di Domenico Bernardo

(Articolo pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39” il  10.07.2010)

Miei cari bagnolesi impariamo dal passato …

Dopo gli articoli sul Laceno: “Questione di proporzione” e “Una storia cancellata”, desidero ancora parlare di questo luogo perché lo ritengo di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico ed economico del nostro paese. Lo spunto per parlarne è nato da queste due foto che riporto in questo articolo. In queste si evince quello che la natura ci ha donato. Un laghetto meraviglioso e sullo sfondo il poggio sul quale si ergeva la cappella. Che nostalgia provo vedendo questo meraviglioso paesaggio. Che bello vedere quelle barche con quelle persone che solcavano il lago con tanta gioia e spensieratezza. A quei tempi alcuni lo facevano anche per lavoro. Basti pensare a quei bagnolesi che per andare a coltivare le patate, in alcuni terreni, erano costretti ad attraversare il lago in barca. Altri lo facevano per la pesca …

Altri ancora lo facevano per semplice divertimento …

Guardando queste scene mi convinco sempre più che i nostri predecessori sono stati migliori di noi sotto diversi aspetti. Loro ci hanno consegnato uno scenario meraviglioso. Non lo hanno deturpato come invece abbiamo fatto noi. Hanno rispettato l’armonia del paesaggio. Addirittura lo hanno abbellito. Ad esempio mettendo quelle barche che oggi, purtroppo, non ci sono più come la famosa cappella. Non posso pensare a questa triste realtà: un laghetto senza neanche una barca. Realtà, penso, unica in tutta Italia. Come siamo caduti in basso. Dopo aver tolto la cappella, sostituita da quel mostro dell’Albergo al Lago, sono state tolte anche le barche. Al loro posto ci sono le vacche con le loro feci che solcano il lago. Che bel turismo che stiamo realizzando …

Concludo facendo un altro appello: “Si potrebbe ripristinare questa opportunità? Che ne dite cittadini bagnolesi di rimettere quelle barche che c’erano una volta e, magari, sul quel poggio, come si vede in una delle foto, anche la cappella?”