Situazione meteorologica ancora intrigante …
17-03.2013, A colloquio con il nostro meteorologo Gatta Michele
Ci avviamo verso il 21 marzo, data che segna il passaggio dalla stagione invernale 2012 – 2013 a quella primaverile, e abbiamo ritenuto importante incontrare il nostro esperto meteorologico Michele Gatta al fine di capire come possiamo classificare l’inverno appena passato, e magari intuire come possa presentarsi la nuova stagione primaverile.
Intanto dobbiamo complimentarci per l’ultimo episodio invernale che si è verificato in Campania e da lei puntualmente annunciato.
La neve caduta abbondante fra la notte di giovedì 14 marzo e la prima parte di venerdì 15 marzo, era da noi prevista da diversi giorni prima, ma quello che più ci preme sottolineare è il fatto che avevamo seguito quest’ importante evento da diverso tempo. Addirittura già verso la fine del mese di febbraio, e vederlo realizzato, è stato per noi una bella e gradevole soddisfazione.
Ma lei ci ha sempre detto che le previsioni che superano i 4/5 giorni sono solo scommesse al lotto. Quindi?
E lo ribadisco. Anzi non mi stancherò mai di ripeterlo. Qui però noi più che una previsione, avevamo messo in piede un’analisi a più vasto raggio, e soprattutto ponevamo l’aspetto che l’emisfero boreale, è in continuo “attacco” da fenomeni stratosferici particolarmente incisivi che quest’anno si sono manifestati con effetti da record assoluto.
Si spieghi meglio …
Noi da queste pagine abbiamo spesso parlato del riscaldamento record della stratosfera, più noto come stratworming. L’aver insistito con le nostre analisi su quest’evento, di fatto ha premiato la nostra intuizione. Era molto probabile che gli effetti più diretti per la nostra penisola, si sarebbero avuti nella seconda parte dell’inverno. Questo è avvenuto in maniera anche diversificata per noi italiani.
Quindi Italia spaccata in due parti?
Assolutamente no. In realtà quando parliamo di effetti diversificati vogliamo intendere che la fenomenologia è stata unica un pò per tutte le nostre regioni. Solamente che le tempistiche hanno avuto una diversa cronologia. Le precipitazioni piovose sono state sempre diffuse su tutto il territorio italico,con le regioni tirreniche maggiormente interessate, mentre la neve ha “premiato” alternativamente il nord con il centro-sud.
Come possiamo definire l’inverno 2012/2013?
Questo tipo di analisi lo faremo fra qualche settimana quando proporremo un apposito editoriale completo e magari con dati che evidenzieranno realmente quello che è successo.
Adesso però cambiamo registro. E’ in arrivo la primavera …
Meteorologicamente la stagione primaverile e iniziata con il primo marzo. Quest’anno non sembra proprio che questo sia avvenuto. Chiaramente le giornate si stanno sempre più allungando e già questo è un primo segnale che le cose, soprattutto termicamente parlando, vanno verso la nuova stagione.
Insomma, possiamo fare il cambio del nostro abbigliamento?
Per fare questo aspetterei sicuramente ancora un pò.
Fra due settimane arriva la Pasqua. Quest’anno proprio alla fine del mese di marzo. Che aspettarci?
Obiettivamente stiamo ancora molto lontani dai giorni festivi, quindi non è proprio il caso di accennare quello che ci riserverà il tempo. Soprattutto quest’anno …
Qualcosa bolle in pentola?
Più che alla pentola io farei riferimento a qualche proverbio “secolare” che spesso si è realizzato soprattutto quando Pasqua è arrivata un pò presto. Lo ricorderanno in tanti: “Natale con il sole, Pasqua con il… ceppone”. Quindi non mi meraviglierei di qualche sorpresa. E quest’anno non sarebbe neanche sorprendente.
Perchè?
La stabilità che manca praticamente da diverse settimane sembra ancora lontana. Tutto questo lo vediamo nello sgretolamento in atto del vortice polare. Questo permette, in tempi alternati, alle correnti fredde nord-orientali di proiettarsi fin verso le latitudini centrali europee. Con sconfinamenti anche verso il nostro mediterraneo. Il tutto per il “Final worming”( finale del riscaldamento stratosferico) avvenuto nelle settimane scorse. La neve al centro-sud prima, e in queste ore al nord-ovest dell’Italia, ci fanno capire che il mediterraneo, in questa fase, è una preda indifesa dagli attacchi nord-europei, che proprio nei mesi meno freddi trovano il proprio sfogo proprio verso le nostre latitudini.
In conclusione sembra che lei sia ancora diffidente per l’entrata della primavera …
L’anno scorso la prima decade di febbraio si rivelò storica per il freddo e soprattutto per la neve caduta soprattutto al centro-sud. Quest’anno possiamo trovarci di fronte ad un periodo d’instabilità prolungato, e magari trovarci a definire l’inverno 2012-2013 il più duro a morire degli ultimi anni a questa parte.
Ringraziamo il nostro meteorologo Michele Gatta, sempre animato da una elegante sapidità, per questa occasione in cui ci ha spiegato, con estrema professionalità, una situazione meteorologica ancora intrigante.