I (furono) lampioni di Laceno!
03.03.2013, La mail di Luca Vollono
Oggi vorrei (ri)sollevare la questione illuminazione urbana della bellissima località di Laceno. Attualmente la situazione verte in uno stato di degrado totale, i lampioni di colore verde sono ormai allo stremo della loro utilità, quasi tutti non hanno più la “caratteristica palla appesa”, di molti sono rimasti solo le lampadine penzolanti, altri non hanno nemmeno più quelle!
Molti sono i punti bui sulle carreggiate più trafficate, creando diverse difficoltà in termini di visibilità agli automobilisti, anche perchè sono molti gli animali che (purtroppo) invadono la carreggiata restandone vittima.
Ovviamente anche a livello estetico sono delle vere e proprie brutture!!
Di seguito, riporto le foto che ho scattato in occasione di una mini vacanza lacenese, testimoniando la situazione illuminazione nei punti più centrali e in vista dell’altopiano.
Si può lasciare una delle località più importanti per lo sviluppo turistico regionale in queste condizioni da terzo mondo? ma un turista che viene a Laceno ma cosa deve pensare della cura e della manutenzione del territorio? che figura ci fa l’amministrazione comunale alla vista di questa scena? mai possibile non interessi a nessuno lo stato in cui versa l’intera località?
I (pochi) lampioni nuovi installati su via Tronola a ridosso del villaggio Laceno fanno una bellissima figura, la luce calda e diretta sulla strada, illuminano la neve d’inverno che sembra brillare … poi giri l’angolo e ci sono questi lampioni-brutture !!
Perchè non rifare tutta l’illuminazione del villaggio e in generale della località, buttando via per sempre sti cavolo di lampioni verdi orribili e tutti rotti ormai da tempo? Avete notato nei periodi di maggiore affluenza come le persone il sabato sera, passeggino all’ombra di questi lampioni nella zona Lucciola-Cervialto? Perchè non c’è nemmeno un marciapiedi?
Questi sono interventi per cui non ci vuole lo stato, il governo, la regione, la provincia, il parco nazionale d’italia, l’FBI o altro!….sono spese di carattere ordinario che ogni comune d’Italia esegue normalmente sul proprio territorio!
Laceno è una località turistica bellissima, che non ha pari valori nella nostra regione, eppure, non si sa per quale motivo, è sbeffeggiata, non è mai valorizzata e sembra quasi odiata dagli stessi abitanti del comune di appartenenza. Ma perchè tutto questo? Sono io l’unico ad amarla qui?
So che ci sono le elezioni, ma anche nell’ottica di una futura elezione, pensate a queste cose!
Anche io amo Laceno e condivido quanto espresso da Luca.Sarebbe arrivato il momento di sostituire questi vecchi lampioni che danno una grande percezione di arretratezza.Mi rivolgo soprattutto ai futuri amministratori comunali.
Sono certo che alla fine disperato li abbatterai, comprerai i nuovi a tue spese, te li monterai e poi potrai finalmente dire che è una località turistica italiana e non dello Zimbabwe!
ahahaah! grazie per i commenti ragazzi 😉 spero sia letto da chi ne compete!
Vivo lontano da Bagnoli da alcuni anni e ne sento tanto la mancanza.
Contemporaneamente vedo, in modo più chiaro, quelle che possono definirsi le nostre “disarmonie”.
Ad esempio, credo che la segnalazione di questo articolo dovrebbe essere intesa in modo più generale,
per rendersi conto della nostra (mia in primis!) disattenzione nel curare l’immagine del nostro paesino.
Non serve affaticarsi per attribuire all’una o all’altra amministrazione le responsabilità della situazione:
la storia recente ci dimostra che la maggior parte di noi non ha la capacità innata di fare turismo,
e che le nostre lacune sono strutturali ma, soprattutto, culturali.
Come rimediare?
Considerando che l’immagininazione è un laboratorio di idee, credo che usciremo da questa situazione quando
ogni bagnolese si fermerà a osservare i dettagli della nostra realtà per poi provare a pensare a come potrebbero diventare!
Io voglio fare la mia parte, essendo ancora un ventenne mi permetto di esagerare e propongo di
provare a rendere “famoso” il Laceno per i suoi lampioni.
Qualche idea:
1. realizziamo, in un angolo dedicato agli innamorati, un’opera simile a quella nella foto. http://sphotos-c.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/528832_10151501208253680_315308937_n.jpg
2. raffiguriamo un passo importante della storia locale nei pressi di un punto luce. Raccontiamo in una vignetta il passaggio di bagnoli alla rete elettrica e realizziamo una piccola riproduzione di un lampionaio intento nello spegnere i vecchi lampioni a petrolio.
3. con LED e fibre ottiche è possibile realizzare (in modo semplice ed economico) forme o scritte luminose; possiamo incuriosire i passanti raffigurando simboli del paesaggio montano, realizzando targhe con frasi dedicate alla montagna o alla nostra storia locale.
4. da qualche anno assistiamo ai notevoli progressi dell’Architectural Lighting Design. Gli scenari privilegiati per una valorizzazione luminosa sono viali alberati, vegetazione fitta, specchi d’acqua, chiese, grandi prati e ampi spazi. Laceno li ha tutti ed è in attesa, bilancio comunale permettendo, di un vestito elegante da sfoggiare nelle grandi occasioni.
Edgar Allan Poe diceva: “Viaggiare è come sognare: la differenza è che, al risveglio, ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.”
Per questo, da sempre, le mete più gettonate sono quelle che rievocano storie d’amore (es, la statua della sirenetta è l’opera più vista di Copenaghen, Verona è metà di milioni di innamorati per il balcone di via Cappello.. per non parlare di Ponte Milvio!).. quindi pensavo al punto 1.
Il modo più efficace per creare il mito di un luogo è parlare della storia locale (ognuno ama il paese d’origine perché conoscendone le storie se ne prende parte).. potrebbe aiutarci il punto 2.
Dopo lo straordinario successo delle “luci d’artista” a Salerno ci si rende conto di quanto immagini e frasi luminose stimolino la fantasia.. punto 3!!
Viaggiando mi è capitato più volte impressionarmi per la bellezza di scorci che, invece, offrono molto meno quando sono privi del lighting design. Spero nella realizzazione del punto 4 per poter mostrare ai futuri visitatori del Laceno l’immagine di un posto da sogno…
…essendo convinto che Poe, nel suo aforisma non abbia torto!