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Laceno d’Oro, Gubitosi: “Polemiche inutili, il nome non fa l’idea”

10.08.2012, Il Ciriaco.it

Ormai Claudio Gubitosi è di casa in Irpinia. «E più ci vengo e più me ne innamoro», ha detto questa mattina all’Abbazia del Loreto, dove sedeva al tavolo degli ospiti per la conferenza stampa di presentazione del festival Sentieri Mediterranei. Il patron del Giffoni Experience è venuto a portare una piccola goccia del suo know-how accumulato in 42 anni del festival del cinema per ragazzi più famoso del mondo, e a condividere un nascituro progetto di “rete-Campania” tra i responsabili delle più importanti manifestazioni culturali della Regione.

Ma era impossibile non chiedergli un’opinione sulla querelle Chieffo-ImmaginAzione in merito alla questione “Laceno d’Oro”, soprattutto a seguito del suo diretto interessamento per provare a mettere su un progetto che, da Giffoni, oltrepassi i monti che ci separano e arrivi fino in Irpinia.

«Innanzitutto ci tengo a dire che il mio ingresso in Irpinia è “in pantofole”, e accompagnato da grande spirito di servizio – ci dice – Ma è stato naturale per me avvicinarmi a questa terra. Un operatore culturale che si rispetti non può “stare fermo”, e per crescere mi sono guardato le spalle, letteralmente: ho rivolto la mia attenzione all’entroterra, all’Irpinia. Sono convinto che possa nascere un sistema di attività culturali che si faccia portatore di un’identità forte della Regione Campania, ma quando si decide di iniziare a costruire qualcosa bisogna aver ben chiari un paio di punti. Innanzitutto, che in 7 giorni (o quanti ne dura l’evento) non si risolvono i problemi del territorio. C’è un lavoro alle spalle di costruzione che va avanti giorno dopo giorno, e che impiega le risorse destinate alla manifestazione, in migliorie per il luogo che lo produce. Inoltre, alla cultura e allo sviluppo tutto serve, tranne che la polemica. Bisogna collaborare, e poi mettere da parte “il tempo perduto”. Nutro il massimo rispetto per chi un tempo faceva cinema e cultura rimettendoci di tasca propria, e altrettanta per chi non vuole rinunciare alla propria storia, è inutile restare rigidi sulle proprie posizione senza cooperare. Le idee hanno anche bisogno di essere modificate nel corso del tempo, non hanno vita autonoma. Il Giffoni Film Festival è diventato, infatti, Giffoni Experience, e cambierà ancora: il nome non è l’idea, e negli anni è mutato lo stesso concetto di “festival”. Un esempio? I ragazzi di Giffoni sono partiti come semplici giurati, diventando man mano sempre più i veri protagonisti. Adesso, utilizzando i social network di ultima generazione, il festival lo costruiamo nell’arco di un anno insieme a loro, che ci mandano idee e suggerimenti da ogni parte del mondo. Giffoni nasce on-line, e le due settimane di programmazione sono il traguardo finale di un processo interattivo che dura mesi».

                                                                                                       

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