia.
In allegato, alcune foto ricordano i momenti della Festa della Montagna ed altri eventi significativi del mandato amministrativo del Sindaco Parenti, come la cerimonia di conferimento delle onorificenze ai reduci del primo conflitto mondiale, la gara podistica e la gara ciclistica provinciale nel 1969 al Laceno.
Ringrazio Carlo De Simone – bibliotecario presso la Biblioteca Comunale di Bagnoli Irpino “S. Pescatori” – della collaborazione nelle ricerche d’archivio.
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Le foto