Ofantina killer, Di Mauro: «I sindaci riprendano la mia battaglia»
26.04.2013, Il Corriere
Ha combattuto per anni contro quella che lui stesso considera l’Ofantina killer. Antonio Di Mauro, ex sindaco di Bagnoli Irpino, ha deciso di interrompere un silenzio durato anni per rilanciare la discussione su una delle strade più pericolose di tutta l’Irpinia. Di Mauro è stato uno dei pochi a muoversi concretamente negli anni scorsi, padre di un’iniziativa che voleva sensibilizzare enti ed associazioni “Spegnere la notte”. La sua idea nacque a seguito di un incidente stradale, avvenuto il 9 ottobre del 2005, dove morirono tre giovani di 17, 18 e 21 anni tutti di Bagnoli Irpino. Tre giovani vite spezzate.
L’ex primo cittadino si rese anche protagonista di una raccolta di firme per la chiusura dei locali notturni a mezzanotte in estate e alle due in inverno. Una misura che nelle intenzioni di Di Mauro avrebbe consentito maggiori controlli sulle strade da parte delle Forze dell’Ordine.
Vi furono poi altre iniziative come una delibera comunale indirizzata a tutte le forze parlamentari per aprire il dialogo su una problematica di attualità e drammaticità; venne fatto inoltre un convegno al quale tra gli altri parteciparono i senatori Nicola Mancino, Angelo Flammia, l’on. Franco D’Ercole e i rappresentanti delle istituzioni locali.
«Assodato che esistono carenze strutturali su quella strada maledetta – afferma Di Mauro – ritengo che si debba intervenire lungo due direzioni precise. Da un lato, l’Anas dovrebbe portare il limite di velocità a 70 o 80 chilometri orari e installare degli autovelox lungo tutta l’Ofantina bis. Soprattutto tra Lioni e Montella ci sono alcuni punti pericolosissimi. In secondo luogo bisognerebbe individuare un percorso alternativo per il transito di camion pesanti nel tratto che va da Parolise ad Avellino».
Proposte che lui stesso fece alla Prefettura qualche anno fa ma che non vennero prese in considerazione.
«Proposte che gli attuali amministratori dovrebbero rilanciare in vista dell’incontro con il Prefetto Umberto Guidato – continua Di Mauro – Purtroppo in questi anni gli incidenti mortali sono aumentati e nulla è stato fatto di concreto finora. Sia ben chiaro, la mia non vuole essere una polemica, ma solo un modo costruttivo per cercare di arrivare alla soluzione del problema».
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ALCUNI ARTICOLI DI STAMPA DEGLI ANNI PASSATI …
03.11.2010, Ottopagine
Ofantina, chilometri d’asfalto di fiori, di croci e lumini
“Spegnere la notte”, ancora attuale la battaglia dell’ex sindaco Di Mauro
Sono diversi anni che non è più primo cittadino di Bagnoli Irpino, ma la sua nobile battaglia non si è mai fermata. Antonio Di Mauro è stato uno dei pochi sindaci a lanciare un’iniziativa concreta per “l’Ofantina della morte”, così come l’ha definita. Il suo era un appello accorato contro le stragi del sabato sera. “Spegnere la notte”, il nome dell’iniziativa, voleva sensibilizzare istituzioni, enti e associazioni ad un progetto di prevenzione e tutela dei più giovani.
La sua idea nacque a seguito di un incidente stradale, avvenuto il 9 ottobre del 2005, dove morirono tre giovani di 17, 18 e 21 anni tutti di Bagnoli Irpino. Tre giovani vite spezzate che l’intero paese non ha mai voluto dimenticare, grazie soprattutto alla battaglia intrapresa dal sindaco Di Mauro. Una battaglia che non si è mai fermata. Per il sindaco l’apertura fino all’alba delle discoteche e degli altri locali notturni se non era la principale causa delle “stragi del sabato sera” sicuramente rappresentava un grandissimo fattore di rischio, insieme ad altre cause come l’alcool, l’alta velocità e l’uso di sostanze stupefacenti. Ed ecco che parte la raccolta firme, «un’iniziativa per far passare in Parlamento leggi come la chiusura a mezzanotte, con un prolungamento fino alle due per i soli mesi estivi – spiega Antonio Di Mauro – di tutti i locali notturni. Ma anche leggi che rafforzino il ruolo dei genitori, della famiglia e della scuola nella formazione dei giovani che troppe volte vengono attratti da tante, tantissime sirene che, con la complicità della notte, li attirano in un vortice di morte».
Dopo l’iniziativa intrapresa con la delibera comunale indirizzata a tutte le forze parlamentari e il convegno dal titolo “Spegnere la notte”, l’appello di Di Mauro approda in Prefettura, per chiedere l’individuazione di un percorso alternativo per il transito dei camion nel tratto Parolise-Avellino. Mentre per l’asse Montella- Lioni fu chiesto all’Anas di riportare i limiti di velocità a soglie “credibili”, con tanto di rilevazione di autovelox. Solo una delle proposte fatte, però, oggi si è concretizzata. Quella del limite di velocità, che in alcuni tratti è stato riportato a livelli più alti per evitare sorpassi azzardati e pericolosi. Insomma, anche se isolato, questo per Di Mauro è stato un buon traguardo. Ma tutt’oggi, purtroppo , sull’Ofantina si continua a morire.
