17.08.2013, Ottopagine (di Giancarlo Manzi)

Dopo la replica del sindaco, interviene una delle fondatrici dell’associazione.

Continua il tira molla tra “Palazzo Tenta 39” e la giunta guidata dal neo-sindaco Filippo Nigro. Questa volta a farsi avanti nella contesa, dopo le pesanti accuse del primo cittadino bagnolese seguenti al comunicato dell’Associazione socio-culturale, è Rosaria Patrone (nella foto, ndr), che ha collaborato alla fondazione: «Innanzitutto l’Associazione è nata nel 2007 e non nel 2008 come riportato dalle precedenti dichiarazioni del sindaco.

Ad oggi non ne faccio parte come socia, anche se ho sempre sostenuto e partecipato attivamente a ogni iniziativa culturale che “Palazzo Tenta 39” ha messo in piedi con grande passione in questi anni». La dottoressa è stata iscritta infatti alla stessa solo nei primi otto mesi della sua attività, quindi nel periodo 2007-2008. Ma ha voluto comunque intervenire perché si è «sentita chiamata in causa di fronte alle gravi dichiarazioni del sindaco». E per questo ha scelto di non «ribattere subito a queste affermazioni che lasciano il tempo che trovano, ma di porre anzitutto al sindaco alcune domande, alle quali spero vorrà dare molto presto una risposta: perché l’associazione culturale si sarebbe dovuta mascherare come tale e non apparire per quella che il sindaco dice essere, e cioè un’associazione politica? Quali ragioni poteva e può nascondere? Cosa doveva fare sotto mentite spoglie, che non avrebbe potuto fare come associazione politica alla luce del sole?».

Per la Patrone qualsiasi persona appartenente a «un’Associazione Culturale non politicizzata ha diritto ad avere idee di centro, di destra o di sinistra e di poterle esprimere in qualsiasi sede, perché cultura a volte è anche politica, quella con la “P” maiuscola». Nel 2007 non c’è stata nessuna strategia sottobanco per raggiungere chissà quale scopo politico, visto che – continua la dottoressa – «la decisione di alcuni membri del consiglio direttivo di candidarsi è stata presa all’ultimo e quasi di fretta. E non sono stati la gran parte come da lui affermato.

Per la trasparenza di “Palazzo Tenta 39” fanno fede le innumerevoli iniziative promosse in campo culturale in questi sei anni di fruttuosa attività, che tutti i bagnolesi conoscono benissimo. Escluderla non è stato per nulla giusto e tanto meno democratico». Spesso il neo-sindaco e le persone legate alla sua parte politica sono state invitate agli incontri , ma «non vi hanno mai partecipato. Ribadisco, le gravi affermazioni possono solo essere considerate come una colossale caduta di stile, con la quale il sindaco Nigro non può certo dire di aver iniziato al meglio il mandato: gli suggerirei pertanto di verificare sempre se quello che asserisce corrisponda a verità.

Un sindaco è il rappresentante di tutta la comunità, dovrebbe essere al di sopra delle parti: con questo atto si dimostra solo una partigianeria e uno spirito di vendetta che non può portare da nessuna parte» ha concluso la dottoressa. Si aspetta comunque una risposta ufficiale di “Palazzo Tenta 39”, che sicuramente non si farà attendere ancora per molto.