Michele Gatta: «L’esclusione? Atto arrogante»
20.08.2013, Ottopagine
La lite “PalazzoTenta39” e sindaco. La replica ufficiale dell’associazione.
Arriva la risposta ufficiale dell’associazione “Palazzo Tenta 39” in merito alla ormai famosa questione dei finanziamenti comunali. A parlare stavolta è il presidente Michele Gatta, in un’intervista apparsa su “Fuori dalla Rete”, giornale del circolo. Il presidente ha spiegato le motivazioni del manifesto di inizio agosto, scritto più che per l’esclusione, «per il fatto che l’amministrazione aveva il dovere di far conoscere a tutte le associazioni tale loro iniziativa».
Sarebbe stato meglio, e forse ritenuto più elegante da Gatta, se l’associazione «avesse avuto solo un piccolo e semplice contributo». Per il presidente le motivazioni che hanno spinto il sindaco a tale scelta – vanno ricercate soltanto nella sfera «dell’istinto», andando giù duro sul carattere di Nigro «sempre pieno di rancori a chi non la pensa come lui».
Gatta, a suo ijre, ha infatti colto un po’ di «disorientamento» anche tra le persone vicine al primo cittadino. Le parole rilasciate all”Ottopagine sono una replica «scontata e dovuta», anche se la tesi dell’associazione politica mascherata è per Gatta «insostenibile», poiché «pensare o ritenere “personalmente” tale tesi come prova sufficiente per “escludere” proprio la suddetta associazione da un possibile finanziamento sembra più un atto di arroganza». Ed ovviamente fa leva sulle tante iniziative svolte in questi anni, dal sito, apprezzato «da tutti», fino all’ultima sullo «screening sanitario per la prevenzione del tumore al seno» grazie all’interessamento del circolo.
La figura del neo-sindaco per il presidente non esce affatto più forte dalla polemica: ricordando anzi «i suoi ragionamenti su come avrebbe cambiato il paese se un giorno la popolazione l’avesse eletto, si augura che Nigro faccia prevalere le idee ai rancori» per realizzare questo nobile intento.
Gatta ha sottolineato che non c’è nessuna preclusione verso le altre associazioni a cui il finanziamento è stato erogato, anche se forse con questo atteggiamento Nigro non pensava «potesse penalizzare le stesse a cui ha dato il contributo». E ha chiuso anche lui sarcastico (in riferimento alle parole del primo cittadino che aveva promesso di iscriversi a “Palazzo Tenta 39 se fosse cambiata, puntualizzando però che «non si capisce cosa debba succedere perché questo si realizzi») invitandolo a candidarsi dato che «a fine anno termina il mandato da presidente dell’associazione. Ne sara eletto uno nuovo. Occasione propizia?».
In effetti forse schierarsi in un muro contro muro non porta in nessuna direzione, soprattutto per un’amministrazione eletta da poco. La risposta era doverosa, ma si può chiudere con una riflessione-domanda: dopo questa ennesima puntata sulla questione, non sarebbe meglio lasciar correre e ripartire, con la speranza che, chiudendo il caso e aprendo una nuova collaborazione ”Palazzo Tenta 39″ e l’amministrazione comunale, si possa meglio puntare all’obiettivo “comune conclamato, cioè il bene di Bagnoli Irpino?
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19.08.2013, Il Corriere
Bagnoli, Gatta: Palazzo Tenta 39 escluso dai finanziamenti? E’ un atto molto grave
Si inaspriscono i toni riguardanti i finanziamenti alle varie associazioni. Il circolo Palazzo Tenta 39 ha manifestato il proprio dissenso contro il primo cittadino, Filippo Nigro. A parlare il presidente dell’associazione Michele Gatta.
“ Mi sembra – dice Gatta – obiettivamente grave l’atto compiuto dal sindaco Nigro in riferimento all’assegnazione dei fondi erogati ad alcune associazioni del paese. Non tanto per il fatto che l’associazione Palazzotenta 39 non sia entrata fra le associazioni beneficiarie ma per il fatto che l’amministrazione aveva il dovere di far conoscere a tutte le associazioni tale loro iniziativa. Se qualche eventuale nostro “progetto” non fosse stato preso in considerazione o avesse avuto solo un piccolo e semplice contributo, il sottoscritto avrebbe giudicato il provvedimento amministrativo con una presa d’atto e niente più. Per questo, e a tutela soprattutto di tutti i soci iscritti all’associazione, che si è pensato di pubblicare un manifesto di dissenso. Credo che il contenuto dello stesso abbia evidenziato in maniera decisa tale discriminazione.
Penso – commenta – conoscendo, e bene, il dr. Nigro, che abbia agito più con l’istinto che con la logica. Diciamo che il suo carattere, sempre pieno di rancori rispetto a chi non la pensa come lui, abbia colpito ancora! Purtroppo questa è un difetto che non è riuscito mai a scrollarsi di dosso. Un cittadino comune può anche permettersi di fare certi errori, ma lui con il ruolo che gli è stato assegnato dalla popolazione bagnolese doveva agire con più oculatezza e lungimiranza.
Misurare il polso della gente non è facile. Sicuramente posso dire che molte persone hanno condiviso il contenuto del manifesto. Quello che ci tengo a sottolineare è che un po’ di disorientamento è stato colto anche in persone vicine a Nigro.
Devo dare atto a Nigro di essersi esposto in prima persona: ha sempre asserito che tale provvedimento è stato un atto da lui voluto. Da quando sono stato eletto presidente dell’associazione ho sempre pensato che il suo sostentamento non debba passare obbligatoriamente per il tramite di contributi economici esterni all’associazione. In sei anni di vita sono entrati tanti riconoscimenti che fanno di Palazzotenta39 un’associazione storica per il paese. E proprio l’im- parzialità dell’associazione stessa che ha permesso tale successo.
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