«Purtroppo quella è una strada della morte – ribadisce l’ex amministratore bagnolese – alla base ci sono carenze strutturali, che io stesso ho constatato. La mia battaglia è servita a rialzare il limite di velocità, ma solo quello non basta e soprattutto da solo non posso portare avanti battaglie di quella portata. Anche se, tantissime sono state le adesioni alla mia campagna di sensibilizzazione “Spegnere la notte”. Gli orari di chiusura dei locali sono rimasti gli stessi, ma non per questo mi sono fermato. Il mio pensiero è sempre rivolto a quelle tre tragiche morti come pure alle numerose altre vittime dell’Ofantina.
01.01.2006, Irpinianews
Bagnoli – Di Mauro: “Basta con le stragi del sabato sera…”
A distanza di due mesi dalla tragica morte di Annalisa, Stefano e Salvatore, il Sindaco di Bagnoli Irpino, Antonio Di Mauro, continua instancabilmente la sua battaglia contro le stragi della notte. “Una raccolta di firme – spiega – per la chiusura dei locali a mezzanotte in inverno e alle due d’estate. E non solo: dal rispetto del limite di velocità, all’applicazione di interventi sull’Ofantina killer, e soprattutto alla partecipazione di enti, associazioni e istituzioni ad un progetto comune di prevenzione e tutela dei più giovani”.
Di Mauro, ricordiamo, all’indomani della strage ha anche emesso una delibera comunale indirizzata a tutte le forze parlamentari e al Prefetto per chiedere “…un percorso alternativo al transito dei camion nel tratto Parolise-Avellino. E per la Montella-Lioni è stato chiesto all’Anas di riportare i limiti di velocità a soglie ‘credibili’, con tanto di rilevazione di autovelox”. Insomma, un sindaco in prima linea perché “…le stragi del sabato sera non ci siano più…”. Un appello alla solidarietà e alla sinergia di tutti per non ‘spegnere’ mai più la notte dei giovani.
15.11.2005, Irpinianews
Contro le stragi, Di Mauro: raccolgo firme
Il primo cittadino di Bagnoli non si arrende. Va avanti in nome di un diritto che non può essere strappato. Di un diritto che nemmeno l’onnipotenza della gioventù può cancellare in nome di un futuro che non può trovarsi dinanzi ammassi di lamiere e corpi riversi sull’asfalto. Su quel manto stradale dove ormai si sono ritrovate troppe vite spezzate. Troppi destini comuni.
Di quei giovani e di quelle famiglie ora vicine più che mai nel condividere insieme il dolore di un vuoto incolmabile. Sono quei genitori ad essere legati al filo della speranza, affinché in un domani non troppo lontano, si stabiliscano regole certe e precise che riducano le stragi dei giorni ‘maledetti’. E’ ancora una volta il sindaco Antonio Di Mauro a non voler dimenticare. A voler onorare la memoria di quei figli di Bagnoli e dell’Irpinia con iniziative che possano centrare il bersaglio della vita.
RACCOLTA DI FIRME per la chiusura dei locali notturni a mezzanotte in estate e alle due in inverno. Una misura che consentirebbe maggiori controlli sulle strade da parte delle Forze dell’Ordine. E’ l’iniziativa richiesta alla trasmissione radiofonica di Zapping da sempre al fianco dei diritti.
RISPETTO DEL LIMITE DELLA VELOCITA’, ad oggi mai rispettato considerato lo sfrecciare di automobili, motociclette che tutti i giorni percorrono strade della morte. E ancora confronti, confronti e confronti fino alla nausea a patto che qualcosa si muova. A patto che non si voglia considerare la morte come una fatalità. Riflessioni di un cittadino, il primo, che non vorrebbe più partecipare a cortei funebri. Che invece vorrebbe vedere rafforzato il ruolo della famiglia, della scuola, della comunità. Da allora iniziative sono state intraprese: prima fra tutte una delibera comunale indirizzata a tutte le forze parlamentari che aprisse il dialogo su una problematica di troppa attualità e drammaticità; un convegno ‘Spegnere la notte’, al quale tra gli altri parteciparono: i senatori Nicola Mancino, Angelo Flammia, l’on. Franco D’Ercole, rappresentanti delle istituzioni locali.
INTERVENTI SULL’OFANTINA KILLER : “Abbiamo dato solidarietà al sindaco di San Potito Ultra, Moricola. Abbiamo incontrato l’assessore regionale Ennio Cascetta. Un vertice nel corso del quale l’Anas si è impegnata alla realizzazione della terza corsia nel tratto incriminato: Parolise-Avellino”. Ma non basta, sembra dire. La parola d’ordine pare essere la prevenzione. “Dobbiamo insistere su controlli soprattutto di notte e non dobbiamo pensare a quella strada come a scorrimento veloce, ma solo ad un’arteria nata per essere più comoda”.
APPELLO AI RAGAZZI: “Nell’adolescenza, in genere nella gioventù c’è uno strascico di onnipotenza. Purtroppo i fatti ci hanno dimostrato il contrario. I ragazzi dovrebbero custodirsi perché sono il nostro futuro. E non per questo approfittare per diventarne tiranni”. APPELLO ALLE ISTITUZIONI: “Il problema è la sistematicità in modo continuativo e non saltuario”. Quello di Antonio Di Mauro un appello che suona così: ‘Raccogliamo l’acqua e prosciughiamola in nome della vita’. (Di Teresa Lombardo)